martedì 9 dicembre 2008

Sviluppo ed ecologia

Penso e spero che su questo argomento sia l'ultimo post che scrivo. Ne ho gia accennato nel post precedente e voglio anche ricollegarmi a un post più vecchio sulle adorazione della sacra dea automobile. L'oggetto della mia inquitedine è il contenuto di questo articolo e di quelli citati al suo interno (li chiamerò allegato A e allegato B). E' chiaro che la mia posizione al riguardo, nel contesto della società in cui vivo, è estremista. Però ripeto non condivido e non capisco l'atteggiamento secondo cui in questo periodo di crisi e nella situazione in cui si trova un paese come l'italia che per oltre l'80% dipende dall'estero per l'approvvigionamento di "energia" (inteso come fonti, petrolio, gas, carbone e prodotto finito, infatti, se non sbaglio importiamo energia elettrica da tutti i paesi con i quali confiniamo) si consideri l'investimento in fonti di energia rinnovabile solo come un costo. Già, anche ridurre le fonti di inquinamento è un costo, infatti come direbbe Pallante, ridurre gli effetti dell'inquinamento, come ad esempio le malattie, oppure rendere più facile l'approvvigionamento di acqua potabile ecc. ecc, farebbe ridurre il PIL e quindi è male. In effetti le malattie fanno crescere il PIL, con maggior necessità di medicine, strutture, medici.

Bisogna invece investire sulle grandi infrastrutture moderne, quelle su cui investivano i romani qualche secolo fa, le strade, i ponti le gallerie. Per farci passare auto, camion, treni velocissimi, che come dice sempre Pallante servono a portare a Catania lo jogurt e l'acqua minerare di Bressanone e a Berlino le monnezze di Napoli... bisogna dare incentivi all'industria della sacra dea automobile, ma investire in energie rinnovabili e risparmio energitico no.

Vorrei infine aggiungere una noticina su quella conquista della civiltà moderna che è l'alta velocità. L'altro giorno una collega a pranzo ha raccontato come la settimana prima è arrivata a casa alle nove (di sera) passate, uscendo dall'ufficio come di consueto alle sei. L'ufficio è a Udine, lei abita a Codroipo, ridente località a circa 25 Km da Udine. Codroipo si trova sulla linea ferroviaria che collega Udine a Venezia. Nei miei anni di università ho apprezzato molto la comodità del treno per recarmi da Codroipo a Udine e viceversa. Gia in quegli anni, fra il 1993 e il 1999 ho potuto vedere un lento ma inesorabile calo del servizio, ogni anno venivano ridotti i treni, mentre i ritardi rimanevano più o meno sempre gli stessi. Quindi, una sera qualunque, in piena fascia "pendolari" le nostre care ferrovie hanno soppresso un treno (o forse due, non ricordo) e fatto si che chi dalle 18 in poi voleva tornare a casa aspettasse oltre le 20, complimenti.

Non molti giorni fa sentivo alla radio di rimostranze sui nuovi orari invernali della tratta ferroviaria Bergamo-Milano, che interessa anche un piccolo comune (simile a Codroipo) chiamato Treviglio, distante circa 30 Km da Milano. Ho avuto modo l'anno scorso di fare la vita del pendolare che lavora a Milano e abita a Treviglio. I simpaticoni di Oracle University hanno fissata la data per il corso che dovevo seguire in concomitanza con il "Salone del Mobile" una fiera internazionale che ha la capacità di riempire tutti gli alberghi di Milano che chiedono meno di 500 Euro a notte (no-comment). Quindi sono riuscito a trovare posto in un albergo di Treviglio. Il primo giorno ho constatato come giungere in macchina da Treviglio a Sesto San Giovanni richieda mediamente circa un'ora e mezza (quindi circa 20 Km orari, in bicicletta, se non ti stendono per strada, sarebbe uno scherzo metterci di meno). Quindi in quell'occasione ho sfruttato il servizio carro bestiame fornito dalle ferrovie. Lungo quella tratta si potevano ammirare i lavori per una nuova linea ferroviaria (non ho capito se raddoppio della linea o alta velocità). E' curioso che in conseguenza di questi fantastici investimenti quello che si osserva sia un peggioramento del servizio (si, una riduzione dei collegamenti secondo me è un peggioramento del servizio). E' questo il risultato dei grandi investimenti nelle infrastrutture? Siccome di questo esempio conosco solo ciò che ho visto, fatto una rapida ricerca e per mancanza di tempo mi limito a riportare i risultati che mi sono sembrati significativi:


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