mercoledì 16 dicembre 2009

Speriamo sia un arrivederci

Stamattina ho appreso, ascoltando la trasmissione, che "Ultime da Babele", condotto dall'ottimo Giorgio Dell'Arti termina. Il conduttore stamattina ha tenuto a precisare, su richiesta, che il programma termina non per sua scelta. Speriamo che venga rimpiazzato con qualcosa all'altezza, anche se ne dubito.
Stamattina alla trasmissione c'erano come ospiti l'avvocato Taormina e il rabbino Riccardo di Segni. Sono rimasto positivamente colpito dalle parole di Taormina, che in generale condivido. Si è parlato un po' degli strascichi dell'episodio dell'aggressione a Berlusconi, della opportunità di regolamentare Internet e dell'articolo di oggi di Travaglio sulla Stampa. Il rabbino ha tenuto a precisare, che contrariamente a quanto affermato da Travaglio l'odio è vietato se non dal codice penale dalle leggi morali (lui ha parlato di bibbia o qualche sacra scrittura, ma il concetto è quello). Giusto, però ci sono due considerazioni da fare: l'odio fa parte della natura umana e nulla lo può impedire; c'è un'altro peccato morale molto grave: l'avidità, di questo ne lui ne Taormina che ha ricordato come l'odio sia il movente di molti delitti e o violenze; io dico che l'odio divide il posto di movente per la violenza con l'avidità, è bene ricordarlo.
Arriverci, o meglio a risentirci, Giorgio Dell'Arti
P.S.
stamattina ho sentito alla radio uno spezzone dell'intervento di Cicchitto alla camera ieri e mi ha fatto proprio schifo.

Qualcosa è cambiato

Ho deciso di ristabilire un po' di ordine nella mia presenza sul web. Era da un po' che ci pensavo ed oggi ho iniziato. Ho deciso di riportare il mio sito (www.cudizio.com) alle "origini" ovvero a un contenuto quasi esclusivamente tecnico, eliminando quanto più possibile ogni contenuto di natura non tecnologica, quindi non legato alle mie passioni per Oracle, linux, il web e l'informatica. Ho spostato qui buona parte di quel contenuto che nelle mie intenzioni originarie non avrebbe mai dovuto comparire sul mio sito. In realtà avevo bisogno di uno sfogo, quindi ho aperto questo blog, dedicato ai miei sfoghi sugli argomenti più disparati: la politica, l'ecologia e quanto mi passa per la testa.

Novità

Ho deciso di fare qualche cambiamento. Presto si capirà

lunedì 14 dicembre 2009

1984

Big Brother Ho recentemente finito di leggere il celebre romanzo di George Orwell. Mi è piaciuto, a tratti ho fatto fatica a leggerlo perché vi sono lunghe parti un po' "piatte", ma poi vi sono delle svolte che riaccendono un po' il romanzo. A parte questo io ho poco da dire, rimando all wikipedia, da cui ho anche tratto l'immagine a fianco riportatata. Posso solo dire che a me ha lasciato un po' di amarezza, però questo è anche il fascino del libro.

P.S.

Per gli appassionati è possibile consultare e scaricare il testo in inglese da questo sito australiano.

giovedì 3 dicembre 2009

Cari giornalisti

Perché date l'impressione di non fare il vostro lavoro? Faccio un esempio fra tanti: ieri sera poco dopo le 19 e 30 circa ho ascoltato un breve pezzo del programma "la zanzara" di radio24. Mi piace il programma, spesso Cruciani è irritante, ma ha la qualità come già detto da altri di far riflettere. Però ieri sera mi ha fatto innervosire, affermando che Fini in privato e in pubblico dice cose diverse; ma dico io caro Cruciani, perché non fa il suo lavoro e ascolta le interviste????? Ha forse Fini detto in privato cose che non ha detto in quell'intervista da Fazio? Magari anche il tono può essere leggermente diverso, ma mi pare avesse gia parlato di monarchia assoluta. Perché per giorni tutti parlano di un fuori onda come fosse più importante una cosa detta fuori onda che una cosa detta in una intervista pubblicamente ed esplicitamente? Solo gli stupidi non hanno capito da tempo che Fini è a disagio nei confronti di Berlusconi.

mercoledì 25 novembre 2009

I numeri

Sono molto arrabbiato, non sopporto le menzogne. Grazie a un articolo tratto da "Il Fatto Quotidiano" riportato in quella specie di aggregatore che è questo blog, in cui si riportano dati che paiono discordare da quelli che certi politici cercano di inculcarci, sono arrivato ad una fonte soddisfacente: il CEPEJ. Si tratta di un organismo europeo che si occupa dell'efficenza della giustizia. Sul sito di questo organismo è scaricabile liberamente l'ultimo rapporto che analizza e confronta i sistemi giudiziari dei paesi europei. Il rapporto è relativo al triennio 2006-2008, ma pare che i dati siano del 2006, non recentissimi ma neanche da considerare vecchi.
Desideravo da tempo vedere una cosa del genere, da quando tempo fa alla radio ascoltai un confronto fra un rappresentante della parte politica che ci governa e un rappresentante dei magistrati. In questo confronto il politico snocciolava dei numeri citando come fonte un libro il cui titolo e autore ora non ricordo (ma spero di reperire questa informazione) e il rappresentante dei magistrati ne snocciolava altri che davano un significato diverso anche ai primi. Ecco, il punto è che dare numeri incompleti è una mera azione diversiva, un modo per mentire a proprio favore. Una cosa che non tollero. Faccio un esempio, uno dei numeri che quelli che ormai per me sono solo dei buffoni di corte è il numero di giudici (assoluto) in Italia confrontato con altri paesi Europei. Questo numero da solo non dice un'emerita fava, se non si dice quante solo le cause, ad esempio.


Quello che però mi irrita molto è vedere, come è possibile vedere da una delle innumerevoli tabelle del rapporto della CEPEJ (è disponibile anche un riassunto qui) che non è affatto vero che in Italia c'è il più alto numero di giudici d'Europa o quasi (che secondo costoro si grattano la pancia dalla mattina alla sera).
Una volta che si ha a disposizione una base certa ci si può anche aiutare con dei riassunti come questo o lo stesso di Bruno Tinti de "Il Fatto Quotidiano" riportato sul blog "Il Giornalieri".
Io non ho certo analizzato a fondo le 334 pagine del rapporto completo, ma lo stesso rapporto riporta un sacco di tabelle e grafici che sono abbastanza facilmente analizzabili. In realtà ritengo la questione molto complessa, se non altro perché ogni paese ha un sistema diverso, ma presi con le dovute cautele questi dati (ma anche l'ampiezza del rapporto) ci dicono senz'altro che qualcuno in questo paese mente due volte, prima dando dei numeri falsi (o quanto meno incompleti) e cercando di semplificare a proprio piacimento una materia che semplice non è di certo, senza voler ricercare i veri problemi.
Basti pensare che qualcuno ci dice che la (sua) riforma della giustizia è indispensabile perché la situazione è grave (e su questo presupposto saremmo anche tutti d'accordo) ma poi alle obiezioni risponde che solo l'1% dei processi verrebbero intaccati... MA COME??? allora quella riforma non risolve niente!!! a no, scordavo, risolve il problema di quella categoria di delinquenti ingiustamente perseguitati, quelli che commettono reati che io definirei "economici" (cioè in qualche modo rubano, ma non andando in banca con la lametta, loro sono gentiluomini) e che possono permettersi di protrarre i processi per molto tempo. D'altra parte abbiamo un esempio palese: chi è che come niente fosse ha dato disponibilità non prima di due mesi? E' chiaro che di due mesi in due mesi passano gli anni.

lunedì 23 novembre 2009

Scettici contro Catastrofisti

Ieri sera, incidentalmente, ho visto su Facebook il ghigno di soddisfazione di un mio ex compagno di scuola accanto al testo di un articolo che riportava la notizia della diffusione di mail scambiate fra scienziati che studiano le variazioni del clima mondiale. Stamattina ho ritrovato la notizia anche sul corriere.

Quindi pare che nel mondo ci sia una accesa disputa fra Scettici e Catastrofisti, ovvero tra chi non crede che l'uomo con il suo comportamento incida sul clima della terra in modo negativo e chi invece crede che l'uomo con le sue attività provochi una dannoso riscaldamento della atmosfera terrestre. I primi sono gli "scettici", per alcuni i negazionisti, i secondi sono i catastrofisti, gli ambientalisti, non so che altre definizioni esistano per costoro.

Secondo me è stupida una simile disputa. Se non fosse chiaro io appartengo alla seconda categoria, quella degli ambientalisti. Non mi ritengo un catastrofista, ma più semplicemente un ecologista: uno che vuole vivere in armonia con l'ambiente, con la natura. Pare che gli scettici temano molto i catastrofisti, una lobby potente e influente. Io temo molto di più chi ha palesi interessi dall'altra parte, che ha mezzi molto più forti per poter influenzare l'opinione pubblica e guidare la politica. Mi viene in mente un cognome famoso di una famiglia che con il petrolio ha fatto un sacco di quattrini, mentre non conosco un equivalente nel campo dei pannelli fotovoltaici o di altra industria dell'energia pulita.

