martedì 23 novembre 2010
giovedì 18 novembre 2010
Un esempio per me
Stimo molto quest'uomo, persone come lui oggi fanno fatica ad emergere.
Sgradevole
volevo intitolare questo post "patetico" ma la descrizione del termine sul dizionario mi ha convinto a cambiarlo. Sgradevole è la polemica sollevata dal ministro dell'interno e i suoi compagni di partito contro lo scrittore Roberto Saviano per le sue affermazioni al programma tv "vieni via con me". Non ho visto il programma, ne ho sentito discutere stamattina a "Radio24". Una delle polemiche sollevate da una signora ospite stamattina di Alessandro Milan era che Saviano (ora non ricordo precisamente le parole, ma il senso più o meno è questo) e andato a fare queste dichiarazioni davati a un grande pubblico; come se Saviano si fosse intrufolato nella trasmissione del "grande fratello" per fare sparate; la signora si scorda che quelle persone erano li proprio per sentire lui in un programma alla seconda puntata, condotto da Saviano e Fazio, non da Vespa. Questo mi fa pensare fra l'altro che se Maroni dovesse andare al programma a replicare provocherebbe solo un crollo degli ascolti. Il ministro ieri in coda alla notizia di un importante arresto ha dichiarato che a lui non interessano le polemiche, peccato che pare essere lui ad alimentarle, con la notizia di voler querelare Saviano.
Ora, è vero che Saviano invece di parlare di Lega Nord poteva parlare di classe politica dirigente, ma questi sono solo giri di parole, quelli che piacciono ai politici stessi. Negare quello che ha detto Saviano e come voler affermare che la mafia non esiste.
P.S.
C'era un'altra cosa che volevo dire: cercare di mettere in mostra il numero di arresti o sequestri come una prova della lotta alla criminalità non è certo un'invenzione di questo governo, però è discutibile, questo vale ad esempio anche per la lotta all'evasione fiscale, dipende da che parte si guardano questi numeri, potrebbe anche significare semplicemente che la criminalità, o l'evasione fiscale, sono aumentate.
Ora, è vero che Saviano invece di parlare di Lega Nord poteva parlare di classe politica dirigente, ma questi sono solo giri di parole, quelli che piacciono ai politici stessi. Negare quello che ha detto Saviano e come voler affermare che la mafia non esiste.
P.S.
C'era un'altra cosa che volevo dire: cercare di mettere in mostra il numero di arresti o sequestri come una prova della lotta alla criminalità non è certo un'invenzione di questo governo, però è discutibile, questo vale ad esempio anche per la lotta all'evasione fiscale, dipende da che parte si guardano questi numeri, potrebbe anche significare semplicemente che la criminalità, o l'evasione fiscale, sono aumentate.
mercoledì 10 novembre 2010
Alieno
Sempre più spesso ho l'impressione di essere un alieno, forse sono un esperimento di qualche civiltà extra-terrestre che mi ha spedito sulla terra per studiare la civiltà umana. Leggendo le notizie (sul WEB, è estremamente raro ormai che io compri dei giornali), ascoltando la radio, recandomi al lavoro ho sempre questa sensazione. Ieri ho sentito alla radio l'intervista a Carlo Azeglio Ciampi che ha scritto un libro intolato "non è il paese che sognavo", in quella breve intervista, con molta prudenza, il presidente emerito ci ricorda non solo che abbiamo perso una buona occasione come paese per risanare la nostra economia ma che il degrado continua, non solo a livello economico. Ecco, io non mi ricosco in molti comportamenti di questa società.
Stamattina mi è accaduta una cosa sgradevole, ho perso le staffe, non ho reagito come poi a freddo ho pensato avrei dovuto reagire. Il punto è che quando ho a che fare con esseri umani che anche giudicando a freddo posso solo definire celebrolesi evidentemente qualcosa mi va in cortocircuito, non so se è l'effetto di una sovrapproduzione di adrenalina o chissà quale altro effetto chimico-organico.
