mercoledì 23 maggio 2012

Quello che non so

In questo periodo si parla molto di crisi economica e finanziaria. Per la verità se ne parla ormai da anni, quando è scoppiata clamorosamente la bolla speculativa sui mutui negli USA. Adesso le cose paiono non andare bene in tutta Europa, ad esclusione forse della potente Germania e si parla di eurobond, patto di stabilità ecc ecc. Premesso che sono convinto che abbia ragione Uriel, quando dice che tutti i professori di economia ci prendono per i fondelli ho comunque un sacco di dubbi, anche dovuti a mia lacune, non essendo io certo un economista. Ad esempio in una trasmissione che ascolto spesso alla radio tornando dal lavoro, focus economia, il conduttore, che mi piace, che stimo perché ho spesso l'impressione che dica cose sensate, sembra sostenere la tesi che l'istituzione di "eurobond", cioè titoli di debito europeo, potrebbe aiutare l'Europa in questo momento; ecco, io questa cosa del debito pubblico non riesco a capirla. Era l'anno scolastico '91/'92 quando una professoressa a lezione spiegò come l'Italia continuasse ad emettere titoli di stato per pagare gli interessi di quelli gia emessi. Siamo nel 2012 e da allora il debito pubblico italiano ha continuato ad aumentare e aumentare in modo notevole. A parte questo caso estremo che mi sembra assurdo, perché se uno, sia uno stato o sia un privato cittadino, non riesce neppure a pagare gli interessi di un debito che a contratto, significa che tantomeno è in grado da rientrare da quel debito, non è in grado di saldarlo, quindi è sulla strada del fallimento. Ci raccontano che per sfiga il pil non è cresciuto abbastanza e per questo non riusciamo a saldare il debito. Secondo me non ha senso che uno stato quindi emetta titoli per prendere in prestito soldi in questo modo, ha senso per casi eccezionali, come forse è stato per gli USA allo scoppio della famosa crisi... passata l'emergenza si salda il debito e si torna a tirare dritto. Io ho fatto un mutuo per acquistare la casa e pago una rata che comprende interessi e capitale ogni mese

