Elio e le storie tese.
mercoledì 15 dicembre 2010
martedì 14 dicembre 2010
La Fiat e l'Italia
Qualche giorno fa, credo venerdì, quando i giornalisti della RAI, compresi i conduttori di Caterpillare, erano in sciopero, rientrando dal lavoro ho ascoltato un pezzo di "Focus Economia" alla radio e parlavano della FIAT. Riascoltando le parole di Marchionne pronunciate da Fazio mi è venuto qualche dubbio. Marchionne disse che in pratica la FIAT rimane in Italia solo per amor patrio, anche se è in perdita. Per rafforzare la sua posizione disse anche che in Italia solo 3 auto su 10 sono Fiat, come se questo fosse poco e se fosse colpa degli Italiani. Fin da allora mi sono chiesto come fa Marchionne a estrapolare dai conti il fatto che neanche 1 Euro degli utili che nel 2010 la Fiat farà verrà dall'Italia, pur dovendo fidarmi perché sono convinto delle sue capacità, rimango perplesso.
In ogni caso ho perso mezz'ora per cercare dei dati di vendita delle auto in Europa e in Italia, ho preso quelli del 2009, che sono completi. Quelli europei si possono trovare sul sito www.acea.be, io ho preso questi. Per quelli italiani mi sono affidato al sito www.unarae.it e ho preso questa tabella.
Il mio intento era capire quante auto ha venduto la FIAT in Italia e quante nel resto d'Europa, chiaramente sto trascurando il resto del mondo, ma non credo che ciò sia statisticamente rilevante. Se le mie estrapolazioni sono corrette, la FIAT nel 2009 ha venduto in Italia circa 700mila auto e in europa (Wester Europe) circa 1,4 milioni. Quindi a occhio direi che la FIAT ha venduto metà delle automobili prodotte in Italia e metà nel resto d'Europa non male direi. Nel 2009 la sua quota in Europa era del 9,4% nel 2010, senza i dati degli ultimi 3 mesi + all'8.7% con più 900mila auto vendute, se gli ultimi 3 mesi andranno bene non saranno molto distanti dalle vendite dell'anno scorso il che secondo me non è male.
Io credo che Marchionne abbia anche le sue ragioni, deve essere libero di fare le sue scelte, non pretenda però di voler cambiare con la forza le regole e le norme del lavoro a suo esclusivo comodo, se vuole provare ad abbandonare l'Italia (cosa sono sicuro non vuole) può farlo, ma sappiamo bene che è conscio che non può permettersi si subire il contraccolpo sul mercato, se invece di 3 su 10 le FIAT in italia diventassero 2 su 10 per la FIAT le cose non andrebbero troppo bene.
In ogni caso ho perso mezz'ora per cercare dei dati di vendita delle auto in Europa e in Italia, ho preso quelli del 2009, che sono completi. Quelli europei si possono trovare sul sito www.acea.be, io ho preso questi. Per quelli italiani mi sono affidato al sito www.unarae.it e ho preso questa tabella.
Il mio intento era capire quante auto ha venduto la FIAT in Italia e quante nel resto d'Europa, chiaramente sto trascurando il resto del mondo, ma non credo che ciò sia statisticamente rilevante. Se le mie estrapolazioni sono corrette, la FIAT nel 2009 ha venduto in Italia circa 700mila auto e in europa (Wester Europe) circa 1,4 milioni. Quindi a occhio direi che la FIAT ha venduto metà delle automobili prodotte in Italia e metà nel resto d'Europa non male direi. Nel 2009 la sua quota in Europa era del 9,4% nel 2010, senza i dati degli ultimi 3 mesi + all'8.7% con più 900mila auto vendute, se gli ultimi 3 mesi andranno bene non saranno molto distanti dalle vendite dell'anno scorso il che secondo me non è male.
Io credo che Marchionne abbia anche le sue ragioni, deve essere libero di fare le sue scelte, non pretenda però di voler cambiare con la forza le regole e le norme del lavoro a suo esclusivo comodo, se vuole provare ad abbandonare l'Italia (cosa sono sicuro non vuole) può farlo, ma sappiamo bene che è conscio che non può permettersi si subire il contraccolpo sul mercato, se invece di 3 su 10 le FIAT in italia diventassero 2 su 10 per la FIAT le cose non andrebbero troppo bene.
martedì 23 novembre 2010
giovedì 18 novembre 2010
Un esempio per me
Stimo molto quest'uomo, persone come lui oggi fanno fatica ad emergere.
Sgradevole
volevo intitolare questo post "patetico" ma la descrizione del termine sul dizionario mi ha convinto a cambiarlo. Sgradevole è la polemica sollevata dal ministro dell'interno e i suoi compagni di partito contro lo scrittore Roberto Saviano per le sue affermazioni al programma tv "vieni via con me". Non ho visto il programma, ne ho sentito discutere stamattina a "Radio24". Una delle polemiche sollevate da una signora ospite stamattina di Alessandro Milan era che Saviano (ora non ricordo precisamente le parole, ma il senso più o meno è questo) e andato a fare queste dichiarazioni davati a un grande pubblico; come se Saviano si fosse intrufolato nella trasmissione del "grande fratello" per fare sparate; la signora si scorda che quelle persone erano li proprio per sentire lui in un programma alla seconda puntata, condotto da Saviano e Fazio, non da Vespa. Questo mi fa pensare fra l'altro che se Maroni dovesse andare al programma a replicare provocherebbe solo un crollo degli ascolti. Il ministro ieri in coda alla notizia di un importante arresto ha dichiarato che a lui non interessano le polemiche, peccato che pare essere lui ad alimentarle, con la notizia di voler querelare Saviano.
Ora, è vero che Saviano invece di parlare di Lega Nord poteva parlare di classe politica dirigente, ma questi sono solo giri di parole, quelli che piacciono ai politici stessi. Negare quello che ha detto Saviano e come voler affermare che la mafia non esiste.
