giovedì 28 aprile 2011

La mia modesta opinione

Stamattina su Radio24 alla trasmissione di Milan il tema su cui si dibatteva era la repressione e un maggior controllo dei "rave-party", sulla scia del grave episodio di cronaca di un paio di giorni fa. Martedì sera ho perfino sentito Aldo Forbice chiedersi perché i carabinieri non avessero sparato... detto da uno che da anni e anni si batte contro la pena di morte la cosa mi ha lasciato perplesso. Io meditavo in effetti sul fatto che i Carabinieri quando fanno i controlli sulle strade seguono una rigida procedura, probabilmente stabilita cinquant'anni fa, secondo cui uno sta pronto a fermare le autovetture sul ciglio della strada mentre l'altro (solitamente credo il più basso in grado) sta accanto alla vettura con in pugno una mitraglietta, un'arma che può uccidere molto facilmente ma secondo me poco adatta a raffreddare i bollenti spiriti di un ubriaco. Per fortuna giusto in chiusura del programma "bianco o nero" è intervenuto un poliziotto che secondo me ha fatto notare quale sia il reale problema: non si può fare ordine pubblico in un paese civile con pistole, mitragliatrici o manganelli inusabili, questo è il metodo usato da Gheddafi. Forse sarebbe sufficiente, anziché pensare a pene pesanti a posteriori o inutili coprifuoco notturni, cercare di prevenire simili situazioni dando alle forze dell'ordine mezzi più adeguati al compito che gli si affida (sempre che il compito non sia sterminare gli schiamazzatori e i teppisti).

Nessun commento:

Posta un commento