Io non ho letto il contenuto di quelle mail e non ho notizie sulla loro autenticità, ma voglio fare questo ragionamento: supponiamo che alcuni scienziati abbiano manipolato dei dati per dimostrare all'opinione pubblica che c'è un riscaldamento globale dovuto all'attività umana; quale può essere stato il loro movente (si, io non sono un esperto di crimini e di gialli, ma si dice sempre che per un crimine ci deve essere un movente)? Io escluderei che la lobby dei pannelli fotovoltaici, o quella degli impianti eolici o forse i comunisti abbiano corrotto questi scienziati. Non potrei escludere che l'abbiano fatto per mantere il proprio lavoro, per continuare a ricevere finanziamenti per le loro ricerche.

Il punto è che comunque io ritengo che è nostro dovere salvaguardare e preservare l'ambiente in cui viviamo e che abbiamo ereditato. Trovo stupida la battagli degli scettici, perché ritengo ragionevoli (ma chiaramente è il mio punto di vista) i piccoli sacrifici che i "catastrofisti" chiedono a tutti, contro le imposizioni che viceversa tutti devono subire dagli scettici. Un esempio, l'insulso tira-e-molla sul blocco al traffico nelle città, già perché nella repubblica delle automobili sono si può ledere il sacro diritto al cittadino di usare il proprio arto meccanico per sfrecciare per le vie dei centri storici delle città e all'occasione uccidere qualche insulso ciclista o pedone. Per non parlare della ancora più insensata idea di costruire nuove centrali atomiche in italia, tanto per qualche piccola radiazione, che sarà mai difronte alla sterminata quantità di MegaWatt che se ne avrà in cambio, così potremo alimentare i costosi macchinari degli ospedali per cercare di guarire le malattie.

martedì 10 novembre 2009

Opinioni

Non ce la faccio, ho fatto di tutto per resistere ma alla fine ho ceduto. Pur avendo qualche irrazionale esitazione e timore, devo per l'ennesima volta esprimere la mia opinione.

Sono ancora razionalmente convinto che tutti possono e devono esprimere la propria opinione, l'ha fatto ieri sera un noto giornalista lo farò io adesso. Mi chiedo solo una cosa: perché per poterlo fare da certi palcoscenici occorre essere iscritti ad un "ordine" di cui non comprendo bene la necessità, l'opportunità nè l'utilità?

Indubbiamente non si può obbiettare al fatto che un giornalista esprima le suo opinioni, è una prassi diffusa e normale. Lo fece anche in modo clamoroso e per me inaspettato Mieli qualche tempo fa in occasione di una campagna elettorale. Anzi Mieli fece di più. Ma ripeto, perché hanno il diritto di farlo solo gli "iscritti"?

Non è però questo quello che veramente non riesco a trattenermi dal dire, sto sfruttando i mezzi che la tecnologia moderna mi offre per esprimere la mia opinione sull'argomento su cui si è espresso ieri sera un direttore di tiggì e su cui quindi anche io nel mio piccolo voglio dire la mia. Io sono contro l'immunità (o impunità) parlamentare. Quando il giornalista dice che i nostri "padri costituenti" avevano inserito nella costituzione l'immunità parlamentare l'avevano fatto per evitare che il potere giudiziario potesse condizionare il potere politico ha senz'altro ragione. Quindi la premessa del suo ragionamento è difficilmente discutibile, qualcosa da ridire ho sulle successive deduzioni e conclusioni.

Rinnegare che quando nel '93 fu legittimante (ovvero seguendo il corretto iter istituzionale) abolito tale istituto la situazione della nostra rappresentaza polica faceva schifo. Mi fa schifo che qualcuno possa difendere persone come Craxi (che prendo come rappresentante della situazione in quanto è il più famoso) che affermavano che non avevano fatto nulla di male perché prendevano tangenti per finanziare esclusivamente i partiti e quindi per il nostro interesse, non per il loro arricchimento personale. Se fosse stato così avrebbero dovuto prendere i soldi alla luce del sole, invece hanno usato l'imbroglio. Con quel sistema hanno tradito la nostra fiducia, hanno disonorato le istituzioni che rappresentavano, hanno falsato la libera concorrenza ed hanno arricchito chi quelle tangenti le ha pagate.

Può essere vero che il parlamento è pieno di magistrati (a me risultava che c'erano un sacco di avvocati) ma è anche pieno di pseudo-imprenditori e la differenza è che oltre a non esercitare più la loro professione, i magistrati non hanno alcun interesse se non quello a difendere i propri ideali, a differenza dei vari pseudo-imprenditori, dai vari avvocati, dalle nullità che difendono semplicemente una poltrona che da un ricco stipendio solo in cambio di una ceca fedeltà.

Ho già detto e ripeto, lo stato italiano è rappresentato e amministrato da centinaia di persone ed effettivamente non credo alla possibilità che la magistratura possa influire seriamente sulle nostre istituzioni. Su questo potrebbero essersi sbagliati anche i vari De Gasperi e Togliatti, che forse avevano commesso l'errore di fidarsi dell'uomo. Perché dobbiamo credere che l'informazione non sia condizionata da una persona che controlla le maggiori televisioni Italiane ma che la magistratura complotti contro di lui? (qualcuno si ricorda il tono schifosamente mieloso con cui Sacca' si rivolgeva a quel signore in quella telefonata intercettata e sicuramente ancora reperibile sul web?).

Non posso accettare questa falsità, affermare implicitamente che la corruzione esiste ma che i politici non c'entrano.

Ecco, mi sono sfogato. Spero mi passi.

P.S.

Sono molto acido e mi è venuta un'altra considerazione: io qui esprimo apertamente la mia opinione a gratis, non lo faccio (stipendiato) da un palcoscenico su cui mi ha messo una persona la cui posizione sto difendendo.

mercoledì 4 novembre 2009

Riflessioni personali

Ho sempre cercato di evitare il più possibile di pubblicare sul web le mie opinioni sulla politica e sulle istituzioni governative in Italia, ma la lettura di questo articolo è stata la classica goccia che fa traboccare il vaso (direi il Vaso di Pandora). Sono convinto che uno dei mali della politica in Italia sia il fatto che la maggioranza dei politici italiani intende la politica come un mestiere. D'altra parte fare il deputato o il senatore da una remunerazione che pochi lavori danno. Almeno ci fosse una durata massima dei mandati la cuccagna potrebbe essere aperta ad una platea più ampia, invece chiaramente chi ha la possibilità di rimanere li ha vita lo fa.

Io non sono un monarchico. Secondo me la monarchia è l'opposto di democrazia, non credo che un grande paese come il nostro debba avere quasi mille parlamentari che poi non sono altro che in stragrande maggioranza degli automi che seguono le direttive di pochi. Non penso il nostro paese debba dipendere da pochi persone ritenute super capaci. Il nostro paese è pieno di persone capaci. Non comprendo il motivo per cui la maggioranza della nostra popolazione scelga di essere governata da una persona che palesemente pensa ai propri interessi. Il caso "lodo Alfano" lo dimostra: affermare che la bocciatura da parte della corte costituzionale è stata un pugno in faccia è affermare che quella legge era fatta apposta per lui, che era una cosa personale. Il guaio è che a difendere i suoi interessi personali vi è una maggioranza di parlamentari eletti consapevolmente dagli Italiani.

E' giustizia accorciare i tempi di prescrizione senza fare praticamente nulla per accelerare veramente i processi?

Io non mi stancherò mai di dirlo e pensarlo: vorrei a govere l'Italia e a rappresentarmi persone TRASPARENTI, senza ombre, che non mirino solo a difendere i propri interessi ed il proprio posto tramite l'elargizione di favori più o meno grandi. Pensare che lui sia una vittima è stupido, pensare che solo lui possa governare l'italia è stupido, non siamo una monarchia. A questo punto sarebbe meglio una monarchia vera, almeno non dovrebbe preoccuparsi di cercare di accontentare a qualunque costo chi lo sostiene.

Perché ci si scandalizza tanto della sentenza della corte europea che vorrebbe imporre la rimozione dei crocifissi dalle scuole e poi si votano persona che con la cultura cattolica hanno ben poco a che fare? Una buona parte dei parlamentari è ricca, divorziata, chissà quanti vanno a prostitute e si drogano, sono questi i principi cattolici che il crocifisso rappresenta?

C'è solo immensa ipocrisia e stupidità. Questo mi fa molta rabbia ed ha provocato questo mio sfogo.

mercoledì 7 ottobre 2009

Repubblica (parlamentare) o monarchia?

Mi addentro con questo post in un argomento di attualità, per alcune riflessioni personali su un tema sul quale ho scarse competenze ma diverse perplessità. In queste ore c'è grande attesa per un incontro molto importante di cui si parla molto da alcuni giorni, in mezzo ci sono stati anche altri eventi di cui non vorrei parlare ma ai quali sono seguiti altri commenti sui cui ci sarebbe molto da dire.

Io non sono un profondo conoscitore della costituzione italiana, ma ho sentito dire diverse volte alla radio da esponenti politici che il governo attualmente in carica è stato eletto dagli Italiani; mi sento di dire che questo è decisamente falso, anzi, contrastante con l'art. 67 (mi sto veramente addentrando in un campo che non è il mio, ma siccome non sembra essere neppure quello di molti nostri politici, proseguo). Noi eleggiamo circa 1000 parlamentari, fra deputati e senatori, un numero considerevole di rappresentanti che poi si devono occupare direttamente o indirettamente di amministrare la nostra repubblica. Loro eleggono il presidente della repubblica, loro danno la fiducia al governo, composto dal presidente del consiglio incaricato dal presidente della repubblica, loro votano le leggi. Sono quasi mille, anche se qualcuno muore o va in galera comunque è garantita una buona rappresentanza (tant'è che fra missioni (?) e motivi vari pare che spesso molti di loro siano assenti).