domenica 22 aprile 2012

I miei dubbi sulla messa in sicurezza del Tagliamento

Il 19 aprile scorso  ho ascoltato qualche scorcio della  discussione del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia (qui c'è una sintesi della discussione e qui si parla del provvedimento oggetto di discussione e questo dovrebbe essere il testo ufficiale.) dove  si è discusso anche di interventi per la messa in  sicurezza del Tagliamento (non ho ben capito i dettagli ne' come mai si parlasse di ciò visto che l'argomento non sembra dovesse riguardare il Tagliamento*), che poi significa proteggere quella zona da Latisana in giu che rischia, in caso di piene straordinarie, una esondazione con conseguenti allagamenti. Ripeto, non ho capito come si è finito a parlare del Tagliamento e di quella commissione speciale chiamata "Laboratorio Tagliamento", istituita oltre un anno fa con il compito di trovare appunto delle soluzioni per la messa in sicurezza idraulica del Tagliamento, essendo la competenza sul Tagliamento non dell'autorità di cui si è decisa la soppressione ma di un'altra ('Autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave e Brenta-Bacchiglione). Ho gia parlato, in modo però un po' approssimativo, di questo tema oltre un anno fa esponendo la mia perplessità a una delle soluzioni storiche proposte come soluzione al problema, le cosiddette casse di espansione.
Ho deciso di approfondire un po' il tema, cosa non facile e che richiede un po' di letture; si parte dall'ottima descrizione del Tagliamento riportata da Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Tagliamento). Si parla di un fiume lungo circa 170 Km con la particolare caratteristica di avere portate d'acqua estremamente variabili, per cui viene definito appunto fiume a carattere torrentizio. Di questi 170 Km gli ultimi 20 corrono in un alveo molto ristretto rispetto ai precedenti e sono gli unici a vero rischio esondazione. Nel 1966 c'è stata la più grave esondazione (a dire il vero non ho trovato informazioni di altre esondazioni precedenti) e da allora si sono sprecate un sacco di parole su cosa fare per impedire il ripetersi di tale evento. Qui c'è una bella descrizione della storia del progetto delle casse di espansione che pare essere considerata da molti l'unica vera soluzione (qui c'è anche il documento con la proposta alternativa del WWF, documento che però non ho ancora letto). Sono stati fatti interventi come l'installazione di un dispositivo di innalzamento del ponte ferroviario che attraversa il Tagliamento a Latisana, poi c'è un canale chiamato  canale Cavrato che ha lo scopo di "alleggerire" la portata d'acqua del Tagliamento da Latisana in giù.
Mi sono preso qualche appunto della discussione del consigli regionale che riporto e commento.
Giorgio Brandolin (PD) dice che rinforzare gli argini da Latisana  in giu non risolvarà mai il problema, occorre intervenire a monte, facendo l'esempio di Ravedis  (qui e qui una descrizione) e Barcis (qui qualche informazione) che proteggono Pordenone. Io mi chiedo però, guardando le foto aeree da google maps, dove lo fai un bacino sul Tagliamento in grado di  laminare le piene che potrebbero esondare a Latisana? Com'è che un canale scolmatore sarebbe un'opera improponibile mentre le altre proposte sono ragionevoli? Si parla di tre proposte, uno sbarramento a Dignano, uno a Pinzano o le casse di espansione. Tanto per dire, lo sbarramento di Pinzano è una vecchia idea che prevedeva un invaso da 97 milioni di m3 che provocherebbe in caso di piene anche l'allagamento di zone dove ci sono insediamenti umani, quindi,  per non allagare la bassa allaghiamo a monte?
E' difficile farsi una idea, anche perché qui si parla di un fiume che quando è in piena fa una certa impressione, almeno a me è capitato di vederlo in un paio di occasioni all'altezza di Codroipo, nel medio Friuli, dove tra un argine e l'altro c'è circa 1 Km di spazio. In quelle occasioni il fiume arrivava a malappena a lambire gli argini, comunque una portata d'acqua impressionante, su wikipedia dicono che il massimo storico è stato di circa 4500 m3/s, non so quali erano le portate delle piene che ho visto io. La mia impressione è che comunque manchi il bacino per accumulare l'acqua e rilasciarla in modo controllato per evitare la tracimazione a Latisana. L'assessore De Anna  in risposta (con un tono secondo me un po' arrogante) a risposto  a qualcuno, che evidentemente citava come possibile soluzione o contributo ad essa il canale Cavrato, che l'aperture di questo canale provocherebbe l'allagamento di tutta la zona interessata, della laguna nella zona di Bibione.
Gianfranco Moretton (PD) parla di una proposta del WWF (di quando lui era assessore, quindi qualche anno fa)  di 7 "cassette" da fare da Varmo in giu, proposta bocciata sempre secondo Moretton dall'autorità di bacino competente. Nel link che ho gia riportato prima si parla anche di questa proposta alternativa.
Per farmi una idea ho cercato anche di recuperare qualche numero, sulle casse si parla di un volume di 37 milioni di m3 di acqua come capacità, superiore a qualunque altro invaso presente in Friuli, infatti Ravedis risulta abbia una capacità di 26 milioni di m3, Barcis 13 milioni di m3, Cavazzo dovrebbe essere sui 14 milioni di m3. Secondo me "incassare" 37 milioni di m3 di acqua, fra l'altro nel momento giusto perché se le casse si riempiono prima che l'ondata di piena sia passata si fa anche peggio, non è uno scherzo, quindi faccio fatica a credere che sia più facile che non fare un canale scolmatore  da 20 Km che possa aiutare ad alleggerire le piene del Tagliamento presso Latisana. Come mi pare difficile che tale volume d'acqua potrebbe  allagare, come dice l'assessore De Anna, tutta la zona costiera a ridosso di Bibione. Se non si riesce a smaltire in mare un simile volume di acqua, come si può pensare di poterlo gestire con delle casse artificiali a monte?
Spero prossimamente di riuscire ad approfondire ulteriormente il tema per farmi un'idea più precisa.

*P.S. (24/04/2012)
Ecco, qui spiega come mai si è finito col parlare del Tagliamento

giovedì 19 aprile 2012

La politica in Italia

Ho molto apprezzato il dibatti di stamattina su radio24  tra Gerardo Colombo e Giuliano Ferrara il cui spunto è stata l'attuale necessità di una riforma della politica in Italia. Devo dire che ero prevenuto su ciò che avrebbe detto Giuliano Ferrara, invece mi ha stupito, dicendo cose che condivido in larga parte, solo una cosa noto che tutti i politici di professione si ostinano a fare, cioè liquidano il fenomeno "Grillo" come frutto di populismo e demagogia e basta. Ora condivido il fatto che nei discorsi di Grillo ci sia spesso molta demagogia e ricette poco  convincenti e manchino proposte seria a problemi veri, come il debito pubblico e la disoccupazione, ma i politici devono anche rendersi conto che loro hanno sempre speso un sacco di parole, ma di fatti fin'ora non se ne è visti. Quindi secondo me se uno oggi segue Grillo è per questo, perché come minimo non c'è nulla da perdere, anzi in alcune piccole cose, come l'organizzazione di un movimento senza bisogno di finanziamenti esosi che provengono dalle tasse, ha dimostrato di fare qualcosa. Come ha detto non ricordo chi sempre su radio24 nei giorni scorsi, l'unica vera riforma fatta dal governo precedente pare essere stata quella della Gelmini, il che a me pare poco, senza entrare nel merito di quella riforma.
Una cosa interessante che ha detto Colombo è che c'è in Italia una spiccata tendenza ad aggregarsi attorno alle persone (due esempi mi sembrano proprio Grillo e Berlusconi) e non attorno alle idee.
Detto ciò cambio completamente argomento con una domanda su una cosa che non ho proprio capito: cosa c'entra un concorso di bellezza ("Beauty Contest") con l'assegnazione delle frequenze televisive, a parte il fatto che in tv ci fanno i concorsi di bellezza? Stamattina ho sentito alla radio che Berlusconi avrebbe detto che in questo momento di crisi e situazione di mercato delle tv sature non si può far pagare le frequenze.... ma siamo impazziti? Dov'è finito il libero mercato, la concorrenza e tutte quelle fregnacce che ci propinano da anni?

