giovedì 28 aprile 2011

La mia modesta opinione

Stamattina su Radio24 alla trasmissione di Milan il tema su cui si dibatteva era la repressione e un maggior controllo dei "rave-party", sulla scia del grave episodio di cronaca di un paio di giorni fa. Martedì sera ho perfino sentito Aldo Forbice chiedersi perché i carabinieri non avessero sparato... detto da uno che da anni e anni si batte contro la pena di morte la cosa mi ha lasciato perplesso. Io meditavo in effetti sul fatto che i Carabinieri quando fanno i controlli sulle strade seguono una rigida procedura, probabilmente stabilita cinquant'anni fa, secondo cui uno sta pronto a fermare le autovetture sul ciglio della strada mentre l'altro (solitamente credo il più basso in grado) sta accanto alla vettura con in pugno una mitraglietta, un'arma che può uccidere molto facilmente ma secondo me poco adatta a raffreddare i bollenti spiriti di un ubriaco. Per fortuna giusto in chiusura del programma "bianco o nero" è intervenuto un poliziotto che secondo me ha fatto notare quale sia il reale problema: non si può fare ordine pubblico in un paese civile con pistole, mitragliatrici o manganelli inusabili, questo è il metodo usato da Gheddafi. Forse sarebbe sufficiente, anziché pensare a pene pesanti a posteriori o inutili coprifuoco notturni, cercare di prevenire simili situazioni dando alle forze dell'ordine mezzi più adeguati al compito che gli si affida (sempre che il compito non sia sterminare gli schiamazzatori e i teppisti).

venerdì 22 aprile 2011

Il passato e il presente

Sul blog "Alesso e dintorni" oggi c'è un interessante post che mi ha fatto e mi fa meditare molto, ci ricorda come oggi stiamo combattendo le stesse battaglie che altri hanno combattuto 30 o 40 anni fa, prima ancora che io nascessi. Evidentemente abbiamo oggi gli stessi problemi che avevamo 40 anni fa, il che significa solo una cosa, su queste cose non si sono fatti grandi passi avanti. E' utile ricordare che a partire dagli anni '90 e per quasi vent'anni le cosiddette grandi opere in Italia sono state praticamente bloccate, io penso essenzialmente per due motivi:
1) la cosiddetta "tangentopoli", ci è stato svelato pubblicamente che su molte attività pubbliche c'erano scandalosi giri di tangenti e quindi tali opere erano un mezzo per sottrarre illecitamente soldi dei cittadini da parte di pochi personaggi disonesti.
2) l'ingresso nell'Euro, cosa che ci ha imposto un certo rigore dei conti. Si, infatti si facevano grandi opere, ma a debito, debito che ad oggi è ancora da pagare. E' come se io avessi acquistato una casa a debito, senza aver la capacità di estinguere in un determinato tempo tale debito, pagando solo lo la quota interessi e senza ridurre la quota capitale del debito; a tutt'oggi noi non riusciamo neppure a pagare gli interessi di tale debito, tanto che esso continua a crescere impietosamente. Io non lo farei mai, io ho fatto un mutuo e pago una rata che comprende una parte di interessi e una di capitale, in modo da estinguere il debito in vent'anni.
Ho la sensazione che di questo molti politici non se ne rendano conto, cercano di intortarci con alchimie finanziare, intanto il debito è li e cresce e fosse per loro lo farebbero crescere ancora di più. Si è privatizzato e liberalizzato molto in questo paese, ma io francamente non vedo ancora in modo chiaro gli effetti positivi di ciò, che dovrebbero appunto comprendere la riduzione di tale debito. Con tale debito io suppongo si sia pagata anche la realizzazione della A23 da Udine a Tarvisio, oggi tale autostrada è gestita da un privato, quindi per definizione in modo profiquo (almeno per il bilancio di tale azienda), ma ciò sta aiutanto da ripagare il debito contratto? Sto scrivendo a ruota libera, non ho documenti che mi dicano quanto sia costata la realizzazione di tale strada ne quali siano gli accordi con cui è stata ceduta in gestione, quindi magari mi sbaglio, ma visto che la trasparenza al riguardo è poca, almeno secondo la mia definizione di trasparenza, non posso far altro che dubbitare.
Il punto è che oggi si ragiona come 40 anni fa, forse si è sbagliato 40 anni con la A23, o forse no, non sono in grado di calarmi nella situazione di quegli anni per valutare se fu una scelta opportuna, neanche oggi sono in grado di dire se si poteva fare di meglio, lo confesso, non ho la pretesa di sapere tutto.
Una cosa è certa l'impatto della A23 sulle valli che attraversa è devastante, certo si è spostato il traffico dalla vecchia statale che oggi non potrebbe certo reggere il traffico attuale della A23, ma a parte un po' meno di traffico sulla vecchia statale non si è lasciato null'altro a quelle valli. La autostrada è un palliativo, che cerca di limitare il sintomo di una malattia, il traffico, senza cercare di risolvere in modo più efficente il problema, cioè razionalizzando e ottimizzando il trasporto delle merci e delle persone.
Io oggi sono fermamente convinto, e l'ho gia scritto, che bisogna rivedere il piano di sviluppo delle infrastrutture di trasporto con una sguardo più ampio. Anche ieri alla radio ho sentito ribadita la posizione del WWF sul progetto della TAV tra Trieste a Venezia e ci dicono che attualmente la linea ferroviaria esistente è sfruttata al 50%.
Chi ci dice che se 40 anni fa non si fosse fatto un investimento diverso oggi la situazione non sarebbe migliore? Forse 40 anni fa era più difficile, ma oggi vedere ancora la soluzione al problema dei trasporti nella costruzione di nuove autostrade e nuove strutture senza investire sulle esistenti mi pare sbagliato.

