Stamattina ho appreso, ascoltando la trasmissione, che "Ultime da Babele", condotto dall'ottimo Giorgio Dell'Arti termina. Il conduttore stamattina ha tenuto a precisare, su richiesta, che il programma termina non per sua scelta. Speriamo che venga rimpiazzato con qualcosa all'altezza, anche se ne dubito.
Stamattina alla trasmissione c'erano come ospiti l'avvocato Taormina e il rabbino Riccardo di Segni. Sono rimasto positivamente colpito dalle parole di Taormina, che in generale condivido. Si è parlato un po' degli strascichi dell'episodio dell'aggressione a Berlusconi, della opportunità di regolamentare Internet e dell'articolo di oggi di Travaglio sulla Stampa. Il rabbino ha tenuto a precisare, che contrariamente a quanto affermato da Travaglio l'odio è vietato se non dal codice penale dalle leggi morali (lui ha parlato di bibbia o qualche sacra scrittura, ma il concetto è quello). Giusto, però ci sono due considerazioni da fare: l'odio fa parte della natura umana e nulla lo può impedire; c'è un'altro peccato morale molto grave: l'avidità, di questo ne lui ne Taormina che ha ricordato come l'odio sia il movente di molti delitti e o violenze; io dico che l'odio divide il posto di movente per la violenza con l'avidità, è bene ricordarlo.
Arriverci, o meglio a risentirci, Giorgio Dell'Arti
P.S.
stamattina ho sentito alla radio uno spezzone dell'intervento di Cicchitto alla camera ieri e mi ha fatto proprio schifo.
mercoledì 16 dicembre 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento