martedì 14 dicembre 2010

La Fiat e l'Italia

Qualche giorno fa, credo venerdì, quando i giornalisti della RAI, compresi i conduttori di Caterpillare, erano in sciopero, rientrando dal lavoro ho ascoltato un pezzo di "Focus Economia" alla radio e parlavano della FIAT. Riascoltando le parole di Marchionne pronunciate da Fazio mi è venuto qualche dubbio. Marchionne disse che in pratica la FIAT rimane in Italia solo per amor patrio, anche se è in perdita. Per rafforzare la sua posizione disse anche che in Italia solo 3 auto su 10 sono Fiat, come se questo fosse poco e se fosse colpa degli Italiani. Fin da allora mi sono chiesto come fa Marchionne a estrapolare dai conti il fatto che neanche 1 Euro degli utili che nel 2010 la Fiat farà verrà dall'Italia, pur dovendo fidarmi perché sono convinto delle sue capacità, rimango perplesso.
In ogni caso ho perso mezz'ora per cercare dei dati di vendita delle auto in Europa e in Italia, ho preso quelli del 2009, che sono completi. Quelli europei si possono trovare sul sito www.acea.be, io ho preso questi. Per quelli italiani mi sono affidato al sito www.unarae.it e ho preso questa tabella.
Il mio intento era capire quante auto ha venduto la FIAT in Italia e quante nel resto d'Europa, chiaramente sto trascurando il resto del mondo, ma non credo che ciò sia statisticamente rilevante. Se le mie estrapolazioni sono corrette, la FIAT nel 2009 ha venduto in Italia circa 700mila auto e in europa (Wester Europe) circa 1,4 milioni. Quindi a occhio direi che la FIAT ha venduto metà delle automobili prodotte in Italia e metà nel resto d'Europa non male direi. Nel 2009 la sua quota in Europa era del 9,4% nel 2010, senza i dati degli ultimi 3 mesi + all'8.7% con più 900mila auto vendute, se gli ultimi 3 mesi andranno bene non saranno molto distanti dalle vendite dell'anno scorso il che secondo me non è male.
Io credo che Marchionne abbia anche le sue ragioni, deve essere libero di fare le sue scelte, non pretenda però di voler cambiare con la forza le regole e le norme del lavoro a suo esclusivo comodo, se vuole provare ad abbandonare l'Italia (cosa sono sicuro non vuole) può farlo, ma sappiamo bene che è conscio che non può permettersi si subire il contraccolpo sul mercato, se invece di 3 su 10 le FIAT in italia diventassero 2 su 10 per la FIAT le cose non andrebbero troppo bene.

giovedì 18 novembre 2010

Un esempio per me

Stimo molto quest'uomo, persone come lui oggi fanno fatica ad emergere.

Sgradevole

volevo intitolare questo post "patetico" ma la descrizione del termine sul dizionario mi ha convinto a cambiarlo. Sgradevole è la polemica sollevata dal ministro dell'interno e i suoi compagni di partito contro lo scrittore Roberto Saviano per le sue affermazioni al programma tv "vieni via con me". Non ho visto il programma, ne ho sentito discutere stamattina a "Radio24". Una delle polemiche sollevate da una signora ospite stamattina di Alessandro Milan era che Saviano (ora non ricordo precisamente le parole, ma il senso più o meno è questo) e andato a fare queste dichiarazioni davati a un grande pubblico; come se Saviano si fosse intrufolato nella trasmissione del "grande fratello" per fare sparate; la signora si scorda che quelle persone erano li proprio per sentire lui in un programma alla seconda puntata, condotto da Saviano e Fazio, non da Vespa. Questo mi fa pensare fra l'altro che se Maroni dovesse andare al programma a replicare provocherebbe solo un crollo degli ascolti. Il ministro ieri in coda alla notizia di un importante arresto ha dichiarato che a lui non interessano le polemiche, peccato che pare essere lui ad alimentarle, con la notizia di voler querelare Saviano.
Ora, è vero che Saviano invece di parlare di Lega Nord poteva parlare di classe politica dirigente, ma questi sono solo giri di parole, quelli che piacciono ai politici stessi. Negare quello che ha detto Saviano e come voler affermare che la mafia non esiste.
P.S.
C'era un'altra cosa che volevo dire: cercare di mettere in mostra il numero di arresti o sequestri come una prova della lotta alla criminalità non è certo un'invenzione di questo governo, però è discutibile, questo vale ad esempio anche per la lotta all'evasione fiscale, dipende da che parte si guardano questi numeri, potrebbe anche significare semplicemente che la criminalità, o l'evasione fiscale, sono aumentate.