Quindi la mia opinione è che anche se una di quelle quattro persone che vengono definite le più alte cariche dello stato, viene giudicata da un tribunale, o peggio, muore (vista l'età media non è poi una eventualità così improbabile) la repubblica può andare avanti lo stesso, come si dice morto un papa se ne fa un'altro.

In merito a una recente sentenza di un tribunale civile sono tornati i soliti commenti, che riportano al tema sopra. Personalmente sono più d'accordo con quel politico che effettivamente non parla benissimo in italiano, ma che secondo me dice molte cose giuste, e cioé che qualcuno pretestuosamente vuole sempre portare in politica i propri problemi giudiziari. Secondo me non si deve dimettere, ma se un tribunale civile gli impone di pagare un risarcimento, lo deve pagare, questo non gli impedirà di continuare ad esercitare il proprio ruolo istituzionale.

Se si pensa veramente che gli Italiani vogliano passare ad un sistema in cui si elegge direttamente un governo e che poi il parlamento si debba limitare a ratificare i provvedimenti di questo, perché non si modifica opportunamente la costituzione? forse perché questa maggioranza sta solo nella loro testa e nei loro fantasiosi sondaggi? Si parla tanto di snellire procedure e prendere decisioni e fare riforme (che si fanno, ma poi si rivelano solo come provvedimenti che cambiano il nome alle cose che rimangono uguali) perché non si lasciano perdere queste inutili polemiche e non si agisce concretamente?

martedì 6 ottobre 2009

Una piccola riflessione

Stamattina, la giornalista di Radio24 Debora Rosciani ha dato una dimostrazione di come ragiona l'uomo.

Stamattina ho cambiato il canale dell'autoradio quando stava quasi terminando la breve rubrica chiamata "soldi e dintorni" che la giornalista conduce quotidianamente fra le otto e un quarto circa e le otto e mezza. Si stava parlando di risparmio energetico quando l'ospite ha evidenziato la necessità di passare dai riscaldamenti centralizzati a quelli individuali per conseguire ulteriori risparmi energetici. A questo punto la Rosciani ha dato la dimostrazione del perché, affermando di abitare in un condominio con riscaldamento centralizzato e di trovare piacevole d'inverno rientrare a casa e trovare un bel tepore .... Anche una che io suppongo essere mediamente intelligente, riesce a fare un simile ragionamento ... Questo in effetti spiega perché il riscaldamento centralizzato nei condomini provoca un maggior spreco pur tecnicamente garantendo (almeno credo) maggiori rendimenti. Ma chi ha detto che se uno ha il riscaldamento individuale non può lasciarlo acceso tutto il giorno, in modo così da trovare caldo quando si rientra??!? Forse il fatto che in questo caso la spesa non ricade anche su altri??? Tralasciamo poi il fatto che la tecnologia moderna ci offre sofisticati strumenti come i cronotermostati ma anche (come giustamente suggeriva una mia collega) la possibilità di comandare a distanza tramite il cellulare qualunque apparecchio, compreso il riscaldamento.

mercoledì 23 settembre 2009

Lavorando a Milano


Questa settimana sono a Milano per lavoro. Si tratta, almeno per me e la mia azienda di un lavoro abbastanza importante, di cui per ora non voglio parlare perchè il progetto è ancora in fase di avvio. Mi limito a dire che si tratta dell'installazione di un RAC a quattro nodi, quindi, almeno secondo il mio metro di misura e la mia esperienza, un'installazione abbastanza grossa. Più avanti spero di aver il tempo di parlare dei dettagli tecnici per riportare i problemi che ho avuto (con le soluzioni) e le cose che ancora non mi convincono.

Dettagli tecnici a parte questa mia gita mi ha dato modo di "civilizzarmi" e "vivere" per un po' nella citta, di urbanizzarmi insomma. Non posso certo dire che sia un'esperienza positiva, ma mi ha fatto riflettere molto. La mia prima sensazione, trovandomi nel traffico di Milano con l'auto è stata di trovarmi in un posto "disumano". Poi viaggiando in metropolitana e passeggiando la sera in centro, vicino al duomo, alla scala, nella galleria Vittorio Emanuele ho pensato che in effetti non si può parlare di posto "disumano". Al contrario è un posto umanissimo, costruito dall'uomo per l'uomo. Sono io che faccio fatica a vivere in questi posti, ma sono io che sono poco umano, sono un po' più animale, amo la natura, la pace la tranquillità dei posti INCONTAMINATI dall'uomo.

Non cambio idea, preferisco vivere nel lontano e isolato (magari un po' depresso) Friuli, fuori dal caos, dalle code in auto dai rumori dei clacson, delle auto dei tram. Sapendo che quando esco dall'ufficio, in poco più di mezz'ora sono praticamente immerso nella natura e per arrivarci non devo condurre mille duelli con altri automobilisti indemoniati per conquistare un metro verso casa o viaggiare come una talpa sottoterra nella metropolitana. Il fine settimana non sento la necessità di prendere la macchina e fuggire perchè sono gia fuori dal caos e sono gia rilassato.

giovedì 17 settembre 2009

Aiuti sui mutui ed informazione: epilogo

Oltre sei mesi fa ho parlato di mutui, relativamente ad un provvedimento "anticrisi" varato dal governo alla fine dello scorso anno.

Ieri, con puntualità innecceppibile sono arrivate ben due lettere, una per me e una per mia moglie della banca che ci ha concesso il mutuo nelle quali la banca ci comunica che per la legge bla bla bla bla noi risultiamo essere fra i beneficiare del provvedimento. Non mi è sfuggito però una precisazione fatta nella lettera (infatti ho letto sia la mia che quella di mia moglie, quindi due volte :) ) ovvero che tetto del 4% non include lo spread.... Infatti leggendo il decreto , articolo 2 comma uno, c'è scritto "4 per cento senza spread" e questa parte non risulta modificata nella legge di conversione.

La legge non ammette l'ignoranza, ma siccome conoscere tutte le leggi è molto difficile, spesso ci affidiamo ad altri, ad esempio a giornalisti che cercano di riassumercele e spiegarcele in parole semplici, come hanno fatto sul sole24ore, nell'articolo che a suo tempo ho citato. Peccato che anche i giornalisti sbagliano, come in questo caso. E in questo caso provo un certo fastidio, perché mi sono fidato, e io non sono un tipo che si fida molto. In quell'articolo compare tre volte la parola spread e fin dall'inizio si afferma erroneamente che il tetto del 4% è comprensivo dello spread.

Per fortuna non ne ho bisogno, ma di sicuro non berro' neanche i tre caffé che avevo messo in preventivo. Non capisco neppure quanti possano essere i veri beneficiari visto l'andamento dell'euribor. Di sicuro molte banche come la mia sprecheranno i soldi della lettera informativa.

mercoledì 2 settembre 2009

Squallida attualità

Il 28 agosto scorso (direi 4 giorni fa perché era il tardo pomeriggio del 28) attraverso un bellissimo post del blog "Il contabile dell'ombra di me stesso" ho appreso dell'inizio di un nuovo scontro, questa volta, apparentemente fra giornali. Li per li sono rimasto molto perplesso e un po' disgustato dal livello a cui sta calando l'Italia, ma con il passare dei giorni ho digerito la notizia ed ho appreso ulteriori dettagli. In realtà attendevo una conferma della veridicità della notizia.

Stamattina, ascoltanto alla radio in auto un programma su RAI Radio Uno che ho scoperto questa estate, "Ultime da Babele" (un ottimo programma a mio parere condotto da un bravo giornalista, Giorgio Dell'Arti), mi sono chiarito un po' di più le idee. C'erano come ospiti Cossutta e Feltri. In realtà gia ieri sera di sfuggita su Radio24 ho sentito uno spezzone dell'intervento settimanale di Marco Travaglio abbastanza chiaro e stamattina l'ho letto integralmente sul Blog di Beppe Grillo.

Travaglio fa un'analisi abbastanza dettagliata di tutta la vicenda e mi piace come lo fa. Soprattutto quando descrive la tecnica di cercare far apparire etico qualcuno evidenziando le immoralità di chi lo accusa di scarsa moralità; si lo so non mi sono spiegato bene, ma il punto è che anche se si dimostra che quel direttore di quel giornale cattolico è una persona "immorale", non è che quell'altra persona sui i cui comportamenti si è molto parlato quest'estate diventa eticamente irreprensibile. Ma dirò di più: a me interesserebbe poco dei comportamenti di una persona se non fosse un politico e se non fosse uno dei tanti che cercano sempre di ingraziarsi la chiesa e i cattolici, gente che predica bene ma razzola male. Qui sono entrato in una spirale perversa perché questa è la stessa accusa che Feltri muove a Boffo (che pur ricoprendo incarichi per la chiesa non mi risulta essere un politico), forse è per questo che più di qualcuno pensa che forse alla guida di Avvenire era meglio mettere qualcun'altro, prima che scoppiasse questa bufera.

