martedì 25 novembre 2008

Io non capisco ...

Avendo passato recentemente l'esame per ottenere la certificazione Oracle database 10g OCP (1Z0-043) ho deciso di fare una pausa con i libri su Oracle ed ho ripreso in mano il libro di Maurizio Pallante "La decrescita felice". Purtroppo devo confessare di trovarmi molto d'accordo con i principi espressi da Pallante in quel libro. Dico purtroppo perchè il mondo in cui vivo non prende assolutamente in seria considerazione ciò che dice Pallante. Ci sono molte cose che vorrei dire, ma a proposito di PIL vorrei porre all'attenzione una cosa che mi lascia molto perplesso: Atlantia. L'altra sera, rientrando a casa dal lavoro ho sentito alla radio che il concessionario delle autostrade italiane (il più grosso perlomeno) nel 2009 aumenterà i pedaggi SOLO del 70% del valore dell'inflazione reale, quindi circa del 2,4% (almeno così hanno detto e così sta scritto qui, dove si ribadisce il fatto che è meno dell'inflazione). Oggi sulla prima pagina del sito del Corriere leggo questo. Come al solito quando si parla di inflazione si punta il dito sugli aumenti dei salari. A me però risulta che tali aumenti (almeno quelli stabiliti da CCNL) sono legati alla famosa "inflazione programmata" che come ci ha spiegato Tremonti poco tempo fa, per imposizione delle norme della comunità europea non deve superare il 2%.


Ora mi chiedo leggendo sempre questo articolo sembra che Atlantia oltre che nelle autostrade italiane abbia intenzione di investire in brasile chissà dov'altro.... come direbbe qualcuno: "ma che c'azzeccano le autostrade italiane con il Brasile??? Quali sono gli investimenti che questi concessionari fanno sulle strade che loro hanno in concessione, ma che non hanno costruito??? Perchè loro possono aumentare le tariffe del 2,4% (e passare anche per bravi) e i lavoratori dipendenti non possono avere un aumento di stipendio che compensi l'inflazione???

Indubbiamente la questione è molto complessa, ma sospetto che qualcosa non funzioni come dovrebbe. D'altra parte sempre l'altra sera, sempre alla radio, c'era un signore di messina che parlava del famoso ponte. Si parla molto del rilancio delle infrastrutture, puntanto soprattutto ad opera faraoniche; quel signore ricordava come ad esempio a Messina la distribuzione dell'acqua potabile nelle case sia problematica (diceva che diverse ore al giorno manca l'acqua). Ora, i faraoni avranno fatto anche grandi cose, le piramidi sono li da migliaia di anni e suscitano nell'umanità intera ammirazione, ma sono stato oltre che frutto dell'ingegno il frutto del lavoro e del sangue di migliaia di schiavi: vogliamo rimpiangere quei tempi?

mercoledì 19 novembre 2008

La giustizia, questa sconosciuta

Io mi chiedo, sono io che non capisco o sono loro che ci prendono in giro? Alla notizia del via libera da parte del Tribunale Federale Supremo del Brasile all'estradizione di Cesare Battisti ieri ci sono stati applausi alla camera e manifestazioni di soddisfazione da parte di esponenti di tutte le parti politiche, manifestazioni "bipartisan" come si dice. Le stesse persone che sono pronte anche a domani a votare una legge che stabilisce che un processo o si chiude in due anni oppure deve salta fanno finta di esultare per un atto definito di giustizia? Ma è giustizia non concludere un processo senza esito perché non si è arrivati a dirimere una questione in tempi ragionevoli? Secondo me no. Si vuole affermare che alcuni reati sono meno gravi di altri, ma vorrei provocatoriamente dire: le persone che Cesare Battisti ha ucciso rimarranno morte anche quando lui avrà scontato tutta la sua pena in prigione, invece i soldi sottratti con la corruzione e con questo genere di reati possono essere restituiti. La "giustizia" è una cosa complessa, è un sentimento che c'è dentro di noi, una cosa di cui l'uomo ha bisogno, ne ha bisogno quando viene ucciso un uomo, ma ne ha bisogno anche quando viene rubato qualcosa, se manca si crea un grosso squilibrio e molta rabbia.

lunedì 17 novembre 2008

La raccolta porta a porta

Ebbene, a Majano è trascorsa una settimana esatta dall'inizio del nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti; tutto si è svolto secondo programma. Lunedì 10 sono comparsi i nuovi cassonetti per la raccolta dell'umido; durante la setttimana mia moglie ha ritirato in municipio il "kit" consistente in un rotolo di sacchi di plastica trasparente per i rifiuti non riciclabili, un secchiello e i sacchi carta per la raccolta dell'umido. Unito al kit un opuscolo più dettagliato di quello pubblicato sul sito del comune.