P.S.
C'era un'altra cosa che volevo dire: cercare di mettere in mostra il numero di arresti o sequestri come una prova della lotta alla criminalità non è certo un'invenzione di questo governo, però è discutibile, questo vale ad esempio anche per la lotta all'evasione fiscale, dipende da che parte si guardano questi numeri, potrebbe anche significare semplicemente che la criminalità, o l'evasione fiscale, sono aumentate.
Ora, è vero che Saviano invece di parlare di Lega Nord poteva parlare di classe politica dirigente, ma questi sono solo giri di parole, quelli che piacciono ai politici stessi. Negare quello che ha detto Saviano e come voler affermare che la mafia non esiste.
P.S.
C'era un'altra cosa che volevo dire: cercare di mettere in mostra il numero di arresti o sequestri come una prova della lotta alla criminalità non è certo un'invenzione di questo governo, però è discutibile, questo vale ad esempio anche per la lotta all'evasione fiscale, dipende da che parte si guardano questi numeri, potrebbe anche significare semplicemente che la criminalità, o l'evasione fiscale, sono aumentate.
mercoledì 10 novembre 2010
Alieno
Sempre più spesso ho l'impressione di essere un alieno, forse sono un esperimento di qualche civiltà extra-terrestre che mi ha spedito sulla terra per studiare la civiltà umana. Leggendo le notizie (sul WEB, è estremamente raro ormai che io compri dei giornali), ascoltando la radio, recandomi al lavoro ho sempre questa sensazione. Ieri ho sentito alla radio l'intervista a Carlo Azeglio Ciampi che ha scritto un libro intolato "non è il paese che sognavo", in quella breve intervista, con molta prudenza, il presidente emerito ci ricorda non solo che abbiamo perso una buona occasione come paese per risanare la nostra economia ma che il degrado continua, non solo a livello economico. Ecco, io non mi ricosco in molti comportamenti di questa società.
Stamattina mi è accaduta una cosa sgradevole, ho perso le staffe, non ho reagito come poi a freddo ho pensato avrei dovuto reagire. Il punto è che quando ho a che fare con esseri umani che anche giudicando a freddo posso solo definire celebrolesi evidentemente qualcosa mi va in cortocircuito, non so se è l'effetto di una sovrapproduzione di adrenalina o chissà quale altro effetto chimico-organico.
Per cercare di confrontarmi con il mondo gia da tempo scrivo cose più o meno sensate sul web, dove tutti possono leggerle e dirmi cosa ne pensano, così io possa veramente capire se sono un alieno. Quindi anche questa volta proverò a descrivere l'episodio che oggi mi è accaduto.
Da un po' di tempo parcheggio la macchina all'interno del cortile del palazzo in cui abbiamo l'ufficio e che si trova in zona molto centrale di Udine. Accade tutti i giorni, più volte al giorno che in questa via si vedano macchine parcheggiate dove non si dovrebbe parcheggiare, sui marciapiedi, nei parcheggi riservati per carico/scarico (così che chi deve veramente caricare scaricare è costretto a parcheggiare il camion dove capita) davanti a i portoni... ecco stamattina mi è capito un caso particolarmente disperato di deficente al volante, ha imboccato la via subito davanti a me, si è fermato rapidamente i mezzo alla strada (che per completezza dell'informazione è a senso unico) a salutare un'amica (non un'auto, una persona) che passava , è ripartita per fermarsi esattamente davanti al portone del mio palazzo, il portone attraverso cui devo passare per entrare nel cortile con parcheggio. Attendo pazientemente pochi secondi con la freccia, alle spalle dell'auto, confidando che l'auto, pur rimanendo sulle strisce zebrate che stanno ai lati del portone (strisce fatte per impedire alle auto di intralciare chi deve entrare e uscire dal portone stesso , non per riservare il posto ai furbi) avanzi in modo da permettermi di entrare; non vedendo reazioni provo ad affiancarmi all'auto (tanto comunque io entro in retromarcia perché l'ingresso è piuttosto stretto) e cerco di far capire gesticolando che devo entrare proprio in quel dannato portone, l'unica reazione dopo pochi secondi è che l'uomo (maschio sui 35 anni, alla guida donna dallo sguardo vacuo) comincia a gesticolare e poi scende dall'auto minaccioso. A quel punto la secrezione di adrenalina va alle stelle, scendo anche io e questo mi insolentisce farfugliando che si è fermato li per scendere, io gli rispondo alquanto irritato che io devo entrare in quello stramaledetto portone, senza ottenere lo scopo di convincerlo a risalire sulla sua dannata auto e liberare il passaggio. Siccome il tipo di avvicina minacciosamente a me senza dare segni di voler accendere il cervello io lo spintono per allontarlo da me. Ecco di questa cosa me ne sono subito pentito, comunque il tipo diventa ancora più minaccioso e cerca di riavvicinarsi e io indietreggio, quando interviene un mio collega che stava arrivando, la discussione continua per pochi secondi tra loro due quando evidentemente il neurone addormentato dell'energumeno si risveglia per un attimo consigliandogli di invitare la compagna guidatrice celebrolesa a spostare l'auto avanti di un metro. Nel frattempo si era gia formata una discreta coda di auto che attendevano che la via si liberasse.
Siccome di persone che parcheggiano così ne vediamo e ne sentiamo attraverso i clacson di altri automobilisti spazientiti tutti i giorni, al contrario dei vigili urbani che invece si vedono raramente, mi viene il dubbio che sono io a sbagliare a pensare che non si dovrebbe parcheggiare dove è vietato. Ragionando a freddo ho pensato che avrei fatto meglio, riuscendoci, a mantenere al calma e attendere: magari la coda di auto in attesa avrebbe raggiunto il non distante comando della polizia municipale spingendo qualcuno preposto a fare il proprio dovere. Purtroppo invece anche questo piccolo episodio è un indizio del fatto che io sono un alieno, un essere umano non si deve scandalizzare per queste cose, per i politici corrotti o incapaci ecc. ecc.