Solo su un dettaglio secondo me, su cui in effetti Feltri ha giocato anche stamattina, è giusto fare chiarezza. Solo sul corriere io ho visto il "documento" in cui si parla di "...noto omossessuale gia attenzionato dalla Polizia di Stato per questo genere di frequentazioni". Sul giornale invece viene riportata solo la prima pagina, quella con il "certificato", a quanto pare l'unico documento autentico. Quindi giustamente Feltri stamattina che altri giornali hanno pubblicato patacche (ora non ricordo precisamente come l'ha detto ma il senso era quello). Si, perché quella seconda pagina che possiamo vedere sul sito del corriere, piena di errori e con appunto quel pezzo raccapricciante gia sopra citato, soprattutto citato da Gabriele Villa nel suo articolo sul sito del Giornale non c'è (e a quanto pare neanche sulla versione stampata). Ci mancherebbe anche di trovare un documento ufficiale in cui c'è scritta una roba del genere, alla faccia dei diritti dell'uomo. In realtà per amore della precisione ho scaricato il podcast della trasmissione e l'ho riascoltato e attorno al minuto 14 (comincia poco prima) Feltri mostra una buona dose di faccia tosta affermando di non aver esibito alcun documento in cui si parla delle tendenze sessuali, altri lo anno fatto, lui si è solo limitato a riportare due o tre righe ...

Infine, visto che ormai mi sono sbilanciato anche troppo, segnalo un'altro editoriale che "mi piace", tanto per ribadire il concetto che l'Italia sta scendendo a livelli poco dignitosi.

giovedì 7 maggio 2009

Chi è che non capisce?

Stamattina leggo che la guardia di finanza ha trovato oltre cinquemila imprese edili che hanno evaso il fisco. Più incredibile ancora da credere per me è il fatto che praticamente pare tali imprese abbiano evaso non dichiarando fatture emesse ai clienti che sfruttavano la possibilità di detrarre dall'IRPEF il 36% della spesa.

Nel 2007 ho effettuato lavori a casa sfruttando l'incentivo della detrazione del 55% dei costi per lavori di riqualificazione energetica della casa dall'IRPEF. Sono rimasto impressionato dalla quantità e qualità di scartoffie che ho dovuto, con l'aiuto dell'impresario e dell'archittetto che ha seguito i lavori, produrre. Di alcuni ho cercato di capire il senso, ma tutt'ora faccio fatica, soprattutto leggendo certe notizie. Una delle carte richieste che più mi ha impressionato è il cosiddetto DURC, un documento in cui viene dichiarato che l'impresa è in regola con i contributi dei dipendenti..... mi sembra come se quando vado a cena al ristorante pretendessi di avere una certificazione del fatto che il ristoratore abbia pagato i contributi ai sui dipendenti. Se ne occuperà gli appositi enti a prendere provvedimenti nel caso ci siano questi problemi? Invece di migliorare i controlli si introduce maggior burocrazia che rende i controlli più difficili. non capisco.

mercoledì 22 aprile 2009

LA giornata della terra

Earth Day 2009Oggi, come ci ricorda anche Google, è si celebra la "giornata della terra". L'ho sentito stamattina alla radio e devo dire che quando l'ho sentito annunciare nei titoli ho pensato: "la solita inutile celebrazione", infatti, ogni giorno si celebra qualcosa, a parole. Ho però cambiato un po' idea quando ho sentito il servizio sullo stesso giornale radio, quello di Radio24, in cui la giornalista ha parlato del caso di un ragazzo, mi pare del Gabon, che pare sia stato capace di sollevare un movimento contro la costruzione di un miniera di metalli ad opera di un'azienda Cinese in una foresta del Gabon stesso. La giornalista ha spiegato che questo piccolo uomo, con la sua iniziativa è riuscito almeno per il momento a bloccare questo progetto ecologicamente devastante. Questo caso ha detto sempre la stessa giornalista è l'esempio di come ciascuno di noi, nel suo piccolo può fare qualcosa, anche di grande. Allora ho deciso di cogliere l'occasione per scrivere questo piccolo post commemorativo.

giovedì 16 aprile 2009

Anche io devo dire la mia

Giovedì 9 Aprile io non ho visto la TV (d'altra parte la guardo molto rararemente, non a caso ho tre figli :)). Quel giorno c'era anche la partita di UEFA dell'Udinese ed io me ne sono accorto solo lunedì. Giovedì 9 Aprile scorso io ero in ferie ed ho passato parte della giornata con mazza e cunei a spaccare parte dei resti del tronco dell'abete rosso che ho abbattuto circa due mesi fa (credo che presto parlerò di questa mia esperienza da spaccalegna). Solo due giorni fa, a forza di sentire polemiche ho deciso di scaricare dal sito della rai il video della puntata del programma televisivo molto discusso e criticato. Dopo averlo visto e continuando a leggere e sentire critiche e commenti non ho più resistito ed ho deciso di dire anche io la mia.

Probabilmente, come dice Aldo Grasso, vederlo una settimana dopo non è la stessa cosa, non lo so, come non so perché, come dice sempre lo stesso giornalista del corriere della sera, sia stata inopportuna quella puntata quella sera. Il problema non è criticare Santoro secondo me, in un paese libero e democratico credo che ognuno debba essere libero di criticare chi vuole, le critiche devono e possono servire a migliorare, soprattutto verso le istituzioni. Tutti sono liberi di criticare Santoro, ma non capisco perché ci si debba scagliare contro Santoro perché ha criticato delle inefficenze nell'organizzazione dei soccorsi. Le critiche, quelle ritenute giuste, dovrebbero essere ascoltate, prese in considerazione e utilizzate per migliorarsi dove e possibile e per essere più preparati la prossima volta.

E' inutile dare dello sciacallo a Santoro quando si vedono e sentono cose simili a questa in un TG. Non ho mai sopportato lo snocciolare dati d'ascolto neppure in programmi di cabaret, cosa me ne frega a me che guardo il programma X se quello stesso programma la sera prima o la settimana prima è stato il programma più ascoltato di Italia con n milioni di telespettatori??? Ma un TG che snocciola dati d'ascolto delle dirette su una tragedia è veramente una cosa abominevole, disgustosa, squallida.

Io non sono uno che si commuove facilmente, confesso anzi che non sopporto le trasmissioni che mandano in onda persone disperate, che piangono perché hanno subito disgrazie (cosa vista anche sul programma di Santoro), probabilmente a causa del mio cinismo e del mio egoismo, ma proprio non ne capisco l'utilità. Secondo me tutte quelle dirette, tutte quelle inquadrature su immagini strazianti, quella necessità di raccogliere e diffondere testimonianze a caldo di tragedie non servono alle persone coinvolte, ma a chi le segue per pulirsi la coscienza.

Tornando al programma incriminato ed ai suoi contenuti, volendo analizzarne i contenuti e non i fronzoli, ciò che io ho raccolto e che mi infastidisce è l'atteggiamento dei nostri rappresentanti che per difendersi non vogliono dimostrare di dare una vera svolta ma preferiscono tirare dritti per la loro strada, in modo da dimostrare che loro non hanno mai sbagliato e non sbagliano. Mi riferisco a due cose, al ponte sullo stretto di Messina ed al famoso "piano casa" in discussione prima (e tutt'ora) della tragedia in Abruzzo. Pare almeno, leggendo quello che scrive Travaglio, ma anche uno degli ospiti della trasmissione, che sulla bozza precedente al terremoto fosse previsto un "rilassamento" dei vincoli delle normative antisisimiche assieme alla possibilità di ampliare le "villette", in piena sintonia con il modo di agire e pensare di questi nostri rappresentanti, secondo cui le norme e le regole sono solo un fastidioso intralcio alla libera imprenditoria. Per fortuna è stato fatta una saggia correzione. Sul discusso ponte invece molti hanno ribadito più volte l'idea che i soldi dedicati a questa faraonica e propagandistica operara potrebbero essere dirottatti verso investimenti volti a mettere in sicurezza almeno gli edifici pubblici più importanti, come le scuole; nessuno di noi (almeno a parole) vuole più assistere a tragedie come quella di San Giuliano di Puglia, però, siccome mettere in sicurezza tutti gli edifici d'Italia è un'opera enorme, costosa e lunga, come ha ribadito più volte il rappresentante del governo (sottosegretario alla difesa) presente alla trasmissione, allora non si fa nulla. Si fa il ponte, che rimarrà ai posteri, perché sistemare le scuole produrrebbe comunque lo stesso giro economico, ma troppo sparpagliato e quindi senza la possibilità di arricchire pochi privilegiati. E poi è chiaro, una scuola che non crolla per un terremoto, come tutte le cose che funzionano, non farebbe notizia, meglio un'opera che prima ancora di avere un solo sasso è gia costata milioni di euro. Senza contare che viene finanziata con fondi in parte dirottati dal miglioramento delle infrastrutture ordinarie attorno alle due teste di ponte (infrastrutture che si dice non essere messe bene).

Qui in Friuli secondo me ci si è resi conto veramente di cosa è un terremoto solo trent'anni fa, quando lo si è provato sulla propria pelle, a Roma ancora oggi non lo si capisce. E' per questo che negli ultimi trent'anni si è fatto molto meno di quello che avrebbe dovuto fare, non solo, l'intenzione è di continuare così, perché come dice Travaglio nel suo pezzo introduttivo ad AnnoZero ad ogni terremoto di fanno grandi annunci, che poi però rimangono solo tali.