Per cercare di confrontarmi con il mondo gia da tempo scrivo cose più o meno sensate sul web, dove tutti possono leggerle e dirmi cosa ne pensano, così io possa veramente capire se sono un alieno. Quindi anche questa volta proverò a descrivere l'episodio che oggi mi è accaduto.
Da un po' di tempo parcheggio la macchina all'interno del cortile del palazzo in cui abbiamo l'ufficio e che si trova in zona molto centrale di Udine. Accade tutti i giorni, più volte al giorno che in questa via si vedano macchine parcheggiate dove non si dovrebbe parcheggiare, sui marciapiedi, nei parcheggi riservati per carico/scarico (così che chi deve veramente caricare scaricare è costretto a parcheggiare il camion dove capita) davanti a i portoni... ecco stamattina mi è capito un caso particolarmente disperato di deficente al volante, ha imboccato la via subito davanti a me, si è fermato rapidamente i mezzo alla strada (che per completezza dell'informazione è a senso unico) a salutare un'amica (non un'auto, una persona) che passava , è ripartita per fermarsi esattamente davanti al portone del mio palazzo, il portone attraverso cui devo passare per entrare nel cortile con parcheggio. Attendo pazientemente pochi secondi con la freccia, alle spalle dell'auto, confidando che l'auto, pur rimanendo sulle strisce zebrate che stanno ai lati del portone (strisce fatte per impedire alle auto di intralciare chi deve entrare e uscire dal portone stesso , non per riservare il posto ai furbi) avanzi in modo da permettermi di entrare; non vedendo reazioni provo ad affiancarmi all'auto (tanto comunque io entro in retromarcia perché l'ingresso è piuttosto stretto) e cerco di far capire gesticolando che devo entrare proprio in quel dannato portone, l'unica reazione dopo pochi secondi è che l'uomo (maschio sui 35 anni, alla guida donna dallo sguardo vacuo) comincia a gesticolare e poi scende dall'auto minaccioso. A quel punto la secrezione di adrenalina va alle stelle, scendo anche io e questo mi insolentisce farfugliando che si è fermato li per scendere, io gli rispondo alquanto irritato che io devo entrare in quello stramaledetto portone, senza ottenere lo scopo di convincerlo a risalire sulla sua dannata auto e liberare il passaggio. Siccome il tipo di avvicina minacciosamente a me senza dare segni di voler accendere il cervello io lo spintono per allontarlo da me. Ecco di questa cosa me ne sono subito pentito, comunque il tipo diventa ancora più minaccioso e cerca di riavvicinarsi e io indietreggio, quando interviene un mio collega che stava arrivando, la discussione continua per pochi secondi tra loro due quando evidentemente il neurone addormentato dell'energumeno si risveglia per un attimo consigliandogli di invitare la compagna guidatrice celebrolesa a spostare l'auto avanti di un metro. Nel frattempo si era gia formata una discreta coda di auto che attendevano che la via si liberasse.
Siccome di persone che parcheggiano così ne vediamo e ne sentiamo attraverso i clacson di altri automobilisti spazientiti tutti i giorni, al contrario dei vigili urbani che invece si vedono raramente, mi viene il dubbio che sono io a sbagliare a pensare che non si dovrebbe parcheggiare dove è vietato. Ragionando a freddo ho pensato che avrei fatto meglio, riuscendoci, a mantenere al calma e attendere: magari la coda di auto in attesa avrebbe raggiunto il non distante comando della polizia municipale spingendo qualcuno preposto a fare il proprio dovere. Purtroppo invece anche questo piccolo episodio è un indizio del fatto che io sono un alieno, un essere umano non si deve scandalizzare per queste cose, per i politici corrotti o incapaci ecc. ecc.