Stamattina mi è accaduta una cosa sgradevole, ho perso le staffe, non ho reagito come poi a freddo ho pensato avrei dovuto reagire. Il punto è che quando ho a che fare con esseri umani che anche giudicando a freddo posso solo definire celebrolesi evidentemente qualcosa mi va in cortocircuito, non so se è l'effetto di una sovrapproduzione di adrenalina o chissà quale altro effetto chimico-organico.
Per cercare di confrontarmi con il mondo gia da tempo scrivo cose più o meno sensate sul web, dove tutti possono leggerle e dirmi cosa ne pensano, così io possa veramente capire se sono un alieno. Quindi anche questa volta proverò a descrivere l'episodio che oggi mi è accaduto.
Da un po' di tempo parcheggio la macchina all'interno del cortile del palazzo in cui abbiamo l'ufficio e che si trova in zona molto centrale di Udine. Accade tutti i giorni, più volte al giorno che in questa via si vedano macchine parcheggiate dove non si dovrebbe parcheggiare, sui marciapiedi, nei parcheggi riservati per carico/scarico (così che chi deve veramente caricare scaricare è costretto a parcheggiare il camion dove capita) davanti a i portoni... ecco stamattina mi è capito un caso particolarmente disperato di deficente al volante, ha imboccato la via subito davanti a me, si è fermato rapidamente i mezzo alla strada (che per completezza dell'informazione è a senso unico) a salutare un'amica (non un'auto, una persona) che passava , è ripartita per fermarsi esattamente davanti al portone del mio palazzo, il portone attraverso cui devo passare per entrare nel cortile con parcheggio. Attendo pazientemente pochi secondi con la freccia, alle spalle dell'auto, confidando che l'auto, pur rimanendo sulle strisce zebrate che stanno ai lati del portone (strisce fatte per impedire alle auto di intralciare chi deve entrare e uscire dal portone stesso , non per riservare il posto ai furbi) avanzi in modo da permettermi di entrare; non vedendo reazioni provo ad affiancarmi all'auto (tanto comunque io entro in retromarcia perché l'ingresso è piuttosto stretto) e cerco di far capire gesticolando che devo entrare proprio in quel dannato portone, l'unica reazione dopo pochi secondi è che l'uomo (maschio sui 35 anni, alla guida donna dallo sguardo vacuo) comincia a gesticolare e poi scende dall'auto minaccioso. A quel punto la secrezione di adrenalina va alle stelle, scendo anche io e questo mi insolentisce farfugliando che si è fermato li per scendere, io gli rispondo alquanto irritato che io devo entrare in quello stramaledetto portone, senza ottenere lo scopo di convincerlo a risalire sulla sua dannata auto e liberare il passaggio. Siccome il tipo di avvicina minacciosamente a me senza dare segni di voler accendere il cervello io lo spintono per allontarlo da me. Ecco di questa cosa me ne sono subito pentito, comunque il tipo diventa ancora più minaccioso e cerca di riavvicinarsi e io indietreggio, quando interviene un mio collega che stava arrivando, la discussione continua per pochi secondi tra loro due quando evidentemente il neurone addormentato dell'energumeno si risveglia per un attimo consigliandogli di invitare la compagna guidatrice celebrolesa a spostare l'auto avanti di un metro. Nel frattempo si era gia formata una discreta coda di auto che attendevano che la via si liberasse.
Siccome di persone che parcheggiano così ne vediamo e ne sentiamo attraverso i clacson di altri automobilisti spazientiti tutti i giorni, al contrario dei vigili urbani che invece si vedono raramente, mi viene il dubbio che sono io a sbagliare a pensare che non si dovrebbe parcheggiare dove è vietato. Ragionando a freddo ho pensato che avrei fatto meglio, riuscendoci, a mantenere al calma e attendere: magari la coda di auto in attesa avrebbe raggiunto il non distante comando della polizia municipale spingendo qualcuno preposto a fare il proprio dovere. Purtroppo invece anche questo piccolo episodio è un indizio del fatto che io sono un alieno, un essere umano non si deve scandalizzare per queste cose, per i politici corrotti o incapaci ecc. ecc.
venerdì 5 novembre 2010
Confusione
Prendo ad esempio questo articolo della versione on-line de "il sole 24 ore", ieri ho ascoltato parte degli interventi del congresso dei dirigenti del PDL e mi chiedo chi è che fa tanta confusione? La mafia? l'opposizione? i giornalisti?
E chi ci sta governando, oltre a discustere, sta facendo qualcosa di reale? non mi si parli dell'ICI che veramente è una idiozia.
Io dico che in Italia in questo momento c'è una grande confusione, dalle ultime elezioni era uscita una maggioranza molto forte che non può avere alibi per non aver fatto quasi nulla. Fin'ora io ho visto solo ordinaria amministrazione, Obama negli USA è stato bastonato alle elezioni di medio termine per molto meno.
Vorrei buttare dentro questi miei sfoghi anche una considerazione all'affermazione del nostro PdC secondo la quale sarebbe vittimi di attacchi vendicativi della mafia che a me pare sia semplicemente vittima di donne di facili costumi mitomani, però lo è semplicemente perché è lui che si è reso vulnerabile.
E chi ci sta governando, oltre a discustere, sta facendo qualcosa di reale? non mi si parli dell'ICI che veramente è una idiozia.
Io dico che in Italia in questo momento c'è una grande confusione, dalle ultime elezioni era uscita una maggioranza molto forte che non può avere alibi per non aver fatto quasi nulla. Fin'ora io ho visto solo ordinaria amministrazione, Obama negli USA è stato bastonato alle elezioni di medio termine per molto meno.