Quindi, è vero che le risorse economiche sono quello che sono, ma la realtà è che manca la volontà, abbonda solo l'ipocrisia, le critiche ma soprattutto i provvedimenti che si vorrebbe prendere contro Santoro sono la dimostrazione. Perché, ripeto, ognuno è libero di criticare Santoro, ma ciò che a me non piace è il tentativo di censura. Non accettare le critiche signica credere di essere perfetti e molti sanno che la perfezione (soprattuto nell'uomo) non esiste, soprattutto, non accettarle, significa rifiutarsi di voler migliorare.

Mi viene in mente un'altra riflessione, che mi è venuta sempre leggendo l'intervento di Travaglio sul blog di Beppe Grillo; ha colpito anche me l'accanimento di Cruciani di Radio24 verso l'accostamento fatto da Travaglio e il ponte e il piano casa. Gia in altre occasioni ho sentito (e non riesco a sentirlo tutte le sere) Cruciani scagliarsi contro i detrattori del ponte e invocarla come una opera giusta e necessaria. E' lecito il sospetto che insinua Travaglio sul fatto che Cruciani lavora in una radio che fa capo in qualche modo a confindustria, la quale forse ha interesse in questa grande opera. Soprattutto i toni che ho sentito, considerando quanto lo stesso Cruciani abbia quasi un'ossessione contro il populismo tale da criticare molto severamente chi fa interventi che appunto possono sembrare "populisti" (non sarà mai come Aldo Forbice però :) ). Il piano casa c'entrava benissimo, perché proprio con quella frase che voleva derogare anche le norme antisismiche rappresentava benissimo la volontà di continuità (nel non essere lungimiranti e nel non voler fare cose veramente buone) dei nostri governanti.

Un'ultima (spero) considerazione. Stamattina a Radio24, alla trasmissione di Milan era ospite una persona (di cui non ricordo il nome) che ha detto delle cose che mi sono piaciute e che voglio ripetere qui: "Lo stato siamo noi, quindi i difetti dello stato sono i nostri difetti. Se vogliamo che lo stato sia migliore dobbiamo scegliere meglio i nostri rappresentanti". Condivido. Soprattutto mi viene da pensare ad una delle più brutte e inappropriate frasi che ho sentito dire da alcuni nostri rappresentanti:" lo stato non deve mettere le mani nelle tasche dei cittadini" chiaramente chi dice così ha un'idea strana dello stato, che appunto dovremmo essere tutti noi.

E' stato uno sfogo molto lungo, ma sentivo di doverlo fare.


giovedì 2 aprile 2009

La borsa, questa sconosciuta

Lunedì sono uscito dall'ufficio prima del solito e mentre rientravo a casa ho ascoltato un po' Radio24, a quell'ora c'era un programma chiamato "Focus Economia". Mi è capitato altre voltre di sentire questo programma e altre volte mi ha lasciato perplesso. Radio24, essendo la radio della testata "Il Sole 24 Ore", ha ovviamente la vocazione a trattare principalmente argomenti di economia e finanza, temi sui quali da sempre è specializzato il sole 24 ore.

Dicevo che ascoltando questo programma altre volte mi è capito di rimanere perplesso, perché ad esempio tempo fa veniva fatta una carrellata delle previsioni dei famosi "analisti finanziari" fatte non prima dell'estate scorso che poi sono state clamorosamente e disastrosamente smentite. Insomma venivano presi un po' in giro quegli analisti le cui opinioni e analisi vengono molto diffuse da questa radio.

Nella puntata di Lunedì 30, riascoltabile in "podcast" (cioè è possibile scaricarsi l'MP3) a questo indirizzo, il conduttore ha fatto un po' di polemica discutendo dei crolli in borsa di quel giorno, soprattutto per i titoli automobilistici. Lui si è posto la stessa domanda (polemica) che mi pongo sempre anche io e che mi fa pensare che la borsa non è per tutti: ma perché i titoli subiscono questi sbalzi? (potete ascoltare, circa dal minuto 21). Il titoli automobilistici hanno avuto per diversi giorni una lenta ripresa per poi lunedì tornare a crollare, senza che ci fossero reali motivazioni economiche?? Lui poneva la domanda, ma in borsa le trattative (vendite e acquisti) vengono fatte in base e reali fattori che incidono sul valore di un'azienda o si fanno solo in base a onde emotive??? Insomma sembra che anche qualcuno più compentente di me abbia dubbi sul funzionamento della borsa, che molti pretendono di farmi credere come il libero mercato che si autoregola; secondo me è solo un oggetto in mano a pochi e potenti speculatori. D'altra parte, l'acquisto di azioni di una azienda quotata in borsa, secondo me dovrebbe aver senso solo come scommessa sull'andamento di un'azienda, uno dei premi in palio dovrebbero essere i divedendi, l'altro anche la rivalutazione delle azioni stesse, solo che questa rivalutazione, sembra più dovuta a speculazioni che a reali incrementi di valore dovuti a crescita delle aziende stesse. Non sarà totalmente così, ma secondo me questa deviazione è sbagliata.

Bene, invito ad ascoltare la registrazione, in particolare, se uno ha fretta dal minuto 28. Ho parlato di un tema che conosco poco ma che mi crea molto fastidio, soprattutto quando trovo conferme simili.

venerdì 20 marzo 2009

La stupidità

Vorrei dire al signore che ieri mattina, a bordo di un furgoncino bianco si agitava tanto fino ad arrivare a suonare il clacson perché viaggiavo in una strada urbana a 50 km/h orari e che si è agitato ancora di più facendo gestacci, sperando forse di impressionarmi o ferirmi, ma più che altro dimostrando seri problemi psichici e mentali, che non solo non mi ha impressionato, certo mi ha urtato, non certo per i gestacci, ma per il modo maleducato di circolare sulle strade. Viaggiando a circa due metri da me e suonando il clacson ha violato almeno due elementari regole del codice della strada, che prevedono appunto il rispetto di distanze minime di sicurezze ed il divieto dell'uso del clacson sulle strade urbane. Sono comportamenti molto diffusi e molto fastidiosi, che sopporto ogni giorno di meno. Non hanno giustificazioni, rischiare la propria incolumità, ma soprattutto quella delle altre persone non ha giustificazioni. Anche io avevo fretta, i minuti liberi in questi momenti, a pochi giorni dalla nascita del mio terzo figlio sono decisamente pochi, anche io avevo la tentazione di calcare il piede sull'acceleratore, non serve certo molto cervello per calcare una stupida tavoletta con il piede destro, lo potrebbe fare uno scimpanzé, ma ritengo che ci voglia più intelligenza a controllarsi e a rispettare gli altri, evitando di creare inutilmente e stupidamente situazioni di pericolo. Sarà stato un mese fa che proprio in prossimità di quell'incrocio ho fatto mezz'ora di coda proprio perché qualcuno che evidentemente aveva fretta ha provocato un incidente bloccando la circolazione.

Ho voluto investire questi pochi minuti di calma che sono riuscito a trovare per scrivere questo sfogo, perché ritengo una cosa veramente orribile vedere ogni giorno quanto l'uomo di abruttisca al volante della propria auto, somigliando più ad un animale guidato dall'istinto che un essere intelligente guidato dalla ragione.

Ho gia esposto qui altri sfoghi e riportato anche dei link alle statistiche degli incidenti e dei feriti sulle strade italiane. Ciò che salviamo con una parte della tecnologia che permette di prevenire e curare le malattie che altrimenti ci ucciderebbero, distruggiamo con un'altra parte della tecnologia: l'auto. Poi chiaramente c'è l'evoluzione darwiniana, in base alla quale i più ricchi e con l'auto più grossa sopravvivono, mentre gli sfigati con le macchine piccole devono soccombere. "Per fortuna" (tra virgolette) ad alterare questo equilibrio vi sono i TIR, i quali non hanno rispetto per la ricchezza.

lunedì 9 marzo 2009

Aiuti sui mutui ed informazione

Siccome sono di coccio devo per l'ennesima volta cercare di sfogarmi esprimendo i miei dubbi in questa inutile sede. Stamattina, come al solito, recandomi in ufficio ho ascoltato Radio24, prima il giornale radio delle 8 ed a seguire la rubrica sull'economia "soldi e dintorni" condotta da Debora Rosciani all'interno del programma "24 mattina". Stamattina il tema era mutui, e in particolare il recente "via libera" da parte dell'agenzia delle entrate con la pubblicazione delle modalità di attuazione del provvedimento governativo per l'aiuto alla riduzione delle rate dei mutui prima casa. In sostanza il provvedimento prevede un rimborso da parte dello stato della parte di rata che risulta dal superamento del tasso globale applicato (cioè tasso base, solitamente euribor più spread) della soglia del 4%. Ora, io non sono un esperto di economia, ma sono uno che nel lontano 2003 ha contratto un mutuo per acquistare la prima casa. Per qualche chiarimento posso invitare a cercare di partire da questo articolo di www.sole24ore.it oppure, e dovrebbe essere meglio leggere direttamente i comunicati dell'agenzia delle entrate.