mercoledì 6 aprile 2011

Altri pensieri sparsi sulle infrastrutture








Approfitto per testare il caricamento di un video interessante a cura della regione Friuli Venezia Giulia, si tratta del servizio sull'avvio dei lavori di una importante ferrovia in Austria di cui ho parlato qui.
Nel frattempo ieri l'assessore competente, Riccardo Riccardi, ha incontrato una rappresentanza delle PMI Friulane ed ha parlato ancora di infrastruttuture. Giusto per fare i pignoli lo stesso identico articolo compare anche nel Messaggero Veneto di oggi, con lo stesso piccolo refuso: si parla di "Cimpello-Sequals" (strada che gia esiste), ma manca il pezzo che per me potrebbe mancare veramente, quello da Sequals a Gemona.
Non faccio che meditare, visto che i nostri governanti non perdono occasione per ricordarci quanto stanno facendo, a loro dire per il bene collettivo, sul concetto di infrastrutture efficenti e nella mia mente, la mente di un profano del settore, colgo iniziative che mi sembrano ragionevoli, come la terza corsia della A4, il potenziamento del porto di Trieste Monfalcone, il raddoppio dellla linea ferroviaria Udine-Cervignano, altre meno, tipo la Cimpello-Sequals-Gemona. Da ignorante mi sembrava sensato anche il progetto cosiddetto Alta Velocità/Alta Capacità Trieste-Venezia, ma leggendo le osservazioni di Legambiente qualche dubbio mi è venuto.
A costo di essere monotono ribadisco la mia perplessità sul fatto che si investa poco nel trasporto ferroviario, che nella mia mente ha potenzialità ben superiori al trasporto su gomma, pur con una maggiore rigidità (rigidità che appunto si ripaga con prestazioni che non possono essere che superiori).
Alcune settimane fa ho avuto modo di ascoltare le discussioni in consiglio regionale, si discuteva su un progetto di legge per regolamentare a livello regionale le attività di estrazione dal suolo: cave e altro. Si vuole coordinare da Trieste questo tipo di attività (qualcuno ha sollevato l'obiezione che si voglia controllare degli affari reddittizzi, anche in relazione ai cantieri per la terza corsia dell'A4), quando non si è stati in grado fin'ora di fare un minimo di infrastrutture razionali per il trasporto merci, tanto che alcune opere come la ferrovia Tarvisio-Udine ancora oggi, dopo oltre 10 anni dalla sua realizzazione, è ampiamente sottoutilizzata.

martedì 5 aprile 2011

Interessanti articoli sulla "pedemontana veneta"

Siccome in merito ai miei passati post mi è stato segnalato un altro esempio di devastante opera in progetto, ho fatto una piccola ricerca sulla cosiddetta "pedemontana veneta", citata fra l'altro anche nei piani per le infrastrutture viarie del Friuli Venezia Giulia. Ho trovato un blog (geograficamente.wordpress.com) che in due post tratta l'argomento, nel primo si fa un po' di storia e si descrive il progetto, nel secondo, a progetto ormai prossimo alla realizzazione, si fanno proposte e osservazioni. I due post sono molto lunghi e riportano anche diversi articoli tratti da giornali sull'argomento, richiedono quindi molto impegno per essere letti, ritengo però che ne valga la pena.