Vorrei buttare dentro questi miei sfoghi anche una considerazione all'affermazione del nostro PdC secondo la quale sarebbe vittimi di attacchi vendicativi della mafia che a me pare sia semplicemente vittima di donne di facili costumi mitomani, però lo è semplicemente perché è lui che si è reso vulnerabile.
Un paese normale
Stamattina Alessandro Milan ha trattato l'ultima notizia sulla censura delle canzoni "Giovinezza" e "bella ciao". Ospiti erano Teodoro Buontempo, Paolo Ferrero e Iva Zanicchi. In altre occasioni ho sentito la Zanicchi parlare di argomenti politici, non mi ricordo quali, però ricordo che non mi era piaciuta. Oggi, grazie anche alla collaborazione degli altri due ospiti devo dire che mi è piaciuta è ho condiviso cosa ha detto. Paolo Ferrero al contrario ricordo mi fece una buona impressione quando era ministro con il governo Prodi, oggi mi ha deluso. Lui ha ricordare che Giovinezza simbolo del fascismo e quindi male assoluto da non mettere vicino a bella ciao e Buontempo a ricordarci che nei paesi dell'est europa il comunismo è stato male.
La Zanicchi ha ricordato che entrambe le canzoni sono si simbolo di due momenti storici del nostro paese, ma nel bene e nel male fanno proprio parte della nostra storia, quindi dico io sono più che adatte allo scopo di ripercorrere i 150 anni della storia dell'unita' d'Italia.
Mi chiedo: è un paese normale questo, in cui si censurano due canzoni e dove si affrontano ancora in questo modo i temi del nostro periodo fascista e post con la resistenza? Io penso che il primo sia senza dubbio negativo, la resistenza è stata quella che ci ha liberati, però sicuramente ha avuto aspetti negativi e ci sono ancora molti aspetti oscuri.
Al riguardo devo fare un parentesi: qualche anno fa ricevetti in regalo un libro di Giampaolo Pansa, "La grande bugia" un libro noiso e pesante che non sono riuscito a terminare, semplicemente perché era un libro dedicato principalmente a respingere gli attacchi ricevuti per il suo precedente libro "Il sangue dei vinti", secondo me un libro vacuo. Ho avuto modo di sentire Pansa in un paio di interviste e l'ho trovato fastidioso, nel suo atteggiamento che tende a generalizzare i partigiani come tutti assassini e vendicativi, una palese generalizzazione che non aiuta a togliere quel velo che ancora rimane sugli episodi negativi che lui vuole evidenziare che hanno sicuramente visto come protagonisti i partigiani.
Non voglio dilungarmi in revisioni storiche che non sono alla mia portata, però la mia impressione è che certi atteggiamenti nei confronti del nostro passato allontanano la mia generazione ed ancorpiù le successive. Chi non ha vissuto quei periodi e ne sente parlare in questo modo tende a disinteressarsene e il risultato è sotto i nostri occhi: la nostra società.
La Zanicchi ha ricordato che entrambe le canzoni sono si simbolo di due momenti storici del nostro paese, ma nel bene e nel male fanno proprio parte della nostra storia, quindi dico io sono più che adatte allo scopo di ripercorrere i 150 anni della storia dell'unita' d'Italia.
Mi chiedo: è un paese normale questo, in cui si censurano due canzoni e dove si affrontano ancora in questo modo i temi del nostro periodo fascista e post con la resistenza? Io penso che il primo sia senza dubbio negativo, la resistenza è stata quella che ci ha liberati, però sicuramente ha avuto aspetti negativi e ci sono ancora molti aspetti oscuri.
Al riguardo devo fare un parentesi: qualche anno fa ricevetti in regalo un libro di Giampaolo Pansa, "La grande bugia" un libro noiso e pesante che non sono riuscito a terminare, semplicemente perché era un libro dedicato principalmente a respingere gli attacchi ricevuti per il suo precedente libro "Il sangue dei vinti", secondo me un libro vacuo. Ho avuto modo di sentire Pansa in un paio di interviste e l'ho trovato fastidioso, nel suo atteggiamento che tende a generalizzare i partigiani come tutti assassini e vendicativi, una palese generalizzazione che non aiuta a togliere quel velo che ancora rimane sugli episodi negativi che lui vuole evidenziare che hanno sicuramente visto come protagonisti i partigiani.
Non voglio dilungarmi in revisioni storiche che non sono alla mia portata, però la mia impressione è che certi atteggiamenti nei confronti del nostro passato allontanano la mia generazione ed ancorpiù le successive. Chi non ha vissuto quei periodi e ne sente parlare in questo modo tende a disinteressarsene e il risultato è sotto i nostri occhi: la nostra società.
giovedì 4 novembre 2010
Fedeltà
Ascoltando Cicchitto all'assemblea della direzione nazionale del PDL che parla di fedeltà mi sono incuriosito. Le definizioni che trovo su dizi.it di fedeltà e fede secondo me non giocano a favore di ciò che Cicchito dice: a me l'idea di avere in parlamento delle persone che sono fedeli ai loro dirigenti, anziché fare scelte in coscenza, non piace.
Le casse
La puntata di ieri di "24 mattina" ha trattato un argomento interessante,anche perché ha ricordato come i nostri politici lavorano, tant'è che dell'argomento "testamento biologico" ora si sono completamente disinteressati. La puntata di oggi trattava un argomento a priori più noiso, ma, il conduttore ha fatto notare che la presenza di un ospite particolare suscita sempre forti reazioni e questo ha reso la puntata interessante.
Ripensando a quanto a detto questo ospite, poco ma incisivo, mi ha ricordato questo vecchio post. L'articolo citato (si il link non funziona, evidentemente al "Giornale" oltre a esercitare in modo discutibile la professione di giornalisti, hanno difficoltà a gestire in modo serio un sito WEB. Io l'originale l'ho ritrovato, ma mi rifiuto di riportare il link aggiornato) esprimeva le posizioni di questo professore sul riscaldamento globale.