Stamattina mi è accaduta una cosa sgradevole, ho perso le staffe, non ho reagito come poi a freddo ho pensato avrei dovuto reagire. Il punto è che quando ho a che fare con esseri umani che anche giudicando a freddo posso solo definire celebrolesi evidentemente qualcosa mi va in cortocircuito, non so se è l'effetto di una sovrapproduzione di adrenalina o chissà quale altro effetto chimico-organico.
Per cercare di confrontarmi con il mondo gia da tempo scrivo cose più o meno sensate sul web, dove tutti possono leggerle e dirmi cosa ne pensano, così io possa veramente capire se sono un alieno. Quindi anche questa volta proverò a descrivere l'episodio che oggi mi è accaduto.
Da un po' di tempo parcheggio la macchina all'interno del cortile del palazzo in cui abbiamo l'ufficio e che si trova in zona molto centrale di Udine. Accade tutti i giorni, più volte al giorno che in questa via si vedano macchine parcheggiate dove non si dovrebbe parcheggiare, sui marciapiedi, nei parcheggi riservati per carico/scarico (così che chi deve veramente caricare scaricare è costretto a parcheggiare il camion dove capita) davanti a i portoni... ecco stamattina mi è capito un caso particolarmente disperato di deficente al volante, ha imboccato la via subito davanti a me, si è fermato rapidamente i mezzo alla strada (che per completezza dell'informazione è a senso unico) a salutare un'amica (non un'auto, una persona) che passava , è ripartita per fermarsi esattamente davanti al portone del mio palazzo, il portone attraverso cui devo passare per entrare nel cortile con parcheggio. Attendo pazientemente pochi secondi con la freccia, alle spalle dell'auto, confidando che l'auto, pur rimanendo sulle strisce zebrate che stanno ai lati del portone (strisce fatte per impedire alle auto di intralciare chi deve entrare e uscire dal portone stesso , non per riservare il posto ai furbi) avanzi in modo da permettermi di entrare; non vedendo reazioni provo ad affiancarmi all'auto (tanto comunque io entro in retromarcia perché l'ingresso è piuttosto stretto) e cerco di far capire gesticolando che devo entrare proprio in quel dannato portone, l'unica reazione dopo pochi secondi è che l'uomo (maschio sui 35 anni, alla guida donna dallo sguardo vacuo) comincia a gesticolare e poi scende dall'auto minaccioso. A quel punto la secrezione di adrenalina va alle stelle, scendo anche io e questo mi insolentisce farfugliando che si è fermato li per scendere, io gli rispondo alquanto irritato che io devo entrare in quello stramaledetto portone, senza ottenere lo scopo di convincerlo a risalire sulla sua dannata auto e liberare il passaggio. Siccome il tipo di avvicina minacciosamente a me senza dare segni di voler accendere il cervello io lo spintono per allontarlo da me. Ecco di questa cosa me ne sono subito pentito, comunque il tipo diventa ancora più minaccioso e cerca di riavvicinarsi e io indietreggio, quando interviene un mio collega che stava arrivando, la discussione continua per pochi secondi tra loro due quando evidentemente il neurone addormentato dell'energumeno si risveglia per un attimo consigliandogli di invitare la compagna guidatrice celebrolesa a spostare l'auto avanti di un metro. Nel frattempo si era gia formata una discreta coda di auto che attendevano che la via si liberasse.
Siccome di persone che parcheggiano così ne vediamo e ne sentiamo attraverso i clacson di altri automobilisti spazientiti tutti i giorni, al contrario dei vigili urbani che invece si vedono raramente, mi viene il dubbio che sono io a sbagliare a pensare che non si dovrebbe parcheggiare dove è vietato. Ragionando a freddo ho pensato che avrei fatto meglio, riuscendoci, a mantenere al calma e attendere: magari la coda di auto in attesa avrebbe raggiunto il non distante comando della polizia municipale spingendo qualcuno preposto a fare il proprio dovere. Purtroppo invece anche questo piccolo episodio è un indizio del fatto che io sono un alieno, un essere umano non si deve scandalizzare per queste cose, per i politici corrotti o incapaci ecc. ecc.
venerdì 5 novembre 2010
Confusione
Prendo ad esempio questo articolo della versione on-line de "il sole 24 ore", ieri ho ascoltato parte degli interventi del congresso dei dirigenti del PDL e mi chiedo chi è che fa tanta confusione? La mafia? l'opposizione? i giornalisti?