Confesso di essere colpito dall'enfasi che viene data a questa notizia, per due motivi: uno è che chi è nella mia situazione, ovvero chi ha fatto il contratto prima del 2008, non deve fare nulla perché sarà tutto automatico; questo è sicuramente un aspetto positivo. L'altro motivo è che come avevo capito io (e per questo non avevo dato grande importanza al provvedimento) che il provvedimento riguarda le rate pagate nel 2009. Nel mio caso il tasso di riferimento è l'euribor a 3 mesi (e per quel che ne so è il caso di molti). L'ultimo ricalcolo è scattato al 31/12/2008, ultimo valore utile del tasso: 2,892 (www.euribor.org) il mio spread è 1,2 quindi il tasso complessivo è 1,2+2,892=4,092. Quindi probalbimente fra qualche tempo mi vedrò riaccreditare la quota di rata in eccesso dovuta a quel 0,092% sul tetto del 4%. Chissà se riuscirò a prendermi tre caffè con quel gruzzolo (comunque più facile che tre pacchi di pasta, visto che ci toccherà anche pagare la multa all'antitrust). Non ho il dato aggiornato ad oggi, ma venerdì l'euribor a tre mesi stava a 1,726 (fonte: www.ilsole24ore.com). Quindi, per mia fortuna da aprile avrò una rata ancora più leggera, con un tasso globale che probabilmente sarà sotto il 3%.

E' molto improbabile che l'euribor a tre mesi nel corso del 2009 torni a superare il 3% (non sono un esperto in materia ma mi permetto di azzardare questa previsione, che non sarà certo meno affidabile di quelle dei presunti esperti che fino ad agosto 2008 non prevedevano certo gli scenari che abbiamo adesso davanti agli occhi), quindi mi permetto anche di affermare che tanta enfasi per questo provvedimento è un po' fuori luogo.

martedì 24 febbraio 2009

Il Nucleare

Pur essendo anche io un consumatore di energia elettrica, come la quasi totalità della popolazione italiana, sia direttamente che indirettamente, perché non scordiamoci che anche tutti i prodotti che compriamo sono il frutto di un processo che impiega anche energia elettrica, questa notizia non mi piace. Detto con meno giri di parole, io sono contro la costruzione di nuove centrali atomiche in Italia o la riattivazione di quelle vecchie.

Purtroppo non ho argomenti convincenti perché non ho proposte alternative veramente valide e inconstestabili, a me piaciono le fonti rinnovabili, come il fotovoltaico e l'eolico, ma allo stato attuale non credo che queste fonti siano sufficenti a risolvere il problema. Ad esempio non so quanta energia occorra per produrre un pannello fotovoltaico, occorre tener conto di tutti gli aspetti.

E' però una certezza che la produzione di energia elettrica con il nucleare è molto pericolosa e molto costosa. Secondo me non si può trascurare incidenti come quelli occorsi l'anno scorso, che io sappia ce ne sono stati almeno tre in Francia e uno in Slovenia (1, 2, 3, 4 [questo sembra un blog interessante]). Non sarei molto contento di sentirmi dire che non posso più fare il bagno nel tagliamento perché c'è scappato dentro un po' di uranio, senza contare che da quel che ho capito, una certa quantità viene comunque rilasciata, incidenti o no. Poi, le scorie dove le mettiamo? Nel mausoleo di Arcore? Leggendo qui, c'era anche una ipotesi, per ora naufragata, di portare in America, una cosa economicissima direi.

Il nostro PdC si preoccupa del nostro futuro, nel 2020 potremmo avere quattro nuove centrali, tanto per quell'anno ci sono buone probabilità (statisticamente parlando) che lui sia passato a miglior vita, quindi di sicuro non lo spaventa la remota possibilità di una disastrosa contaminazione nucleare. A me, anche se si tratta di una possibilità bassissima (che va moltiplicata per quattro, cioè per il numero di impianti) sembra sempre un rischio troppo alto.

P.S.

Secondo quanto dicono qui sarebbe sufficiente l'1,5% della superfice del continente europeo coperta a pannelli fotovoltaici per soddisfare il fabbisogno mondiale di energia elettrica. Essendo una notizia data da una azienda che produce e vende pannelli fotovoltaici (fra l'altro con mia sorpresa del Friuli) è da verificare, ma se fosse vera, la troverei sorprendente e mi farebbe chiedere ancora una volta: perché non si investe di più su questa tecnologia?

mercoledì 18 febbraio 2009

42

IMG_5250_640x480Ho contato e ricontato, alla fine mi sono convinto che quella era la risposta. La domanda in questo caso era: quanti anni aveva?

Ne ho parlato esattamente un mese fa, ora, complice la fin troppo grande disponibilità di mio fratello, sono a raccontare della fine di uno dei maestosi abeti rossi che si trovava a ridosso della mia casa. Quello che rimane ora di un abete rosso di oltre quarant'anni e circa venti metri di altezza, oltre al ceppo visibile nella foto qui a sinistra (notare la gallina che razzola) sono un cumulo di fette di tronco e una montagna di ramaglie.

Evidentemente io e mia moglie abbiamo qualche problema, ma il vuoto lasciato da questa amputazione non ci ha lasciati indifferenti o sollevati (al contrario del vicino riottoso), anzi ci ha colpito molto. Ad accrescere la mia "angoscia" è stato anche il rischio corso durante le operazioni che un pezzo di punta di circa otto metri cascasse sul tetto della mia casa.

Ora dei quatto abeti piantati originariamente quarant'anni fa da un emigrante che rientrava IMG_5260_480x640in Italia dopo una vita di lavoro in Francia ne rimangono due, uno con la punta rotta da una tromba d'aria circa cinque anni fa ed uno in tutto la sua altezza, di circa venti metri.

In realtà le operazioni di taglio dell'abete mi hanno fatto un po' riflettere. Purtroppo l'altezza e la vicinanza dell'abete alla casa hanno reso le operazioni molto difficili, a causa anche dell'aver sottovalutato l'altezza della pianta, o sopravalutato quella della "piattaforma area carrata". Infatti con la piattaforma si arrivava ben al di sotto della punta dell'albero. Gli alberi rimasti sono distanti almeno sette/otto metri da un punto raggiungibile con un automezzo, quindi, per arrivare senza correre grandi rischi vicino alla punta degli alberi per tagliarli in sicurezza occorrerà una piattaforma che arrivi almeno a una ventina di metri di altezza con circa 8 metri di sbalzo. Ora come ora l'albero non mi spaventa, essendo sano, però lui continuerà a crescere e più cresce e più sarà difficile (leggi: costoso) tagliarlo. Nella stessa situzione sono i cedri che si trovano davanti alla casa.

Dal punto di vista del mio vicino la situazione è migliorata ma non può ritenersi sicuro, l'abete nella foto è alto anch'esso come ho gia detto circa 20 metri e si trova a circa 10 metri dal confine e quindi circa 14 dalla casa del vicino. Se dovesse venir sradicato potrebbe benissimo precipitare sulla sua casa con un botto clamoroso ....

A parte gli scenari catastrofici, ai quali non voglio pensare, esiste un problema pratico e reale su cui io e mia moglie dovremo pensare bene.

P.S.

Stanotte c'è stata da noi una piccola bufera di vento, gli alberi naturalmente sono rimasti li, però il gazebo posizionato sotto i due abeti sopravissuti ha subito un cedimento alla copertura da me sistemata in modo artigianale. Chissà se con l'ulteriore riparo dell'abete tagliato sarebbe successo lo stesso?

lunedì 9 febbraio 2009

Ho letto

Ebbene, bisogna sapere che non sono quello che si definisce un divoratore di libri, però finalmente, dopo aver fatto l'esame OCP, ho deciso di cambiare il genere di letture che da un paio d'anni avevano monopolizzato la mia attenzione. Per due anni ho praticamente letto solo cose tecniche, prevalentemente sul database Oracle. A gennaio però ho divorato due libri che mi hanno veramente lasciato un segno.

Khaled Hosseini

Si tratta di due romanzi di Khaled Hosseini, "Il cacciatore di aquiloni" (gentilmente prestatomi da mia mamma) e "Mille splendidi soli" (regalato fatto da cari amici a mia moglie per il suo compleanno). Bellissimo il primo, ma penso (e anche mia moglie) che il secondo sia ancora meglio.
Si tratta di due romanzi, entrambi ambientati nell'Afghanistan degli ultimi trent'anni. Mentre nel primo però la storia dell'Afghanistan fa "solo da sfondo", nel secondo fa parte proprio della storia narrata. Il romanzo è pieni di colpi di scena e momenti in cui (almeno così è stato per me) si trattiene il fiato. Mi è piaciuto molto e soprattuto credo che abbia intaccato la mia rigida scorza e mi ha dato un'occasione per capire meglio (ancora una volta) quanta sofferenza e ingiustizie ci possono essere (e ci sono) nel mondo. E' vero che si tratta di un romanzo, ma credo che la storia narrata potrebbe essere vera e soprattutto che sicuramente ci sono state molte storie similmente drammatiche. Le lapidazioni pubbliche per adulterio sappiamo che non sono una fantasia ma una triste tristissima realtà

giovedì 22 gennaio 2009

Cosa non è

Come ho gia detto in un P.S. del precedente post, oggi sono capitato casualmente sul blog milionportalbay e ho trovato una precisazione che riguarda anche quanto avevo scritto io. Complimenti all'autore per l'analisi dei costi.

Ho notato sulla colonna sinistra sito una nota che comincia con "The Milion Portal Bay viene ...." e poi specifica una serie di cose che il sito non è. Vista la conclusione, ".... non gradisce tramezzini" Laughing direi che la nota è come dire ironica, ma tristemente si riferisce a cose e fatti realmente esistite e accaduti. In un paese civile come il nostro abbiamo visto tentativi di andare in quella direzione, cioè verso la situazioni in cui non vale più la presunzione di innocenza ma quella di colpevolezza (questo ovviamente non vale per tutti i cittadini, sigh).

martedì 20 gennaio 2009

Ma in che mani siamo?

