mercoledì 7 ottobre 2009

Repubblica (parlamentare) o monarchia?

Mi addentro con questo post in un argomento di attualità, per alcune riflessioni personali su un tema sul quale ho scarse competenze ma diverse perplessità. In queste ore c'è grande attesa per un incontro molto importante di cui si parla molto da alcuni giorni, in mezzo ci sono stati anche altri eventi di cui non vorrei parlare ma ai quali sono seguiti altri commenti sui cui ci sarebbe molto da dire.

Io non sono un profondo conoscitore della costituzione italiana, ma ho sentito dire diverse volte alla radio da esponenti politici che il governo attualmente in carica è stato eletto dagli Italiani; mi sento di dire che questo è decisamente falso, anzi, contrastante con l'art. 67 (mi sto veramente addentrando in un campo che non è il mio, ma siccome non sembra essere neppure quello di molti nostri politici, proseguo). Noi eleggiamo circa 1000 parlamentari, fra deputati e senatori, un numero considerevole di rappresentanti che poi si devono occupare direttamente o indirettamente di amministrare la nostra repubblica. Loro eleggono il presidente della repubblica, loro danno la fiducia al governo, composto dal presidente del consiglio incaricato dal presidente della repubblica, loro votano le leggi. Sono quasi mille, anche se qualcuno muore o va in galera comunque è garantita una buona rappresentanza (tant'è che fra missioni (?) e motivi vari pare che spesso molti di loro siano assenti).

Quindi la mia opinione è che anche se una di quelle quattro persone che vengono definite le più alte cariche dello stato, viene giudicata da un tribunale, o peggio, muore (vista l'età media non è poi una eventualità così improbabile) la repubblica può andare avanti lo stesso, come si dice morto un papa se ne fa un'altro.

In merito a una recente sentenza di un tribunale civile sono tornati i soliti commenti, che riportano al tema sopra. Personalmente sono più d'accordo con quel politico che effettivamente non parla benissimo in italiano, ma che secondo me dice molte cose giuste, e cioé che qualcuno pretestuosamente vuole sempre portare in politica i propri problemi giudiziari. Secondo me non si deve dimettere, ma se un tribunale civile gli impone di pagare un risarcimento, lo deve pagare, questo non gli impedirà di continuare ad esercitare il proprio ruolo istituzionale.

Se si pensa veramente che gli Italiani vogliano passare ad un sistema in cui si elegge direttamente un governo e che poi il parlamento si debba limitare a ratificare i provvedimenti di questo, perché non si modifica opportunamente la costituzione? forse perché questa maggioranza sta solo nella loro testa e nei loro fantasiosi sondaggi? Si parla tanto di snellire procedure e prendere decisioni e fare riforme (che si fanno, ma poi si rivelano solo come provvedimenti che cambiano il nome alle cose che rimangono uguali) perché non si lasciano perdere queste inutili polemiche e non si agisce concretamente?

martedì 6 ottobre 2009

Una piccola riflessione

Stamattina, la giornalista di Radio24 Debora Rosciani ha dato una dimostrazione di come ragiona l'uomo.

Stamattina ho cambiato il canale dell'autoradio quando stava quasi terminando la breve rubrica chiamata "soldi e dintorni" che la giornalista conduce quotidianamente fra le otto e un quarto circa e le otto e mezza. Si stava parlando di risparmio energetico quando l'ospite ha evidenziato la necessità di passare dai riscaldamenti centralizzati a quelli individuali per conseguire ulteriori risparmi energetici. A questo punto la Rosciani ha dato la dimostrazione del perché, affermando di abitare in un condominio con riscaldamento centralizzato e di trovare piacevole d'inverno rientrare a casa e trovare un bel tepore .... Anche una che io suppongo essere mediamente intelligente, riesce a fare un simile ragionamento ... Questo in effetti spiega perché il riscaldamento centralizzato nei condomini provoca un maggior spreco pur tecnicamente garantendo (almeno credo) maggiori rendimenti. Ma chi ha detto che se uno ha il riscaldamento individuale non può lasciarlo acceso tutto il giorno, in modo così da trovare caldo quando si rientra??!? Forse il fatto che in questo caso la spesa non ricade anche su altri??? Tralasciamo poi il fatto che la tecnologia moderna ci offre sofisticati strumenti come i cronotermostati ma anche (come giustamente suggeriva una mia collega) la possibilità di comandare a distanza tramite il cellulare qualunque apparecchio, compreso il riscaldamento.