E chi ci sta governando, oltre a discustere, sta facendo qualcosa di reale? non mi si parli dell'ICI che veramente è una idiozia.
Io dico che in Italia in questo momento c'è una grande confusione, dalle ultime elezioni era uscita una maggioranza molto forte che non può avere alibi per non aver fatto quasi nulla. Fin'ora io ho visto solo ordinaria amministrazione, Obama negli USA è stato bastonato alle elezioni di medio termine per molto meno.
Vorrei buttare dentro questi miei sfoghi anche una considerazione all'affermazione del nostro PdC secondo la quale sarebbe vittimi di attacchi vendicativi della mafia che a me pare sia semplicemente vittima di donne di facili costumi mitomani, però lo è semplicemente perché è lui che si è reso vulnerabile.
E chi ci sta governando, oltre a discustere, sta facendo qualcosa di reale? non mi si parli dell'ICI che veramente è una idiozia.
Io dico che in Italia in questo momento c'è una grande confusione, dalle ultime elezioni era uscita una maggioranza molto forte che non può avere alibi per non aver fatto quasi nulla. Fin'ora io ho visto solo ordinaria amministrazione, Obama negli USA è stato bastonato alle elezioni di medio termine per molto meno.
Vorrei buttare dentro questi miei sfoghi anche una considerazione all'affermazione del nostro PdC secondo la quale sarebbe vittimi di attacchi vendicativi della mafia che a me pare sia semplicemente vittima di donne di facili costumi mitomani, però lo è semplicemente perché è lui che si è reso vulnerabile.
Un paese normale
Stamattina Alessandro Milan ha trattato l'ultima notizia sulla censura delle canzoni "Giovinezza" e "bella ciao". Ospiti erano Teodoro Buontempo, Paolo Ferrero e Iva Zanicchi. In altre occasioni ho sentito la Zanicchi parlare di argomenti politici, non mi ricordo quali, però ricordo che non mi era piaciuta. Oggi, grazie anche alla collaborazione degli altri due ospiti devo dire che mi è piaciuta è ho condiviso cosa ha detto. Paolo Ferrero al contrario ricordo mi fece una buona impressione quando era ministro con il governo Prodi, oggi mi ha deluso. Lui ha ricordare che Giovinezza simbolo del fascismo e quindi male assoluto da non mettere vicino a bella ciao e Buontempo a ricordarci che nei paesi dell'est europa il comunismo è stato male.
La Zanicchi ha ricordato che entrambe le canzoni sono si simbolo di due momenti storici del nostro paese, ma nel bene e nel male fanno proprio parte della nostra storia, quindi dico io sono più che adatte allo scopo di ripercorrere i 150 anni della storia dell'unita' d'Italia.
Mi chiedo: è un paese normale questo, in cui si censurano due canzoni e dove si affrontano ancora in questo modo i temi del nostro periodo fascista e post con la resistenza? Io penso che il primo sia senza dubbio negativo, la resistenza è stata quella che ci ha liberati, però sicuramente ha avuto aspetti negativi e ci sono ancora molti aspetti oscuri.
Al riguardo devo fare un parentesi: qualche anno fa ricevetti in regalo un libro di Giampaolo Pansa, "La grande bugia" un libro noiso e pesante che non sono riuscito a terminare, semplicemente perché era un libro dedicato principalmente a respingere gli attacchi ricevuti per il suo precedente libro "Il sangue dei vinti", secondo me un libro vacuo. Ho avuto modo di sentire Pansa in un paio di interviste e l'ho trovato fastidioso, nel suo atteggiamento che tende a generalizzare i partigiani come tutti assassini e vendicativi, una palese generalizzazione che non aiuta a togliere quel velo che ancora rimane sugli episodi negativi che lui vuole evidenziare che hanno sicuramente visto come protagonisti i partigiani.