giovedì 26 gennaio 2012

Le cause della crisi

A me lascia perplesso sentire diversi giornalisti, come mi è accaduto stamattina su radio24, che adesso addossano la colpa della crisi a banche, assicurazioni e autostrade; non che io abbia mai amato queste categorie, ma queste critiche oltre che incoerenti mi paiono quantomeno tardive.
Io stesso per esperienza personale ho criticato le banche per le modalità con cui concedevano i mutui, in tempi che non erano quelli attuali. Non si può essere liberisti e criticare le banche perché oggi fanno fatica a prestare i soldi.

mercoledì 25 gennaio 2012

Gli aiuti all'autotrasporto

Per me sono un mistero, però mi piacerebbe saperne qualcosa di più. In questi giorni di grande confusione e proteste si sente di tutto e di più, ad esempio ieri ho sentito che oltre al rimborso delle accise sul gasolio (anche su questo non idea di che cifre siano) gli autotrasportatori godono di un rimborso sui pedaggi autostradali che non è stabilmente definito ma viene finanziato di anno in anno tramite la legge finanziaria.
Non ho tempo per approfondire, ma da una veloce ricerca sono arrivato a tre indirizzi internet che voglio salvare per un eventuale futuro approfondimento:
http://www.trasporti-italia.com/autotrasporto/autotrasporto-via-al-rimborso-pedaggi-2010-398.html
http://www.trasporti-italia.com/autotrasporto/pedaggi-autostradali-130-milioni-per-lautotrasporto-786.html
http://www.tuservice.it/public/files/TUService_%20Domanda%20Autostrada%20IT%202010(1).pdf

Come si legge dal secondo articolo lo stato finanzia in totale circa 360 milioni di euro (non ho capito se per il  2011 o per il 2012) di cui 130 sono per rimborsi sui pedaggi autostradali, rimborsi che per il 2010, come si legge dal terzo documento vanno dal 4.33% al 22.75% in funzione della classe ecologica dell'automezzo e della spesa annuale.

P.S.
Un paio di  link sul rimborso delle accise:
http://www.trasportoeuropa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6330:rrimborsi-accise-gasolio-autotrasporto-2011&catid=9:autotrasporto&Itemid=71
http://www.agenziadogane.it/wps/wcm/connect/Internet/ed/Agenzia/Accise/Benefici+per+il+gasolio+da+autotrazione/Benefici+gasolio+autotrazione+2010/

http://www.assotir.it/pagina.php?cat=3&id=2179

venerdì 11 novembre 2011

Chi dobbiamo stabilizzare?

L'altra sera leggendo sul sito de "Il sole 24 ore" la sintesi dei provvedimenti inclusi nell'emendamento al cosidetto "decreto stabilità non ho potuto che meravigliarmi al punto:
Autostrade, defiscalizzazione per realizzarne nuove 
Defiscalizzazione in arrivo per realizzare nuove autostrade: la norma è contenuta nel maxiemendamento del Governo presentate in Commissione Bilancio al Senato ed è limitata alle infrastrutture autostradali. Mentre nelle prime ipotesi la "Tremonti-infrastrutture" era estesa alle opere pubbliche. Si agirà su Irap e Iva.




mercoledì 9 novembre 2011

Presuntuosi

Sento il bisogno di dire anche io la mia su ciò che sta accadendo in questo periodo in Italia: io penso che se all'attuale presidente del consiglio fosse stato veramente a cuore il bene dell'Italia e degli Italiani avrebbe lasciato il suo posto a qualcun'altro già tre mesi fa, probabilmente ci sarebbe ancora la stessa maggioranza scelta dagli Italiani alle ultime elezioni, visto che ciò che hanno scelto gli Italiani sembra gli stia a cuore. Invece quel signore è soltanto un presuntuoso e arrogante che crede di essere l'unico a poter risolvere i problemi degli Italiani.
Un'altra cosa che vorrei dire è che questo continuo parlare di traditori e di fedeltà a me pare più un linguaggio da cosca mafiosa che da governanti democratici.