Oggi lo stesso professore ha espresso il suo amore per le casse in calcestruzzo come soluzione preventiva alle alluvioni che capitano continuamente in questo paese e che in particolare i giorni scorsi hanno riguardato il Veneto.
Il tema delle "casse di espansione" è da alcuni giorni che è tornato a ronzare nella mia testa perché pare sia una soluzione amata da alcune persone anche qui in Friuli. Per cercare di farmi capire comincio da questa immagine di google maps. Se la osservate bene si vedono sulla sinistra un "V" formata dai torrenti meduna e cellina e sulla destra una striscia che è il Tagliamento. Io abito abbastanza vicino a quella striscia, che si distingue bene perché l'alveo ha un ampiezza di circa un chilometro. A un certo punto la striscia scompare, avvicininandosi verso il mare il tagliamento cambia completamente aspetto e si "compatta". Non molto lontano dalla foce il Tagliamento ha avuto la pessima idea di passare attaccato a un paese chiamato Latisana, dove per difendersi dalle alluvioni hanno eretto alti argini (magari si erano dimenticati di fare anche i ponti sufficentemente alti, tant'è che con un intervento unico hanno inserito dei martinetti idraulici sotto il ponte della ferrovia per sollevarlo in caso di necessità). Negli anni '65 e '66 vi sono state a Latisana due disastrose alluvioni, dovute all'esondazione del Tagliamento. Nel cercare queste date ho trovato anche questa bella foto, che ritrae il gia citato ponte ferroviario.
Ogni volta che piove tanto il Tagliamento si "ingrossa" e ogni volta i cittadini di Latisana si preoccupano e ogni volta al giornale radio regionale si riporta questa preoccupazione. Da 50 anni si dibatte su questo problema e anziché pensare ad implementare la soluzione più elementare, cioè fare spazio al tagliamento affinché possa arrivare al mare comodamente la soluzione che si prospetta è la stessa che pare essere molto amata dal professore ospite stamattina di Alessandro Milan: casse di espansione in calcestruzzo. Ovvero, vorrebbero devastare una ampia area non distante anche da casa mia per trasformarla in una gigantesca jacuzzi al servizio dei cittadini di Latisana che amano il Tagliamento al punto da aver continuato a colonizzarne gli argini e le immediate vicinanze, ma al tempo stesso lo temono (giustamente direi).
La mia idea è che come soluzione sia utile solo ai venditori di cemento, una assurdità. Tant'è che lui stesso, cercando di accusare i "verdi" di aver intralciato i piani di prevenzione, ha fatto un esempio che ricalca la sua posizione: "come se in montagna, per proteggere i tetti dal peso della neve anziché fare i tetti più spioventi si volesse impedire che nevichi". E' lui che pensa che la soluzione all'esondazione di un fiume non sia dargli spazio perché l'acqua scorre ma fare una bella vasca di calcestruzzo a monte.
Ci tenevo però a riportare come il professore (tal Battaglia) abbia imputato fra le cause ad esempio il fatto che si disperdono risorse sul Fotovoltaico. Secondo me c'entra come il fatto che siccome l'anno scorso ha nevicato non esiste il riscaldamento globale. Non c'entra per due motivi, il fotovoltaico viene finanziato con fondi specifici, prelevati dalle nostre bollette elettriche, fondi che fino a un paio d'anni fa erano finititi alle cosiddette fonti "assimilate", in sostanza agli inceneritori e a i petrolieri che non si sono fatti sfuggire l'occasione per lucrare facilmente. Il secondo motivo per cui il professore ha parlato a sproposito è perché ha detto che i comuni invece di fare prevenzione fanno gli impianti fotovoltaici, dimenticando però che per i comuni l'installazione di impianti fotovoltaici è un investimento economico ben più redditizio dei derivati che tanto son piaciuti ad alcuni amministratori.
Ripensando a quanto a detto questo ospite, poco ma incisivo, mi ha ricordato questo vecchio post. L'articolo citato (si il link non funziona, evidentemente al "Giornale" oltre a esercitare in modo discutibile la professione di giornalisti, hanno difficoltà a gestire in modo serio un sito WEB. Io l'originale l'ho ritrovato, ma mi rifiuto di riportare il link aggiornato) esprimeva le posizioni di questo professore sul riscaldamento globale.
Oggi lo stesso professore ha espresso il suo amore per le casse in calcestruzzo come soluzione preventiva alle alluvioni che capitano continuamente in questo paese e che in particolare i giorni scorsi hanno riguardato il Veneto.
Il tema delle "casse di espansione" è da alcuni giorni che è tornato a ronzare nella mia testa perché pare sia una soluzione amata da alcune persone anche qui in Friuli. Per cercare di farmi capire comincio da questa immagine di google maps. Se la osservate bene si vedono sulla sinistra un "V" formata dai torrenti meduna e cellina e sulla destra una striscia che è il Tagliamento. Io abito abbastanza vicino a quella striscia, che si distingue bene perché l'alveo ha un ampiezza di circa un chilometro. A un certo punto la striscia scompare, avvicininandosi verso il mare il tagliamento cambia completamente aspetto e si "compatta". Non molto lontano dalla foce il Tagliamento ha avuto la pessima idea di passare attaccato a un paese chiamato Latisana, dove per difendersi dalle alluvioni hanno eretto alti argini (magari si erano dimenticati di fare anche i ponti sufficentemente alti, tant'è che con un intervento unico hanno inserito dei martinetti idraulici sotto il ponte della ferrovia per sollevarlo in caso di necessità). Negli anni '65 e '66 vi sono state a Latisana due disastrose alluvioni, dovute all'esondazione del Tagliamento. Nel cercare queste date ho trovato anche questa bella foto, che ritrae il gia citato ponte ferroviario.