Non voglio dilungarmi in revisioni storiche che non sono alla mia portata, però la mia impressione è che certi atteggiamenti nei confronti del nostro passato allontanano la mia generazione ed ancorpiù le successive. Chi non ha vissuto quei periodi e ne sente parlare in questo modo tende a disinteressarsene e il risultato è sotto i nostri occhi: la nostra società.
La Zanicchi ha ricordato che entrambe le canzoni sono si simbolo di due momenti storici del nostro paese, ma nel bene e nel male fanno proprio parte della nostra storia, quindi dico io sono più che adatte allo scopo di ripercorrere i 150 anni della storia dell'unita' d'Italia.
Mi chiedo: è un paese normale questo, in cui si censurano due canzoni e dove si affrontano ancora in questo modo i temi del nostro periodo fascista e post con la resistenza? Io penso che il primo sia senza dubbio negativo, la resistenza è stata quella che ci ha liberati, però sicuramente ha avuto aspetti negativi e ci sono ancora molti aspetti oscuri.
Al riguardo devo fare un parentesi: qualche anno fa ricevetti in regalo un libro di Giampaolo Pansa, "La grande bugia" un libro noiso e pesante che non sono riuscito a terminare, semplicemente perché era un libro dedicato principalmente a respingere gli attacchi ricevuti per il suo precedente libro "Il sangue dei vinti", secondo me un libro vacuo. Ho avuto modo di sentire Pansa in un paio di interviste e l'ho trovato fastidioso, nel suo atteggiamento che tende a generalizzare i partigiani come tutti assassini e vendicativi, una palese generalizzazione che non aiuta a togliere quel velo che ancora rimane sugli episodi negativi che lui vuole evidenziare che hanno sicuramente visto come protagonisti i partigiani.
Non voglio dilungarmi in revisioni storiche che non sono alla mia portata, però la mia impressione è che certi atteggiamenti nei confronti del nostro passato allontanano la mia generazione ed ancorpiù le successive. Chi non ha vissuto quei periodi e ne sente parlare in questo modo tende a disinteressarsene e il risultato è sotto i nostri occhi: la nostra società.
giovedì 4 novembre 2010
Fedeltà
Ascoltando Cicchitto all'assemblea della direzione nazionale del PDL che parla di fedeltà mi sono incuriosito. Le definizioni che trovo su dizi.it di fedeltà e fede secondo me non giocano a favore di ciò che Cicchito dice: a me l'idea di avere in parlamento delle persone che sono fedeli ai loro dirigenti, anziché fare scelte in coscenza, non piace.
Le casse
La puntata di ieri di "24 mattina" ha trattato un argomento interessante,anche perché ha ricordato come i nostri politici lavorano, tant'è che dell'argomento "testamento biologico" ora si sono completamente disinteressati. La puntata di oggi trattava un argomento a priori più noiso, ma, il conduttore ha fatto notare che la presenza di un ospite particolare suscita sempre forti reazioni e questo ha reso la puntata interessante.
Ripensando a quanto a detto questo ospite, poco ma incisivo, mi ha ricordato questo vecchio post. L'articolo citato (si il link non funziona, evidentemente al "Giornale" oltre a esercitare in modo discutibile la professione di giornalisti, hanno difficoltà a gestire in modo serio un sito WEB. Io l'originale l'ho ritrovato, ma mi rifiuto di riportare il link aggiornato) esprimeva le posizioni di questo professore sul riscaldamento globale.
Oggi lo stesso professore ha espresso il suo amore per le casse in calcestruzzo come soluzione preventiva alle alluvioni che capitano continuamente in questo paese e che in particolare i giorni scorsi hanno riguardato il Veneto.