Giovedì sera ho esposto il mio bel sacco di rifiuti fuori dal cancello di casa sul bordo della strada e venerdì mattina presto è passato il camion a raccogliere tutti i sacchi esposti. Sabato mattina sono stati prelevati dalla strada i vecchi cassonetti per la raccolta dei rifiuti non riciclabili. Mancano ancora le campane per la raccolta delle lattine e dei barattoli in metallo, fin'ora in tutto il comune ne ho vista una sola e francamente mi pare un po' poco.

Sempre secondo programma stamattina uscendo di casa ho visto accanto ai due cassonetti del vetro e dell'umito tre, dico tre bei sacchi neri di rifiuti depositati a terra, dove fino a qualche giorno fa stava il vecchio cassonetto per i rifiuti. Ho avuto modo nel tragitto verso l'ufficio di vedere altre situazioni simili: sacchi di rifiuti abbandonati per strada vicino ai cassonetti per la raccolta differenziata. Questo è il risultato dell'ottima "comunicazione" messa in atto dagli organi istituzionali.

Capisco che educare la popolazione ad un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti sia cosa tutt'altro che semplice, ma proprio per questo sono convinto che ciò che è stato fatto è assolutamente insufficente. Ad aggravare la cosa io direi che c'è veramente l'incapacità delle persone a recepire certi messaggi (la chiamerei quasi ottusità o inciviltà), dico questo perchè in un paio di posti ho visto depositati a terra, accanto ai cassonetti del riciclo, i sacchi gialli consegnati dal comune nel cosiddetto "kit". Quindi alcune persone sono andate o agli incontri organizzati o in municipio a ritirare il kit unito al dettagliato volantino; ciò nonostante si sono rifiutati di capire che i sacchi dei rifiuti non riciclabili vanno esposti davanti casa il giorno della settimana stabilito (nel mio caso il venerdì) e con buona dose di inciviltà hanno abbandonato i rifiuti in strada.

Confesso che qualche perplessità sulla raccolta porta a porta ce l'ho. Mi fa tornare indietro a quand'ero bambino. Fino a vent'anni fa era così che dalle mie parti (quella volta abitavo vicino a Codroipo) si raccoglievano i rifiuti, quando ancora non esisteva la raccolta differenziata. Poi si cominciò la raccolta differenziata con le campane per il vetro, poi per la plastica e la carta. E quindi si cominciò ad adottare i cassonetti in alternativa alla raccolta porta a porta. Suppongo che la scelta del cassonetto fosse dettata da una maggiore economicità. In sostanza si sposta una parte del lavoro su ogni individuo che porta il proprio sacchetto nel cassonetto. In questo modo poi il camion si ferma ogni 100 metri anzichè ogni due metri.

Ritengo quindi che la raccolta porta a porta sia in un certo senso anacronistica e non totalmente ecologica e neppure economica perchè neccessita di maggior lavoro da parte di chi raccoglie i rifiuti con un camion che si deve fermare e ripartire ad ogni cancello. Evidentemente però questi svantaggi nel complesso sono superati dal vantaggio di un maggior controllo e quindi da una migliore efficenza nella suddivisione dei rifiuti.

In attesa di capire dove dove buttare le lattine le conservo in un sacco che terrò in garage. Nel frattempo non dubito sul fatto che molti continueranno a buttarle insieme al vetro com'era fino alla settimana scorsa. Spero che gli organi competenti prenderanno coscienza del problema e potenzieranno la "comunicazione" per risolvere questi piccoli grandi problemi

mercoledì 12 novembre 2008

La repubblica delle auto

Secondo post sull'argomento "ambiente" in questo blog. Era un tema di cui volevo parlare, da vari punti di vista, ma lo spunto mi è venuto da questo articolo del sito del sole 24 ore. Sono perplesso.

Comincio con lo spiegare come il motivo del titolo: il rapporto automobili/abitanti in Italia è il più alto d'Europa e nel mondo pare sia inferiore solo a quello degli USA. Facendo una veloce ricerca, la fonte più recente che ho travato è questo post sul blog di Panorama, che però non riporta il dato per gli USA (qualche dettaglio in più si può trovare anche qui).Purtroppo il dato non l'ho proprio trovato, però grazie a wikipedia posso dire la densità di popolazione sul territorio italiano è sei volte quella negli USA(198 abitanti/kmq contro 31 abitanti/kmq). Secondo me è un problema. E come detto da pochi non sono certo i cossiddetti eco-incentivi a risolvere il problema: costruire una automobile e rottamarla dopo pochi anni non è ecologico.