Dopo aver visto che la dottrina della decrescita felice si espande, tramite punto informatico sono capitato qui e poi qui. A prima vista, vedendo il documento ho dubbitato della sua autenticità, essendo una scansione di un documento cartaceo, poi però esaminando l'indirizzo sono andato qui e direi che quindi il documento è vero.

Effettivamente su questo commento sono d'accordo, credevo di aver io una pessima calligrafia e una brutta firma.

In ogni caso alla faccia dell'innovazione siamo di fronte ad un grande esempio di firma elettronica e documento digitale. Dunque, se non ho capito male sono 10 milioni di euro che si sommano ai 45 milioni gia fumati per un "portale" .... anche fossero solo 10 milioni senza averne spesi gia 45, a me sembrano tantini.

P.S. (22 Gennaio 2009)

Oggi sono capitato casualmente sul blog milionportalbay, ed ho notato una precisazione che riguarda anche le mie affermazioni precedenti, sembra che effettivamente per il nulla fin'ora non si siano spesi 45 milioni ai quali si aggiungono altri 10, ma che in realtà non se ne siano spesi più di 10. Mi fido della non facile analisi fatta dall'autore del blog.

Da un anno circa ascolto spesso Radio24, almeno quando mi sposto in auto per andare in ufficio e tornare a casa (se non c'è caterpillar su radio2). Fanno diversi trasmissioni interessanti e in generale condivido le loro posizioni, anche se con qualche eccezione.

Stamattina, alle 8 e 20 circa c'era un programma nuovo, due persone parlavano del fenomeno della "vischiosità" del prezzo dei carburanti con un "esperto", tal Davide Tabarelli presidente di Nomisma Energia. Il termine "vischiosità" viene utilizzato per definire il fenomeno in base al quale quando il prezzo del petrolio cala il prezzo dei carburanti alla pompa non cala in proporzione o meglio cala molto più lentamente.

Vorrei dire una cosa, su radio24 hanno parlato più volte di questo, anche con il presidente dell'antitrust durante le feste, però noto una certa cialtroneria nell'affrontare l'argomento. Si cita sempre le associazioni consumatori che dicono che i prezzi dei carburanti non sono scesi in proporzione ai prezzi del petrolio. Su questa posizione radio24 sembra essere d'accordo, ma io mi chiedo: perché i giornalisti non fanno il loro mestiere e tirano fuori due stupidissime tabelle, una con l'andamento del prezzo del petrolio negli ultimi 5 anni e una con i prezzi medi dei carburanti negli stessi periodi e non fanno un confronto un minimo scientifico????

Un'altra domanda che mi pongo è: ma cosa fa sta "Nomisma Energia"? Stamattina l'intervistatore ha girato a Tabarelli l'osservazione di un ascoltatore secondo cui sembra ci sia una "resistenza" da parte dei petrolieri/rivenditori o produttori di carburanti a far scendere il prezzo di benzina o gasolio sotto l'euro. Lo stesso intervistatore ha buttato li la parola dietrologia. Ma quello che veramente non accetto è una delle giustificazioni (in realtà ora mi è venuta in mente un'altra chicca di cui parlo dopo) che l'"esperto" Davide Tabarelli presidente di Nomisma Energia, per la riluttanza dei produttori a calare il prezzo dei carburanti al calare del prezzo del petrolio, ovvero il fatto che sui carburanti le tasse incidono per una percentuale elevata (non mi ricordo di preciso la percentuale e non l'ho trovato con una rapida ricerca). .. Ma anche (vedi p.s.) ipotizzando che le tasse incidano per il 99% sul prezzo finale, supponiamo che su 1 euro ho 99 centesimi di tasse e 1 centesimo di "materiale", se il materiale mi costa 0,005 e vi applico il 9900% di tasse ho 49,5 centesimi di tasse e il prezzo finale è 0,5 euro, quindi sempre la metà, come si dice la matematica non è un'opinione, tranne forse per alcuni esperti consulenti. Chi è che fa dietrologia?

La seconda chicca che mi è venuta in mente prima che ha sparato l'esperto è che secondo lui ora i produttori non calano il prezzo anche perché devono recuperare le perdite dell'anno scorso..... Ma chi crede di prendere in giro? Io francamente faccio fatica a credere che industrie petrolifere ed affini abbiano mai avuto perdite da che l'uomo utilizza il petrolio.


superciukAlla fine però qualcosa di plausibile l'ho sentito: ci potrebbe essere l'effetto della cosiddetta "Robin Hood Tax". In effetti quella poteva essere un tentativo lodevole, ma molto probabilmente si è rivelata solo una "Superciuk Tax".




P.S. (22 Gennaio 2009)

devo fare una precisazione doverosa, in realtà una parte delle tasse sulla benzina, le accise, sono "fisse" quindi il mio ragionamento non è corretto, si veda qui e qui. Non ho trovato dati aggiornati sul livello attuale delle accise.

lunedì 19 gennaio 2009

Un imbecille al giorno

Non ce la faccio proprio a trattenermi. Stamattina stavo recandomi con l'auto a Udine, per raggiungere l'ufficio. Arrivato all'abitato di Mels, in prossimità dell'incrocio che si trova praticamente al centro del paese, praticamente nello stesso punto dove ho avuto gia tempo fa uno spiacevole incontro, ho visto sul marciapiede uno scoiattolo rosso che sembrava aver intenzione di attraversare la strada. Scoiattolo Rosso Procedevo ad andatura gia abbastanza lenta, 30 o 40 Km orari, in quanto seguivo una coda di altri tre veicoli comandata da un furgone e comunque ci trovavamo appunto in centro urbano, in prossimità di un incrocio, di strisce pedonali nonché della fermata dell'autobus; vedendo lo scoiattolo e non avendo alcuna intenzione di spiaccicarlo sotto le ruote della macchina guardo nello specchietto retrovisore e rallento vistosamente. Cosa pensa di fare l'automobilista che mi segue? La risposta e ovvia conoscendo l'automobilista medio: cerca di sorpassarmi. Io ormai quasi fermo mi giro verso di lui e lo cerco di guardarlo negli occhi; fortunamente, senza bisogno del mio sguardo, egli capisce che sta facendo una cazzata e ritorna sui suoi passi.

Evidentemente l'istinto animale guida l'automobilista medio. Se invece di uno scoiattolo fosse stato un bambino il comportamento sarebbe stato lo stesso. Pochi chilometri dopo, in un tratto dove comunque il sorpasso era vietato perchè in prossimità di un altro incrocio l'imbecille ha raggiunto il suo obbiettivo, ha sorpassato me ed altre macchine davanti a me.


domenica 18 gennaio 2009

Civiltà ed ecologia

Che amarezza. Ieri sono stato definito un pazzo incosciente e minacciato di azioni legali contro di me (e mia moglie), dal mio vicino di casa. Delle due l'una: o io e mia moglie viviamo fuori dal mondo e non abbiamo capito niente della vita, o i miei vicini di casa sono in tale condizione.

Probabilmente civiltà1,2 ed ecologia3 (dove ecologia la intendo in senso lato come equilibrio tra uomo e ambiente) sono un ossimoro4,5 ma io faccio fatica a crederlo. E' vero, io e mia moglie siamo particolari, ce ne rendiamo conto, ma facciamo fatica ad accettarlo. In fondo se amare la natura, le sue creazioni, mettendola sopra a cose materiali prodotte all'uomo, significa essere pazzi, allora un po' pazzi lo siamo.

Al centro di questa foto sulla sinistra, avvolta da enormi alberi c'è la mia casa, quella più sulla destra è la casa del mio vicino, che dista dal confine non più di quattro o cinque metri. Davanti la mia casa, verso la strada vi sono 3 grandi cedri, uno è molto probabimente un cedro dell'atlante, gli altri due hanno aghi di colore quasi argenteo e non so a quale specie appartengono (si tratta comunque di albero piuttoso diffuso). Sul retro della casa, sul lato opposto, quindi verso ovest vi erano in origine quattro abeti rossi6,7 in fila. Dico vi erano perché nell'estate del 2003, prima che io e mia moglie acquistassimo questa casa, una trombra d'aria spezzò le punte di due abeti, uno dei quali, quello più a sud, è morto e a inizio 2005, quando da circa un anno abitavamo nella casa, abbiamo dovuto tagliarlo. Gli alberi sono stati piantati dal vecchio proprietario della casa, nonché costruttore, quando appunto la casa fu costruita oltre 40 anni fa, prima che io nascessi.

Ecco, qui sta la follia mia e di mia moglie, amare gli alberi maestosi, quelli che per diventare tali hanno impiegato tanti anni che chi li ha piantati non li ha visti diventare così grandi e che sono nati molto prima di me. Essi non chiedono niente, prendono un po' d'acqua e di sali minerali dalla terra, un po' di anidride carbonica dall'aria e ci danno tanto ossigeno e ombra, che d'estate significa un po' di refrigerio dalla calura. A me questi colossi (non sono enormi, ma a occhio una ventina di metri di altezza ce l'hanno) suscitano ammirazione per la natura, ma sopratutto mi trasmettono quietezza, mi fanno rilassare.