Il tema delle "casse di espansione" è da alcuni giorni che è tornato a ronzare nella mia testa perché pare sia una soluzione amata da alcune persone anche qui in Friuli. Per cercare di farmi capire comincio da questa immagine di google maps. Se la osservate bene si vedono sulla sinistra un "V" formata dai torrenti meduna e cellina e sulla destra una striscia che è il Tagliamento. Io abito abbastanza vicino a quella striscia, che si distingue bene perché l'alveo ha un ampiezza di circa un chilometro. A un certo punto la striscia scompare, avvicininandosi verso il mare il tagliamento cambia completamente aspetto e si "compatta". Non molto lontano dalla foce il Tagliamento ha avuto la pessima idea di passare attaccato a un paese chiamato Latisana, dove per difendersi dalle alluvioni hanno eretto alti argini (magari si erano dimenticati di fare anche i ponti sufficentemente alti, tant'è che con un intervento unico hanno inserito dei martinetti idraulici sotto il ponte della ferrovia per sollevarlo in caso di necessità). Negli anni '65 e '66 vi sono state a Latisana due disastrose alluvioni, dovute all'esondazione del Tagliamento. Nel cercare queste date ho trovato anche questa bella foto, che ritrae il gia citato ponte ferroviario.
Ogni volta che piove tanto il Tagliamento si "ingrossa" e ogni volta i cittadini di Latisana si preoccupano e ogni volta al giornale radio regionale si riporta questa preoccupazione. Da 50 anni si dibatte su questo problema e anziché pensare ad implementare la soluzione più elementare, cioè fare spazio al tagliamento affinché possa arrivare al mare comodamente la soluzione che si prospetta è la stessa che pare essere molto amata dal professore ospite stamattina di Alessandro Milan: casse di espansione in calcestruzzo. Ovvero, vorrebbero devastare una ampia area non distante anche da casa mia per trasformarla in una gigantesca jacuzzi al servizio dei cittadini di Latisana che amano il Tagliamento al punto da aver continuato a colonizzarne gli argini e le immediate vicinanze, ma al tempo stesso lo temono (giustamente direi).
La mia idea è che come soluzione sia utile solo ai venditori di cemento, una assurdità. Tant'è che lui stesso, cercando di accusare i "verdi" di aver intralciato i piani di prevenzione, ha fatto un esempio che ricalca la sua posizione: "come se in montagna, per proteggere i tetti dal peso della neve anziché fare i tetti più spioventi si volesse impedire che nevichi". E' lui che pensa che la soluzione all'esondazione di un fiume non sia dargli spazio perché l'acqua scorre ma fare una bella vasca di calcestruzzo a monte.
Ci tenevo però a riportare come il professore (tal Battaglia) abbia imputato fra le cause ad esempio il fatto che si disperdono risorse sul Fotovoltaico. Secondo me c'entra come il fatto che siccome l'anno scorso ha nevicato non esiste il riscaldamento globale. Non c'entra per due motivi, il fotovoltaico viene finanziato con fondi specifici, prelevati dalle nostre bollette elettriche, fondi che fino a un paio d'anni fa erano finititi alle cosiddette fonti "assimilate", in sostanza agli inceneritori e a i petrolieri che non si sono fatti sfuggire l'occasione per lucrare facilmente. Il secondo motivo per cui il professore ha parlato a sproposito è perché ha detto che i comuni invece di fare prevenzione fanno gli impianti fotovoltaici, dimenticando però che per i comuni l'installazione di impianti fotovoltaici è un investimento economico ben più redditizio dei derivati che tanto son piaciuti ad alcuni amministratori.
Ripensando a quanto a detto questo ospite, poco ma incisivo, mi ha ricordato questo vecchio post. L'articolo citato (si il link non funziona, evidentemente al "Giornale" oltre a esercitare in modo discutibile la professione di giornalisti, hanno difficoltà a gestire in modo serio un sito WEB. Io l'originale l'ho ritrovato, ma mi rifiuto di riportare il link aggiornato) esprimeva le posizioni di questo professore sul riscaldamento globale.