A questo punto, dato un'idea su quanto l'automobile sia importante in Italia (ma non è che negli altri paesi sia poi così diverso) voglio partire da una situazione in cui mi sono trovato. Un po' di tempo fa, una domenica, verso le 13, sono uscito da casa per fare un bel giro in bicicletta.Arrivato all'abitato di Mels sulla via principale che attraversa il paese ho sbandato leggermente sulla sinistra per evitare una brutta buca nell'asfalto. In quel momento alle mie spalle sopraggiungeva un tizio con una automobile che probabilmente (anche un po' comprensibilmente) si è forse un po' spaventato per la mia improvvisa manovra ed ha dato un colpo di clacson. Mentre poi mi sorpassava il tizio, invece di guardare dove andava con l'auto si è voltato verso me ed ha gesticolato come un deficente. Vorrei ricordare a questo punto un paio di cose: a) nei centri abitati è vietato suonare il clacson, b) non è che sulle strade i ciclisti non possono circolare e se vedono un'auto in arrivo si devono dissolvere nel nulla per non recare loro disturbo. Sarebbe bello che la gente (almeno la domenica dico io!) in automobile stesse più tranquilla e avesse rispetto anche per gli altri, rispetto. Riporto questo episodio come esempio, magari non è dei migliori perchè anche il mio comportamento può non essere stato perfetto, ma io ero uscito in bicicletta per rilassarmi e l'atteggiamento di quell'automobilista non mi è piaciuto affatto.

Di episodi simili, ma anche di peggiori ne vedo quasi tutti i giorni in città, mentre mi reco a piedi in ufficio dal parcheggio dove lascio l'automobile. Si, perchè anche io sono un automobilista ma cerco sempre di aver rispetto per gli altri automobilisti per i ciclisti, per i pedoni e per i motociclisti. Io lavoro a Udine, l'ufficio è molto centrale, ma Udine è una città piccola e per arrivare da dove parcheggio io (a due minuti dalla tangenziale) all'ufficio impiego poco più di 10 minuti, non so se rendo l'idea. Nonostante ciò le vie a ridosso del centro sono intasate di auto condotte da persone che non si capisce bene dove diavolo vogliono andare, pronte a stendere qualunque pedone o ciclista cerchi di mettersi sulla propria strada. Scene raccapriccianti. Una densità di SUV circolanti su strade un tempo percorse al massimo da carri trainati da cavalli veramente vergognosa. Il tutto per percorrere poche centinaia di metri a velocità medie simili a quelle raggiungibili da una tartaruga. In compenso permettono a chi passeggia di respirare un sacco di NoX, di polveri sottili, di particolato e tanti altri belle schifezze nocive.

Certe volte penso, forse per qualcuno il gasolio costa troppo poco, perchè altrimenti non mi spiego perchè molti abbiano il piede così pesante sull'acceleratore, sia in città che fuori. Lo so, per fortuna non sono tutti così, ma quelli che si comportano così devo dire mi danno un po' fastidio, soprattuto se per la smania di sorpassare mettono a repentaglio anche la mia sicurezza. E' bene ricordare, che in Italia vi sono un sacco di incidenti automobilistici, in cui moltissime persone muoiono ogni anno e chissà quant'altre rimangono feriti in modo più o meno grave. Ci fosse più rispetto forse le cose andrebbero meglio. Quindi veramente rimango perplesso dal fatto che venga messo in discussione uno dei metodi più innoqui diffusi in questi anni per dissudare i cittadini dal correre troppo, come i cosiddetti "display dissuasori". Non posso non pensare come alcuni anni fa si diffusero i "dossi dissuasori" un sistema molto democratico che imponeva grossi scossoni ai detentori di utilitare mentre facevano ridere i proprietari di grosse auto.

P.S. (16 dicembre 2008)

Sul sito dell'ACI ho trovato le statistiche

lunedì 10 novembre 2008

Raccolta differenziata, questa sconosciuta

Ebbene, ho deciso di fare un nuovo passo nella mia vita: parlerò in questo blog di cose che poco hanno a che vedere con Oracle, con Linux e con l'informatica in generale; parlerò, in qualche modo di quello che è il mio interesse e il mio amore per l'ambiente. E' diversi giorni che ci penso, molto sono le cose che voglio dire ma mi preme farlo con la massima sobrietà, coerenza e chiarezza possibile. In realtà un primo segnale l'ho già lanciato con il mio post precedente, in cui segnalo l'iniziativa ad opera della redazione di un programma radiofonico che ascolto spesso e molto volentieri.

Fra le tante cose che voglio dire ho scelto di cominciare con l'argomento "raccolta differenziata" in quanto con oggi nel mio comune di residenza c'è un cambiamento nella gestione della raccolta dei rifiuti. Prima di parlarne faccio un piccolo "flashback".