Ogni volta che piove tanto il Tagliamento si "ingrossa" e ogni volta i cittadini di Latisana si preoccupano e ogni volta al giornale radio regionale si riporta questa preoccupazione. Da 50 anni si dibatte su questo problema e anziché pensare ad implementare la soluzione più elementare, cioè fare spazio al tagliamento affinché possa arrivare al mare comodamente la soluzione che si prospetta è la stessa che pare essere molto amata dal professore ospite stamattina di Alessandro Milan: casse di espansione in calcestruzzo. Ovvero, vorrebbero devastare una ampia area non distante anche da casa mia per trasformarla in una gigantesca jacuzzi al servizio dei cittadini di Latisana che amano il Tagliamento al punto da aver continuato a colonizzarne gli argini e le immediate vicinanze, ma al tempo stesso lo temono (giustamente direi).
La mia idea è che come soluzione sia utile solo ai venditori di cemento, una assurdità. Tant'è che lui stesso, cercando di accusare i "verdi" di aver intralciato i piani di prevenzione, ha fatto un esempio che ricalca la sua posizione: "come se in montagna, per proteggere i tetti dal peso della neve anziché fare i tetti più spioventi si volesse impedire che nevichi". E' lui che pensa che la soluzione all'esondazione di un fiume non sia dargli spazio perché l'acqua scorre ma fare una bella vasca di calcestruzzo a monte.
Ci tenevo però a riportare come il professore (tal Battaglia) abbia imputato fra le cause ad esempio il fatto che si disperdono risorse sul Fotovoltaico. Secondo me c'entra come il fatto che siccome l'anno scorso ha nevicato non esiste il riscaldamento globale. Non c'entra per due motivi, il fotovoltaico viene finanziato con fondi specifici, prelevati dalle nostre bollette elettriche, fondi che fino a un paio d'anni fa erano finititi alle cosiddette fonti "assimilate", in sostanza agli inceneritori e a i petrolieri che non si sono fatti sfuggire l'occasione per lucrare facilmente. Il secondo motivo per cui il professore ha parlato a sproposito è perché ha detto che i comuni invece di fare prevenzione fanno gli impianti fotovoltaici, dimenticando però che per i comuni l'installazione di impianti fotovoltaici è un investimento economico ben più redditizio dei derivati che tanto son piaciuti ad alcuni amministratori.
venerdì 29 ottobre 2010
martedì 26 ottobre 2010
Il commercio, questo sconosciuto
Sono ormai mesi che mi sto arrovellando per trovare una soluzione abbastanza economica per migliorare il "confort" di casa mia. Il punto è che sto per sostituire alcuni serramenti, sono un maniaco del risparmio energetico e mi sono posto il problema: come aerare adeguatamente i locali dove vivo senza sprecare troppo calore (in inverno)?
La risposta per questo problema si chiama ventilazione meccanica controllata (VMC), nelle case moderne, quelle fatte da persone intelligenti e civili (da Trento in su dicono praticamente su tutte le case), si installano degli impianti centralizzati di ventilazione che oltre a espellere l'aria viziata ed immetterne di pulita prelevata dall'esterna cercano di recuperare il calore dall'aria che espulgono e lo passano all'aria che immettono dentro. Si chiamano recuperatori a doppio flusso (incrociato), alcuni dichiarano rendimenti di questo sistema superiori al 90%, confermato da certificati, ma su questo molti sono scettici.
Metterei volentieri un link a qualche documento che tratti l'argomento in modo serio ed esaustivo, ma in rete si trova per lo più materiale pubblicitario.
Dopo mesi di indagini, di richieste di preventivi ho concluso che una macchina buona di questo tipo costa tranquillamente sopra i 1500 euro circa, a cui si devono sommare le varie condutture, tubazioni ed accessori vari. Una spesa simile vale la pena senz'altro in case nuove ben progettate dal punto di vista del risparmio enegertico (anche in questo caso il rapporto prezzo/prestazioni è discutibile) ma di sicuro non vale la pena in una casa come la mia, dove ho fatto il possibile per contenere le dispersioni termiche ma sono ancora lontano dalle caratteristiche di una casa a basso consumo energetico e non voglio sventrare i muri per far passare tutte le tubazioni.
Ho allora deciso di fare delle ricerche su alternative più economiche. Il problema è che trovare l'informazione più importante su questi sistema in Italia è una missione per pochi, per non dire impossibile.
Oggi sulla base di questo grafico ho fatto una ricerca su VMC igroregolabili, da questa ricerca sono arrivato su un sito di un'azienda italiana che evidentemente commercializza prodotti non suoi, naturalmente di prezzi neppure l'ombra, ho inviato una mail e sono in attesa di risposta. Nel frattempo ho fatto una ricerca su google con i termini "prezzo vmc hygrolix". Il risultato di questa ricerca mi porta alla conclusione che dovrò acquistare direttamente su siti francesi dove non ci sono problemi a trovare dei prezzi. PERCHE'? su ebay.it la ricerca per parola chiave VMC non da risultati, su ebay.fr invece si apre un mondo. E' questo il commercio? Cercare di trascinare la preda nella propria tana per poi sbranarla? io non ci sto, mi preparo a studiare un po' di francese.
La risposta per questo problema si chiama ventilazione meccanica controllata (VMC), nelle case moderne, quelle fatte da persone intelligenti e civili (da Trento in su dicono praticamente su tutte le case), si installano degli impianti centralizzati di ventilazione che oltre a espellere l'aria viziata ed immetterne di pulita prelevata dall'esterna cercano di recuperare il calore dall'aria che espulgono e lo passano all'aria che immettono dentro. Si chiamano recuperatori a doppio flusso (incrociato), alcuni dichiarano rendimenti di questo sistema superiori al 90%, confermato da certificati, ma su questo molti sono scettici.