Oggi lo stesso professore ha espresso il suo amore per le casse in calcestruzzo come soluzione preventiva alle alluvioni che capitano continuamente in questo paese e che in particolare i giorni scorsi hanno riguardato il Veneto.
Il tema delle "casse di espansione" è da alcuni giorni che è tornato a ronzare nella mia testa perché pare sia una soluzione amata da alcune persone anche qui in Friuli. Per cercare di farmi capire comincio da questa immagine di google maps. Se la osservate bene si vedono sulla sinistra un "V" formata dai torrenti meduna e cellina e sulla destra una striscia che è il Tagliamento. Io abito abbastanza vicino a quella striscia, che si distingue bene perché l'alveo ha un ampiezza di circa un chilometro. A un certo punto la striscia scompare, avvicininandosi verso il mare il tagliamento cambia completamente aspetto e si "compatta". Non molto lontano dalla foce il Tagliamento ha avuto la pessima idea di passare attaccato a un paese chiamato Latisana, dove per difendersi dalle alluvioni hanno eretto alti argini (magari si erano dimenticati di fare anche i ponti sufficentemente alti, tant'è che con un intervento unico hanno inserito dei martinetti idraulici sotto il ponte della ferrovia per sollevarlo in caso di necessità). Negli anni '65 e '66 vi sono state a Latisana due disastrose alluvioni, dovute all'esondazione del Tagliamento. Nel cercare queste date ho trovato anche questa bella foto, che ritrae il gia citato ponte ferroviario.
Ogni volta che piove tanto il Tagliamento si "ingrossa" e ogni volta i cittadini di Latisana si preoccupano e ogni volta al giornale radio regionale si riporta questa preoccupazione. Da 50 anni si dibatte su questo problema e anziché pensare ad implementare la soluzione più elementare, cioè fare spazio al tagliamento affinché possa arrivare al mare comodamente la soluzione che si prospetta è la stessa che pare essere molto amata dal professore ospite stamattina di Alessandro Milan: casse di espansione in calcestruzzo. Ovvero, vorrebbero devastare una ampia area non distante anche da casa mia per trasformarla in una gigantesca jacuzzi al servizio dei cittadini di Latisana che amano il Tagliamento al punto da aver continuato a colonizzarne gli argini e le immediate vicinanze, ma al tempo stesso lo temono (giustamente direi).
La mia idea è che come soluzione sia utile solo ai venditori di cemento, una assurdità. Tant'è che lui stesso, cercando di accusare i "verdi" di aver intralciato i piani di prevenzione, ha fatto un esempio che ricalca la sua posizione: "come se in montagna, per proteggere i tetti dal peso della neve anziché fare i tetti più spioventi si volesse impedire che nevichi". E' lui che pensa che la soluzione all'esondazione di un fiume non sia dargli spazio perché l'acqua scorre ma fare una bella vasca di calcestruzzo a monte.
Ci tenevo però a riportare come il professore (tal Battaglia) abbia imputato fra le cause ad esempio il fatto che si disperdono risorse sul Fotovoltaico. Secondo me c'entra come il fatto che siccome l'anno scorso ha nevicato non esiste il riscaldamento globale. Non c'entra per due motivi, il fotovoltaico viene finanziato con fondi specifici, prelevati dalle nostre bollette elettriche, fondi che fino a un paio d'anni fa erano finititi alle cosiddette fonti "assimilate", in sostanza agli inceneritori e a i petrolieri che non si sono fatti sfuggire l'occasione per lucrare facilmente. Il secondo motivo per cui il professore ha parlato a sproposito è perché ha detto che i comuni invece di fare prevenzione fanno gli impianti fotovoltaici, dimenticando però che per i comuni l'installazione di impianti fotovoltaici è un investimento economico ben più redditizio dei derivati che tanto son piaciuti ad alcuni amministratori.
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