lunedì 21 dicembre 2009
mercoledì 16 dicembre 2009
Speriamo sia un arrivederci
Stamattina ho appreso, ascoltando la trasmissione, che "Ultime da Babele", condotto dall'ottimo Giorgio Dell'Arti termina. Il conduttore stamattina ha tenuto a precisare, su richiesta, che il programma termina non per sua scelta. Speriamo che venga rimpiazzato con qualcosa all'altezza, anche se ne dubito.
Stamattina alla trasmissione c'erano come ospiti l'avvocato Taormina e il rabbino Riccardo di Segni. Sono rimasto positivamente colpito dalle parole di Taormina, che in generale condivido. Si è parlato un po' degli strascichi dell'episodio dell'aggressione a Berlusconi, della opportunità di regolamentare Internet e dell'articolo di oggi di Travaglio sulla Stampa. Il rabbino ha tenuto a precisare, che contrariamente a quanto affermato da Travaglio l'odio è vietato se non dal codice penale dalle leggi morali (lui ha parlato di bibbia o qualche sacra scrittura, ma il concetto è quello). Giusto, però ci sono due considerazioni da fare: l'odio fa parte della natura umana e nulla lo può impedire; c'è un'altro peccato morale molto grave: l'avidità, di questo ne lui ne Taormina che ha ricordato come l'odio sia il movente di molti delitti e o violenze; io dico che l'odio divide il posto di movente per la violenza con l'avidità, è bene ricordarlo.
Arriverci, o meglio a risentirci, Giorgio Dell'Arti
P.S.
stamattina ho sentito alla radio uno spezzone dell'intervento di Cicchitto alla camera ieri e mi ha fatto proprio schifo.
Stamattina alla trasmissione c'erano come ospiti l'avvocato Taormina e il rabbino Riccardo di Segni. Sono rimasto positivamente colpito dalle parole di Taormina, che in generale condivido. Si è parlato un po' degli strascichi dell'episodio dell'aggressione a Berlusconi, della opportunità di regolamentare Internet e dell'articolo di oggi di Travaglio sulla Stampa. Il rabbino ha tenuto a precisare, che contrariamente a quanto affermato da Travaglio l'odio è vietato se non dal codice penale dalle leggi morali (lui ha parlato di bibbia o qualche sacra scrittura, ma il concetto è quello). Giusto, però ci sono due considerazioni da fare: l'odio fa parte della natura umana e nulla lo può impedire; c'è un'altro peccato morale molto grave: l'avidità, di questo ne lui ne Taormina che ha ricordato come l'odio sia il movente di molti delitti e o violenze; io dico che l'odio divide il posto di movente per la violenza con l'avidità, è bene ricordarlo.
Arriverci, o meglio a risentirci, Giorgio Dell'Arti
P.S.
stamattina ho sentito alla radio uno spezzone dell'intervento di Cicchitto alla camera ieri e mi ha fatto proprio schifo.
Qualcosa è cambiato
Ho deciso di ristabilire un po' di ordine nella mia presenza sul web. Era da un po' che ci pensavo ed oggi ho iniziato. Ho deciso di riportare il mio sito (www.cudizio.com) alle "origini" ovvero a un contenuto quasi esclusivamente tecnico, eliminando quanto più possibile ogni contenuto di natura non tecnologica, quindi non legato alle mie passioni per Oracle, linux, il web e l'informatica. Ho spostato qui buona parte di quel contenuto che nelle mie intenzioni originarie non avrebbe mai dovuto comparire sul mio sito. In realtà avevo bisogno di uno sfogo, quindi ho aperto questo blog, dedicato ai miei sfoghi sugli argomenti più disparati: la politica, l'ecologia e quanto mi passa per la testa.
Novità
Ho deciso di fare qualche cambiamento. Presto si capirà
lunedì 14 dicembre 2009
1984
Ho recentemente finito di leggere il celebre romanzo di George Orwell. Mi è piaciuto, a tratti ho fatto fatica a leggerlo perché vi sono lunghe parti un po' "piatte", ma poi vi sono delle svolte che riaccendono un po' il romanzo. A parte questo io ho poco da dire, rimando all wikipedia, da cui ho anche tratto l'immagine a fianco riportatata. Posso solo dire che a me ha lasciato un po' di amarezza, però questo è anche il fascino del libro.
P.S.
Per gli appassionati è possibile consultare e scaricare il testo in inglese da questo sito australiano.
giovedì 3 dicembre 2009
Cari giornalisti
Perché date l'impressione di non fare il vostro lavoro? Faccio un esempio fra tanti: ieri sera poco dopo le 19 e 30 circa ho ascoltato un breve pezzo del programma "la zanzara" di radio24. Mi piace il programma, spesso Cruciani è irritante, ma ha la qualità come già detto da altri di far riflettere. Però ieri sera mi ha fatto innervosire, affermando che Fini in privato e in pubblico dice cose diverse; ma dico io caro Cruciani, perché non fa il suo lavoro e ascolta le interviste????? Ha forse Fini detto in privato cose che non ha detto in quell'intervista da Fazio? Magari anche il tono può essere leggermente diverso, ma mi pare avesse gia parlato di monarchia assoluta. Perché per giorni tutti parlano di un fuori onda come fosse più importante una cosa detta fuori onda che una cosa detta in una intervista pubblicamente ed esplicitamente? Solo gli stupidi non hanno capito da tempo che Fini è a disagio nei confronti di Berlusconi.
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