Metterei volentieri un link a qualche documento che tratti l'argomento in modo serio ed esaustivo, ma in rete si trova per lo più materiale pubblicitario.
Dopo mesi di indagini, di richieste di preventivi ho concluso che una macchina buona di questo tipo costa tranquillamente sopra i 1500 euro circa, a cui si devono sommare le varie condutture, tubazioni ed accessori vari. Una spesa simile vale la pena senz'altro in case nuove ben progettate dal punto di vista del risparmio enegertico (anche in questo caso il rapporto prezzo/prestazioni è discutibile) ma di sicuro non vale la pena in una casa come la mia, dove ho fatto il possibile per contenere le dispersioni termiche ma sono ancora lontano dalle caratteristiche di una casa a basso consumo energetico e non voglio sventrare i muri per far passare tutte le tubazioni.
Ho allora deciso di fare delle ricerche su alternative più economiche. Il problema è che trovare l'informazione più importante su questi sistema in Italia è una missione per pochi, per non dire impossibile.
Oggi sulla base di questo grafico ho fatto una ricerca su VMC igroregolabili, da questa ricerca sono arrivato su un sito di un'azienda italiana che evidentemente commercializza prodotti non suoi, naturalmente di prezzi neppure l'ombra, ho inviato una mail e sono in attesa di risposta. Nel frattempo ho fatto una ricerca su google con i termini "prezzo vmc hygrolix". Il risultato di questa ricerca mi porta alla conclusione che dovrò acquistare direttamente su siti francesi dove non ci sono problemi a trovare dei prezzi. PERCHE'? su ebay.it la ricerca per parola chiave VMC non da risultati, su ebay.fr invece si apre un mondo. E' questo il commercio? Cercare di trascinare la preda nella propria tana per poi sbranarla? io non ci sto, mi preparo a studiare un po' di francese.
Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato
Come dare torto a Marchionne? Ho riflettuto molto su quanto ha detto da Fazio Marchione l'altra sera. Ha ragione Oscar Giannino che stamattina che ha aperto la sua trasmissione su radio24 dicendo che ciò che ha detto ieri Fini e "popolare", un modo gentile per dire demagogico (questa è demagogia, non chiedere che il sistema pensionistico dei nostri politici sia uguale a quello di qualsiasi lavoratore, caro senatore Maran, scenda dal suo trono e scoprirà che ci sono anziani che vivono senza pensioni da 10mila euro al mese). Dobbiamo ringraziare il governo attuale, che contro le pressioni ricevute (forse non così forti) non ha prorogato per l'ennesima volta gli incentivi sull'auto, incentivi che spero di non vedere più per un bel po'. Secondo me è giusto il ragionamento di Marchionne, finiamola di rinfacciare alla FIAT di essere sopravvissuta grazie all'aiuto dello stato, non serve a nulla se non a cercare di fare un ricatto, un ricatto che servirebbe solo a mantenere in vita un rapporto malato fra industria e politica. Marchionne è sicuramente bravo, faccia quello che deve fare, la politica faccia quello che deve fare, senza intromettersi sulle decisioni di una azienda (purché questa rispetti ovviamente la legge).
Ai nostri politici piace parlare di innovazione di riforme ecc. ecc. quindi rinnoviamo anche la nostra industria, evitando di sprecare risorse per tenere in vita una industria vecchia.
Io non ho capito se la FIAT vive soprattutto grazie all'auto o grazie alle altre sue attività (camion, trattori e chissà cos'altro) certo affermare che dall'Italia la FIAT non ricava utili è forte, ma Marchionne avrà fatto i suoi conti. Quindi, continui a fare i suoi conti e faccia quello che deve fare, basta che non sia lui poi a cercare di ricattare noi e la politica cercando di passare per il salvatore della patria.
Ai nostri politici piace parlare di innovazione di riforme ecc. ecc. quindi rinnoviamo anche la nostra industria, evitando di sprecare risorse per tenere in vita una industria vecchia.
Io non ho capito se la FIAT vive soprattutto grazie all'auto o grazie alle altre sue attività (camion, trattori e chissà cos'altro) certo affermare che dall'Italia la FIAT non ricava utili è forte, ma Marchionne avrà fatto i suoi conti. Quindi, continui a fare i suoi conti e faccia quello che deve fare, basta che non sia lui poi a cercare di ricattare noi e la politica cercando di passare per il salvatore della patria.
giovedì 21 ottobre 2010
Impressioni da uno qualunque sulla retroattività
Ma veramente si pensa che il problema del "lodo Alfano" (nel seguito LA) sia la retroattività? Io stimo il segretario del PD, solo per norma sulle classi di rischi delle RCA, ma non comprendo ne' condivido la posizione su questo provvedimento. Il LA secondo me è una porcata a prescindere, per me, che mi ritengo un cittadino onesto, un po' ingenuo e fiducioso nel fatto che sia più probabile che siano i politici a fregarci (e ne abbiamo avuto MOLTE dimostrazioni pratiche: quello che aveva i puff con i gioielli non era un giudice, per dirne uno) che i giudici (che sono tanti e non capisco che ritorno ne avrebbero).
Io non sono un esperto di diritto, ma mi hanno detto, ad esempio, che se una legge a un certo punto stabilisce che una cosa non è reato (mentre prima lo era), supponiamo (un esempio a caso) il falso in bilancio, anche chi ha fatto un falso in bilancio quando era considerata reato non può essere incriminato. Faccio un esempio per spiegare cosa intendo: oggi fare un falso in bilancio è reato penale, io falsifico il bilancio della mia azienda (o meglio dell'azienda di cui sono azionista), nessuno se ne accorge fino all'anno prossimo, ma nel frattempo il legislatore ha deciso che non è più reato penale, io non ho più commesso reato penale e non rischio più la galera.
Il principio sarà sicuramente corretto, ma io faccio questa osservazione: chi ha compiuto il gesto quando questo era reato ha comunque violato la legge deliberatamente.