Purtroppo l'effetto che hanno su di me questi alberi non è lo stesso che hanno sul mio vicino. L'abete più a nord, quindi quello più prossimo alla confine con il vicino, dista circa 4 metri dal confine. Le sue fronde maestose incombono oltre che sulla mia casa anche sulla casa del confinante e lui ieri mi ha dichiarato di vivere nel terrore a causa di quello quello che ritiene un pericolo incombente sulla sua casa. Ho cercato più volte di rassicurarlo, spiegando che l'albero è perfettamente sano e che al momento non c'è nessuno rischio serio che l'albero precipiti sulla sua casa, tant'è che essendo l'albero coperto a sud da altri due suoi simili, è molto più probabile che se cade cada sulla mia di casa, cosa che però non preoccupa ne me ne mia moglie. Ho cercato di spiegargli che la probabilità che l'albero rovini sulla sua casa sono molto basse, decisamente più basse di quelle di essere travolto da un TIR mentre si reca con l'auto al lavoro.

Il fatto di non sentirsi tranquilli in una simile condizione è condivisibile, non è condivisibile che uno che posside casa al mare, casa in montagna e chissà cos'altro mi venga a dire:" se l'albero cade sulla mia casa e mi sfonda il tetto, io dove vado a dormire?". Poi chi afferma che al giorno d'oggi capitano "uragani" che una volta non capitavano, ha mai provato a chiedersi perché il clima sta cambiando così rapidamente? Non è che il fatto di abbattere tutte le piante per i propri capricci e bisogni senza criterio e senza valutarne le conseguenze ha il suo peso?

La mia impressione, tratta dalle motivazioni con cui ha prima cercato di convincermi e poi mi ha minacciato di azioni legali, è che in questo mondo molte persone abbiano perso di vista la realtà ed il senso vero della vita. Si vive per lavorare e accumulare ricchezze e beni materiali, scordandosi che nella vita ci sono cose più importanti, come ad esempio il piacere di sedersi d'estate all'aperto all'ombra di un grande albero.

Il fatto di ricorrere a minacce di azioni legali (le quali non mi spaventano in quanto ritengo infondate) mi rammarrica e mi fa rivedere il mio giudizio sulla persona. Ne ho parlato con mia moglie che è rammarricata e arrabbiata, più di me. Siccome noi riteniamo di essere persone civili porremmo fine a questo situazione "di terrore", non certo per paura di azioni legali, ma perché non vogliamo vivere nella tensione ne scatenare odi e liti, per motivi che ritengo stupidi. Per noi abbattere o deturpare un albero non è una cosa che faremo così a cuor leggero.


venerdì 16 gennaio 2009

Notizie positive per l'ecologia?

Confesso di essere perplesso, dopo le varie polemiche di dicembre mi sembra che il governo italiano, con l'atto del 15 Gennaio 2008 (il provvedimento mi pare debba passare ancora per il senato, qui ci sono i dettagli), abbia fatto un grosso passo indietro. La cosa secondo me è positiva, secondo me aiuterà l'ambiente, l'economia e la lotta all'evasione. Siamo passati da una grossa limitazione ad una piccolissima limitazione (distribuire su 5 anni la detrazione, fra l'altro secondo me un non-limite).

Da parte mia invece ci sono grosse novità, darò il mio contributo alla crisi in corso, adottando pannolini lavabili al posto di quelli usa e getta. I pannolini non sono per me, ma per il nuovo bimbo che arriverà entro la prima metà di aprile.

Devo ringraziare Stefano che ha accesso in me la miccia e mi ha svegliato sull'argomento. Sono giorni che indago e faccio conti, pochi giorni fa ho acquistato on-line un pacco prova di pannolini riciclabili e dopo averli visti ho preso la decisione. Non so se risparmierò molto in termini economici, per questo sono rammarricato del fatto di non averci pensato prima, però sicuramente darò un colpetto all'industria dei pannolini usa e getta e ridurrò drasticamente il volume di rifiuti solidi urbani. Sono rammarricato anche del fatto che tale tipo di pannolini non mi sembra sia molto pubblicizzato.

sabato 10 gennaio 2009

Crisi, media, dubbi, paradossi

Ieri mattina, recandomi al lavoro ascoltavo radio24. Alle 8 e 30 circa su questa radio c'è una rubrica chiamata "dietro la notizia", il tema trattato da questa rubrica ieri era l'influenza dei media sulla crisi economica in corso. Prima di dire altro voglio ribadire a chiunque incappasse in questo blog/sito e avesse qualche dubbio che io non mi occupo di informazione, non sono un giornalista e non faccio giornalismo. Mi occupo di informatica, sono diventato quasi un fanatico del "web 2.0". Ho cominciato a scrivere un blog quasi esclusivamente tecnico e per molto tempo sono riuscito a mantenere l'impegno di non scrivere su argomenti non "di mia competenza", ossia non di informatica e tecnologia. Abbastanza recentemente ho come si dice rotto gli indugi ed ho un po' sconfinato aprendomi e esprimendo alcune mie opinioni su argomenti quali ad esempio l'ambiente. In ogni caso non ho pretese di fare informazione ma solo un forte desiderio di esprimere alcune mie opinioni e idee.

Lo spunto per l'argomento trattato nella rubrica di radio 24 ieri mattina è partito dalla notizia secondo cui da un sondaggio risulterebbe che il 77% degli americani attribuisce parte della responsabilità della crisi ai "media". Oggi per fortuna ho trovato sul sito di radio 24 l'articolo su cui si è basata la discussione fra il conduttore delle rubrica e un suo collega.


La prima cosa che ho pensato quando ho sentito la presentazione è stata: ma se il 77% delle persone che la crisi sia causata dai media significa che tali persone credono che la crisi non sia reale, quindi non dovrebbero aver paura ad affrontare spese ordinarie o straordinarie, non rimandano spese grosse in attesa di tempi migliori, fanno la vita di prima e quindi anche gli indicatori che paiono dirci ci sia crisi dovrebbero dirci che non c'è crisi, le auto si dovrebbero vendere come prima e così molte altre cose. Il 77% è una grossa fetta di popolazione, anche includendoci quelli con basso potere d'acquisto comunque mi pare un paradosso.

L'articolo sul sole 24 ore di Carlo Bastasin mi sembra abbastanza equilibrato e piuttosto che chiarire il mio dubbio (ho sentito la trasmissione di ieri fino in fondo nella speranza che a qualcun'altro venisse lo stesso dubbio) si occupa di discolpare i media. Io non credo che i media siano corresponsabili di questa crisi. E' vero che leggendo certe cose come un'articolo segnalato due giorni fa da marco e da diego mi indigno e mi scandalizzo; è anche vero che, forse mi starò rammollendo (o peggio), non ho trovato una sciocchezza l'invito del nostro primo ministro di un paio di mesi fa, rivolto appunto ai giornalisti, a non eccedere nel catastrofismo. Una cosa interessante dell'articolo di Bastasin è il fatto che sottolinei come le persone o meglio la massa facciano fatica a cogliere le conseguenze storiche degli eventi. Più che altro di questa crisi non si sa nulla, vi sono un sacco di notizie sparse e superficiali. Ora non ricordo bene quando si è cominciato a sentir parlare di crisi dei mutui subprime, però, guardando lo storico dell'euribor, si nota che da marzo, dopo un periodo di stabilità, ha cominciato a salire. Parlo di euribor perché con mia moglie sono un pagatore di mutuo a tasso variabile, sottoscritto alla fine del 2003. Da allora seguo abbastanza costantemente questo indice che influisce sull'ammontare della rata che ogni mese devo pagare, per poter un giorno diventare a pieno diritto proprietario, con mia moglie, della casa in cui vivo. Fino a un po' di tempo fa vedevo l'euribor solo come un tasso, stabilito d'accordo dalle maggiori banche europee, su cui si basano i mutui. In realtà poi un amico mi ha spiegato che è anche il tasso a cui le banche si fanno i prestiti tra loro, quindi è un'indicatore anche della fiducia che le banche hanno le une verso le altre. Quindi, la crescita del tasso secondo me non era dovuta a un'impetuoso sviluppo, almeno non solo. Secondo me le banche cominciavano a capire che stava per arrivare il "Nulla" causato dalla bolla speculativa che stava per scoppiare. Chiaramente è una mia idea, che però non ritengo inferiore come possibilità a tutte le panzane che ci rifilano i vari professionisti analisti finanziari. Carlo Bastasin ne fa un esempio lampante nel suo articolo, ma a raccogliere tutte le previsioni fatte tra luglio e settembre dello scorso anno e smentite a Ottobre credo se ne ricaverebbe un libro voluminoso.

Io non ho capito quanto sia grave questa crisi, per fortuna ancora non mi tocca negativamente, finché l'azienda che mi da lo stipendio ha lavoro sono contento, guadagno come prima e risparmio un bel po' sulla rata del mutuo. La crisi da quello che percepisco io sembra colpire poco ancora l'economia reale, ma sentendo la radio non si direbbe, pare che soprattutto il settore produttivo sia in crisi. La mia speranza è che si tratti solo di un normale assestamento; abbiamo consumato e accumulato più di quanto ci servisse ed ora ci siamo un po' fermati a consumare le scorte; D'altra parte la pasta continua a costare un euro e venti al pacco quando un anno fa o poco più non arrivava ai novanta centesimi. Sono molto prudente pur essendo io un sostenitore del movimento per la decrescita felice. La decrescita felice per me rimane ancora un'utopia, si cerco di fare del mio meglio, ma vivendo in una società che va in senso contrario e con una famiglia cerco di scendere a compromessi.