mercoledì 10 novembre 2010

Alieno

Sempre più spesso ho l'impressione di essere un alieno, forse sono un esperimento di qualche civiltà extra-terrestre che mi ha spedito sulla terra per studiare la civiltà umana. Leggendo le notizie (sul WEB, è estremamente raro ormai che io compri dei giornali), ascoltando la radio, recandomi al lavoro ho sempre questa sensazione. Ieri ho sentito alla radio l'intervista a Carlo Azeglio Ciampi che ha scritto un libro intolato "non è il paese che sognavo", in quella breve intervista, con molta prudenza, il presidente emerito ci ricorda non solo che abbiamo perso una buona occasione come paese per risanare la nostra economia ma che il degrado continua, non solo a livello economico. Ecco, io non mi ricosco in molti comportamenti di questa società.
Stamattina mi è accaduta una cosa sgradevole, ho perso le staffe, non ho reagito come poi a freddo ho pensato avrei dovuto reagire. Il punto è che quando ho a che fare con esseri umani che anche giudicando a freddo posso solo definire celebrolesi evidentemente qualcosa mi va in cortocircuito, non so se è l'effetto di una sovrapproduzione di adrenalina o chissà quale altro effetto chimico-organico.
Per cercare di confrontarmi con il mondo gia da tempo scrivo cose più o meno sensate sul web, dove tutti possono leggerle e dirmi cosa ne pensano, così io possa veramente capire se sono un alieno. Quindi anche questa volta proverò a descrivere l'episodio che oggi mi è accaduto.
Da un po' di tempo parcheggio la macchina all'interno del cortile del palazzo in cui abbiamo l'ufficio e che si trova in zona molto centrale di Udine. Accade tutti i giorni, più volte al giorno che in questa via si vedano macchine parcheggiate dove non si dovrebbe parcheggiare, sui marciapiedi, nei parcheggi riservati per carico/scarico (così che chi deve veramente caricare scaricare è costretto a parcheggiare il camion dove capita) davanti a i portoni... ecco stamattina mi è capito un caso particolarmente disperato di deficente al volante, ha imboccato la via subito davanti a me, si è fermato rapidamente i mezzo alla strada (che per completezza dell'informazione è a senso unico) a salutare un'amica (non un'auto, una persona) che passava , è ripartita per fermarsi esattamente davanti al portone del mio palazzo, il portone attraverso cui devo passare per entrare nel cortile con parcheggio. Attendo pazientemente pochi secondi con la freccia, alle spalle dell'auto, confidando che l'auto, pur rimanendo sulle strisce zebrate che stanno ai lati del portone (strisce fatte per impedire alle auto di intralciare chi deve entrare e uscire dal portone stesso , non per riservare il posto ai furbi) avanzi in modo da permettermi di entrare; non vedendo reazioni provo ad affiancarmi all'auto (tanto comunque io entro in retromarcia perché l'ingresso è piuttosto stretto) e cerco di far capire gesticolando che devo entrare proprio in quel dannato portone, l'unica reazione dopo pochi secondi è che l'uomo (maschio sui 35 anni, alla guida donna dallo sguardo vacuo) comincia a gesticolare e poi scende dall'auto minaccioso. A quel punto la secrezione di adrenalina va alle stelle, scendo anche io e questo mi insolentisce farfugliando che si è fermato li per scendere, io gli rispondo alquanto irritato che io devo entrare in quello stramaledetto portone, senza ottenere lo scopo di convincerlo a risalire sulla sua dannata auto e liberare il passaggio. Siccome il tipo di avvicina minacciosamente a me senza dare segni di voler accendere il cervello io lo spintono per allontarlo da me. Ecco di questa cosa me ne sono subito pentito, comunque il tipo diventa ancora più minaccioso e cerca di riavvicinarsi e io indietreggio, quando interviene un mio collega che stava arrivando, la discussione continua per pochi secondi tra loro due quando evidentemente il neurone addormentato dell'energumeno si risveglia per un attimo consigliandogli di invitare la compagna guidatrice celebrolesa a spostare l'auto avanti di un metro. Nel frattempo si era gia formata una discreta coda di auto che attendevano che la via si liberasse.
Siccome di persone che parcheggiano così ne vediamo e ne sentiamo attraverso i clacson di altri automobilisti spazientiti tutti i giorni, al contrario dei vigili urbani che invece si vedono raramente, mi viene il dubbio che sono io a sbagliare a pensare che non si dovrebbe parcheggiare dove è vietato. Ragionando a freddo ho pensato che avrei fatto meglio, riuscendoci, a mantenere al calma e attendere: magari la coda di auto in attesa avrebbe raggiunto il non distante comando della polizia municipale spingendo qualcuno preposto a fare il proprio dovere. Purtroppo invece anche questo piccolo episodio è un indizio del fatto che io sono un alieno, un essere umano non si deve scandalizzare per queste cose, per i politici corrotti o incapaci ecc. ecc.

venerdì 5 novembre 2010

Confusione

Prendo ad esempio questo articolo della versione on-line de "il sole 24 ore", ieri ho ascoltato parte degli interventi del congresso dei dirigenti del PDL e mi chiedo chi è che fa tanta confusione? La mafia? l'opposizione? i giornalisti?
E chi ci sta governando, oltre a discustere, sta facendo qualcosa di reale? non mi si parli dell'ICI che veramente è una idiozia.
Io dico che in Italia in questo momento c'è una grande confusione, dalle ultime elezioni era uscita una maggioranza molto forte che non può avere alibi per non aver fatto quasi nulla. Fin'ora io ho visto solo ordinaria amministrazione, Obama negli USA è stato bastonato alle elezioni di medio termine per molto meno.
Vorrei buttare dentro questi miei sfoghi anche una considerazione all'affermazione del nostro PdC secondo la quale sarebbe vittimi di attacchi vendicativi della mafia che a me pare sia semplicemente vittima di donne di facili costumi mitomani, però lo è semplicemente perché è lui che si è reso vulnerabile.