Ora, salvaguardare una carica dello stato per le porcate che fa durante l'incarico e non salvaguardarlo per le porcate che ha fatto prima non mi sembra sensato. Questo è la mia impressione, l'impressione di uno che ultimamente si rifiuta di approfondire questi argomenti (anche perché sono pronto a scommettere che le mie impressioni non cambierebbero, perché le poche informazioni che raccolgo non vengono dal TG di Minzolini).
Gia che ci sono ribadisco anche un'altro mia opinione, sull'onda dei titoli del giornale radio che ho ascoltato al volo stamattina: non credo che le priorità dell'italia siano salvaguardare la riservatezza delle conversazioni telefoniche, io, a differenza dei nostri amministratori, non mi devo vergognare di quello che dico al telefono, mentre Loro hanno di che vergognarsi evidentemente, mentre non si vergognano di quello che fanno.
Io non sono un esperto di diritto, ma mi hanno detto, ad esempio, che se una legge a un certo punto stabilisce che una cosa non è reato (mentre prima lo era), supponiamo (un esempio a caso) il falso in bilancio, anche chi ha fatto un falso in bilancio quando era considerata reato non può essere incriminato. Faccio un esempio per spiegare cosa intendo: oggi fare un falso in bilancio è reato penale, io falsifico il bilancio della mia azienda (o meglio dell'azienda di cui sono azionista), nessuno se ne accorge fino all'anno prossimo, ma nel frattempo il legislatore ha deciso che non è più reato penale, io non ho più commesso reato penale e non rischio più la galera.
Il principio sarà sicuramente corretto, ma io faccio questa osservazione: chi ha compiuto il gesto quando questo era reato ha comunque violato la legge deliberatamente.
Ora, salvaguardare una carica dello stato per le porcate che fa durante l'incarico e non salvaguardarlo per le porcate che ha fatto prima non mi sembra sensato. Questo è la mia impressione, l'impressione di uno che ultimamente si rifiuta di approfondire questi argomenti (anche perché sono pronto a scommettere che le mie impressioni non cambierebbero, perché le poche informazioni che raccolgo non vengono dal TG di Minzolini).
Gia che ci sono ribadisco anche un'altro mia opinione, sull'onda dei titoli del giornale radio che ho ascoltato al volo stamattina: non credo che le priorità dell'italia siano salvaguardare la riservatezza delle conversazioni telefoniche, io, a differenza dei nostri amministratori, non mi devo vergognare di quello che dico al telefono, mentre Loro hanno di che vergognarsi evidentemente, mentre non si vergognano di quello che fanno.
giovedì 14 ottobre 2010
Io, Tremonti e le banche
Oggi dopo tanto tempo che non lo facevo (un paio di mesi al massimo) sono tornato a controllare il tasso euribor, ho scoperto che il sito ufficiale è stato rinnovato, con effetti speciali impressionanti. Impressionante è anche l'impennata che ha fatto il tasso il primo di Ottobre. Le mie solite imprecazioni contro le banche mi hanno ricordato che pochi giorni fa anche il nostro ministro dell'economia ha lanciato anatemi contro questi mostri divoratori, spietati speculatori, ecc ecc. La cosa che mi preoccupa è che non posso che essere d'accordo con lui, ma lui è sempre stato così???!?
mercoledì 11 agosto 2010
Inciviltà
Approfitto per la calma estiva, pare che in queste settimane di Agosto tutta l'Italia sia in ferie, per scrivere l'ennesimo inutile sfogo e dare segni di vita sul web. Anche ieri ho avuto modo di incontrare l'ennesimo imbecille al volante che mi ha fatto voglia di ribadire i concetti gia espressi oltre un anno fa qui.
Vorrei premettere, prima di descrivere l'antipatico, seppur piccolo, episodio a cui ho assistito ieri, che le recenti modifiche legislative al codice della strada pare che prevedano che l'automobilista debba dare precedenza al pedone che si accinge ad attraversare la strada in corrispondenza. Ne ho sentito parlare alla radio e pare confermato da quanto riportato su questo sito, dove si può vedere che la sanzione prevista in caso di infrazione alla regola è di minimo 150 Euro e la decurtazione di 8, dico OTTO, punti dalla patente. Ora, avrei qualcosa da ridire su queste sanzioni, nella mia piccolissima e sicuramente insignificante esperienza non ho MAI visto un vigile, anche se presente, contestare ad un automobilista, neanche verbalmente, il mancato rispetto della precedenza ad un pedone.
Fatta questa piccola premessa su cui non voglio dilungarmi troppo, passo alla descrizione dell'antipatico comportamento che ho osservato ieri in particolare ma che mi capita spesso: un semaforo in centro città, diventa verde, ci sono due file una più a sinistra per chi vuole andare dritto e una a destra su cui può stare sia chi vuole andare dritto e su cui deve stare chi vuole girare a destra e su cui mi trovavo anche io. Naturalmente il semaforo prevede anche un attraversamento pedonale, non distinto, quindi quando viene verde, anche i pedoni hanno verde e quindi possono attraversare la strada, quindi chi con l'auto deve girare a destra deve dare precedenza ai pedoni che vogliono attraversare. Già come pedone ho avuto più volte modo di osservare come per molti automobilisti l'idea di dover dare precedenza a un insulso pedone che vuole attraversare la strada sia odiosa e inaccettabile, ieri trovandomi nella posizione dell'automobilista, senza scordarmi delle sanzioni sopra citate non ho esitato a fermarmi per fare passare i pedoni, al che l'idiota che mi seguiva e che voleva andare drittto non ha esitato a suonare inutilmente e fastidiosamente il clacson (il suono di un clacson di automobile non è proprio la dolce melodia di un violino, e il suo usa in città mi risulta vietato). Perché? perché la gente in auto si comporta così?
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