Risiedo nel comune di Majano (UD) dall'inizio dell'anno 2004. Quando sono arrivato la raccolta differenziata avveniva tramite due tipi di cassonetti disposti in strada accanto ai cassonnetti per i rifiuti non riciclabili; un cassonetto per il solo vetro e uno per plastica, cartone, alluminio. Umido e secco andava tutto nel cassonetto per il non riciclabile. Già questo nell'anno 2004 era una cosa discutibile. La mia casa, come quella di quasi tutti gli abitanti della mia frazione, è dotata di giardino; il precedente proprietario della mia casa, almeno trent'anni fa, come si usava una volta, predispose in fondo al giardino una buca, in cui riversare i "rifiuti umidi" (i rifiuti dello sfalcio del giardino, le foglie secche cadute dagli alberi che gli scarti della cucina, le bucce delle patate, ecc. ecc). Io ho sempre utilizzato tale buca, quando è piena prendo il suo contenuto, prezioso umus, e lo distribuisco prima della primavera nell'orto. Purtroppo però più volte ho notato che questa pratica da alcuni mie vicini deve essere considerata "follia". Più volte li ho visti riversare nel cassonetto grossi sacchi pieni di erba residuo della tosatura del giardino, foglie secche, ramaglie ecc. ecc. Devo confessare che più di qualche volta ho avuto la tentazione di fermare qualcuno con il sacco pieno di erba e dirgli di darmi quel potenziale e prezioso concime, ma non ne ho mai avuto il coraggio. L'episodio più raccapricciante è avvenuto lo scorso inverno, quando una consciente, verso le 20 e 30, ci ha telefonato per avvisarci che il cassonetto accanto cui era parcheggiata la nostra auto stava fumando. Qualcuno aveva pensato bene di buttarci dentro la cenere ancora calda del caminetto o della stufa. Per fortuna bastarono poche secchiate d'acqua riversate dal sottoscritto per spegnere l'ardore. In quell'occasione ho scritto anche anche una e-mail di protesta al sindaco (tramite l'indirizzo pubblicato sul sito istituzionale del comune) ma non ho mai ricevuto uno straccio di risposta. In ogni caso il punto è che ci sono persone che buttano nel cassonetto un buon fertilizzante come la cenere. Non capisco. Senza contare la scena in stile emergenza rifiuti a Napoli con il cassonetto a fuoco davanti a casa.

A parte l'anomalia del verde comunque la raccolta differenziata cosiddetta "multimateriale" mi sembrava funzionale. Essa richiede poco sforzo dal cittadino che notoriamente è pigro e restio a separe i propri rifiuti. La separazione avveniva ad opera di una cooperativa in un impianto non molto lontano da Majano (Rive d'Arcano). Questo fino al giorno 23 Settembre 2006 quando un incendio ha distrutto l'impianto presso il quale tale divisione avveniva. Vi furono alcune settimane di vero e propria confusione in cui le autorità cercarono una soluzione e nel frattempo i disciplinati cittadini della comunità collinare friulana continuavano a riversare rifiuti di plastica/cartone/alluminio nei cassonetti che nessuno passava a svuotare creando scenari non molto diversi da quelli visti in Campania. Finalmente si trovò una soluzione, passando dalla raccolta multi-materiale a quella monomateriale, suddividendo i cassonetti esistenti in cassonnetti per la raccolta della carta e della plastica.


Nel frattempo, con velocità superlativa, il 16 giugno 2008 la giunta provinciale ha deliberato l'approvazione della costruzione di un nuovo impianto.

Ora cerco di farla breve, sabato 8 novembre, nel pomeriggio, recandomi con i miei due sacchi di carta e plastica ai cassonnetti per la raccolta differenziata, passo davanti ad una bacheca dove noto con un po' di sorpresa questo manifesto. In pratica scopro come metodo comunicativo, il comune e il consorzio collinare che gestisce la raccolta dei rifiuti hanno organizzato una serie di riunioni nelle varie frazioni del comune per spiegare il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti e distribuire il materiale necessario. Siccome io ho appreso di ciò a riunione passata sono rimasto un po' contrariato. Soprattutto per un fatto: ma se si intende passare ogni settimana porta a porta a prelevare i rifiuti di ciascuna famiglia, perchè diavolo non passano una volta in più a portare i maledetti sacchetti che è obbligatorio utilizzare?!???!??? Per fortuna almeno, sul sito istituzionale è disponibile un dettagliatissimo opuscolo dal quale ho appreso quale sarà la nuova modalità.

La mia opionione è che su un tema simile, soprattutto sentendo le opinioni di alcuni miei compaesani con mentalità non proprio flessibile, la politica di comunicazione del comune sia un po' scarsa (già ne diede una dimostrazione in occasione del forzato cambiamento di modalità seguito all'incendio dell'impianto di separazione). Almeno, spero finirà l'assurdità di riversare verde e ramaglie in discariche che tanti problemi ci creano.